L’anguria fa sempre bene?
Pro e contro del frutto dell'estate
Se c’è un frutto per eccellenza che rappresenta l’estate, questo è sicuramente l’anguria (o cocomero, se preferite), un prodotto per tutte le età amatissimo sia dai bambini che dagli adulti. Di questo alimento ne esistono ufficialmente oltre 50 varietà che si differenziano per quanto riguarda la grandezza, il peso e la forma. Indipendentemente da quale variante si scelga di consumare, ogni tipo di anguria vanta medesime proprietà, come la grande presenza di acqua, sali minerali e vitamine.
Per quanto amata, l’anguria ha però, come tutti gli alimenti, degli effetti collaterali che è bene conoscere per capire come consumarla e quando eventualmente è meglio rinunciarci.
L’ANGURIA E LE SUE QUALITÀ
Come detto l’anguria è sicuramente il frutto preferito e più amato nelle giornate estive. La sua qualità rinfrescante però è soltanto una delle tante che lo caratterizzano. Le proprietà del frutto dell’anguria sono molte, al di là del piacere fine a se stesso di consumarlo:
- è ricco di licopene, l’antiossidante che gli regala il suo caratteristico colore rosso
- contrasta la pressione del sangue superiore alla norma
- svolge una naturale funzione anti-age
- previene la cistite
Le sue caratteristiche però non finisco qua.
L’anguria, come detto in apertura di questo articolo, è ricca di vitamine (A e C in particolare) ma anche di:
- Minerali come calcio, magnesio, potassio e fosforo
- Citrullina, un amminoacido che ha la capacità di prevenire l’ipertensione e svolgere un compito non secondario di protezione del cuore
TROPPA ANGURIA FA MALE ALLA SALUTE?
Quando pensiamo all’anguria pensiamo soltanto agli effetti positivi, esattamente come facciamo con qualsiasi alimento che associamo al benessere. Dietro ogni prodotto, è giusto ribadirlo, ci sono però delle controindicazioni che è bene conoscere. Ecco quelle principali dell’anguria:
- è bene non ingerire (quantomeno non in quantità esagerata) i classici semini che caratterizzano questo frutto. Oltre a un effetto lassativo se se ne consumano troppi, il rischio è quello di trovarsi a fare i conti con un fastidioso mal di stomaco.
- L’anguria contiene al suo interno una notevole quantità d’acqua e questo può rallentare l’effetto digestivo dei succhi gastrici. Per questo motivo è consigliato mangiarla a una certa distanza dai pasti.
Il consumo di questo frutto non è consigliabile a chi:
- soffre di coliti, gastriti o diabete
- è allergico all’aspirina. L’anguria contiene infatti dei salicilati.
INSALATA DI…ANGURIA
Per la serie “forse non tutti sanno che”, l’anguria si può consumare in molti modi, oltre che semplicemente tagliandola e affondandoci i denti come tradizione richiede:
- può essere usata per la preparazione di dolci come il famoso gelo di melone, anche detto gelo d’anguria, o di crostate, così come per quella di succhi.
- Si presta anche ad essere consumata dando vita a varietà di insalate che potrebbero rivelarsi una dolce sorpresa per voi e per i vostri eventuali commensali.
Se per per preparare l’insalata di anguria possiamo dare libero sfogo alla fantasia, le ricette consigliano di utilizzare, in aggiunta al frutto e alla lattuga, speck, mozzarella, mandorle pelate, cetriolini o, per sapori ancora più forti e particolari, feta e lime. Nel caso non la si consumi immediatamente l’invito è quello di conservarla in frigo, avendo cura di non condirla e di aggiungere l’anguria solo nel momento in cui si decide di portare la nostra insalata in tavola.
Fonti: