Open Food Facts
Il database libero per i prodotti alimentari. Perché non contribuirvi?
Di cosa parliamo quando parliamo di Open Food Facts? Proviamo a fare un po’ di ordine per chi non lo conosce.
L’OFF è, come sintetizza l’efficace descrizione che si trova sul suo sito ufficiale, “un database di prodotti alimentari con ingredienti, allergeni, informazioni nutrizionali e tutti i dettagli d’informazione che si possono trovare sulle etichette dei prodotti” su base volontaria e senza scopo di lucro. Una specie di Wikipedia (così come definito dal suo co-fondatore Stéphane Gigandet) “dove più di 15000 collaboratori come te hanno aggiunto più di 660000 prodotti da 150 paesi” attraverso un’app dedicata o con una fotocamera che permette di “scansionare codici a barre e caricare immagini di prodotti e le loro etichette.”
Un modo, insomma, per conoscere (meglio) cosa è contenuto nei prodotti che quotidianamente consumiamo; così da trovare quelli che più ci interessano e creare una propria linea di alimenti adatti alle esigenze del momento.
Open Food Facts è database che rappresenta un punto di riferimento anche per la comunità scientifica quando si tratta di condurre ricerche utili alla professione.
UN PO’ DI STORIA DI OPEN FOOD FACTS
Il percorso di Open Food Facts ha preso ufficialmente il via il 19 maggio del 2012, per poi essere pubblicamente presentato nell’ottobre dello stesso anno, da Stéphane Gigandet, già creatore e/o collaboratore di progetti che ruotavano sempre intorno all’argomento alimentare come Recette de Cuisine e Very Good Recipies.
Open Food Facts ha avuto poi il merito di distinguersi come un progetto innovativo, quasi da subito, ricevendo per questo il riconoscimento all’edizione 2013 del concorso Dataconnexions da una giuria autorevole presieduta da Frédéric Mazzella, fondatore di BlaBlaCar, e da una trentina di personalità del mondo digitale ed economico.
A distanza di 8 anni dalla sua nascita, Open Food Facts, ha allargato considerevolmente il suo raggio d’azione e naturalmente anche l’Italia è inclusa all’interno di questa rete.
CONTRIBUIRE A OPEN FOOD FACTS
Come detto l’Open Food Facts è un database senza scopo di lucro che fonda i contributi che si trovano al suo interno su una base volontaria che può partecipare scansionando i prodotti o fotografandoli per poi caricarli sul sito web.
Open Food Facts aiuta poi i volontari mettendo a loro disposizione materiale di presentazione che gli permette di far conoscere il database al più ampio pubblico possibile. Essendo un banca dati presente in oltre 150 paesi si può dare il proprio contributo anche traducendo presentazioni e annunci nella propria lingua, oppure mettendo a disposizione la propria esperienza e conoscenza per sviluppare la user experience all’interno del sito.
Scaricando l’app di Open Food Facts si può iniziare a dare il proprio apporto.
PERCHÈ CONTRIBUIRE A OPEN FOOD FACTS?
Se si è appassionati di alimenti, come suggerisce la presentazione dello stesso database, Open Food Facts e in particolare il suo Forum Idea sono i luoghi ideali per incontrare, condividere e discutere idee con persone mosse dai soliti interessi. Ma non solo.
Come abbiamo avuto modo di spiegare, Open Food Facts è uno strumento che si rivela interessante e utile per una comunità internazionale, fornendo alle persone comuni, così come a professionisti, informazioni che possono aiutare la collettività sia nell’ambito privato che in quello lavorativo; fare la propria parte significa quindi aumentare il grado di informazione e al tempo stesso di consapevolezza, propria e altrui.
Rendere i dati disponibili pubblicamente, o ‘aperti’ che dir si voglia, permette infatti, utilizzando ancora una volta le parole del database, “ad individui, associazioni, aziende, ricercatori etc. da tutto il mondo di pensare e sviluppare applicazioni per i dati che noi certamente non avremmo mai pensato.” Rispettando poi i termini di riutilizzo della piattaforma, i contributori, così come chiunque acceda alla piattaforma, possono riutilizzare i dati per costruire siti/web, servizi, software, app o per i propri articoli e studi, sia in forma gratuita che a pagamento. Quindi, dato che è importante sapere cosa, come e quando mangiamo, perché non contribuirvi?