Anemia: sintomi da non sottovalutare e segnali del corpo

Riconosciamo assieme le avvertenze che il nostro corpo ci manda per suggerire un’anemia in corso.

Immagina di svegliarti ogni mattina con un senso di stanchezza che non sembra mai passare, o di sentirti senza fiato anche dopo brevi passeggiate. Questi sintomi potrebbero essere i primi segnali di un problema più profondo: l’anemia, una condizione che, se non riconosciuta e trattata, può influenzare notevolmente la qualità della vita.

Ma come riconoscere i segnali del corpo e capire quando è il momento di approfondire? In questo articolo, esploreremo insieme i sintomi più comuni dell’anemia, le sue principali cause e come prevenirla attraverso uno stile di vita sano.

Cos’è l’anemia?

Partiamo dall’inizio. L’anemia è una condizione che si verifica quando il corpo non riceve abbastanza ossigeno, a causa di una diminuzione dei globuli rossi o dell’emoglobina. Ciò può derivare da diversi fattori, tra cui:

  • la più comune, ovvero la carenza di ferro (in tal caso detta anemia sideropenica)
  • per deficit di vitamina B12 o acido folico (vitamina B9), essenziali per la produzione dei globuli rossi;
  • perdita di sangue, sia acuta che cronica (ad esempio cicli mestruali abbondanti o emorragie gastrointestinali);
  • malattie genetiche, come la talassemia o l’anemia falciforme;
  • inadeguata produzione o distruzione precoce dei globuli rossi (nel caso della cosiddetta anemia emolitica).

I sintomi dell’anemia: cosa osservare

I segnali dell’anemia possono variare a seconda della gravità e della velocità con cui si sviluppa. I sintomi più comuni includono principalmente affaticamento cronico e debolezza, seguito da mal di testa frequenti, pallore della pelle – spesso accompagnato da mani e piedi freddi – e fiato corto anche dopo sforzi lievi. Inoltre potresti notare che capelli e unghie sono fragili.

Nei casi più gravi, possono comparire:

  • tachicardia e dolore toracico;
  • vertigini e difficoltà di concentrazione;
  • problemi cognitivi;
  • crampi muscolari sotto sforzo.

Si tratta di sintomi che a prescindere dalla causa sono fondamentali da tenere sotto controllo: consulta immediatamente il tuo medico di fiducia per scoprirne la motivazione.

Le principali forme di anemia

Come abbiamo in parte anticipato, esistono diverse tipologie di anemia, ognuna con caratteristiche specifiche. Le principali sono:

  • l’anemia sideropenica, causata dalla carenza di ferro, spesso dovuta a perdite ematiche croniche o dieta insufficiente;
  • l’anemia sideroblastica, causata da un difetto nella sintesi dell’emoglobina;
  • l’anemia da carenza di vitamina B12 o folati, legata a problemi di assorbimento di queste sostanze o di dieta inadeguata;
  • la talassemia (anche detta anemia mediterranea) e l’anemia falciforme, due tipi di malattie genetiche che riducono la produzione o alterano la struttura dei globuli rossi;
  • l’anemia emolitica, caratterizzata dalla distruzione precoce dei globuli rossi.

Ce ne sarebbero altre, più rare e complesse, ma già queste principali ci aiutano a comprendere che capire il tipo di anemia in corso permette di indirizzare le cure verso il trattamento migliore per sé assieme al proprio specialista. Come farlo?

Quando approfondire con esami specifici

Dicevamo: se si sospetta un’anemia, è fondamentale rivolgersi al medico per una diagnosi accurata. Gli esami più comuni includono:

  • l’emocromo completo, per valutare il numero e la morfologia dei globuli rossi;
  • la verifica del dosaggio della ferritina, per verificare le riserve di ferro nel corpo;
  • alcuni test specifici per vitamina B12 e folati.

In alcuni casi più complessi, potrebbe essere necessario effettuare una biopsia midollare o altri esami approfonditi per identificare la causa sottostante.

Insomma, l’abbiamo capito: l’anemia non è una condizione da sottovalutare. Riconoscere i sintomi precocemente permette di intervenire in modo mirato, evitando complicanze più gravi. Se avverti affaticamento persistente, pallore o fiato corto, consulta uno specialista per indagare le cause e iniziare un percorso terapeutico adeguato.