I progressi dell’estetica dentale
Materiali biocompatibili oppure interventi invisibili, tutto per rendere un sorriso sano e armonico
“Sull’estetica dentale ci sarebbe da parlare per giorni, è un argomento davvero molto vasto” esordisce il Dottor Francesco Montecchiani, odontoiatra che opera nelle Marche tra i due studi di Castelfidardo e Recanati, quando gli chiediamo di spiegarci qualcosa in più su questa branca solo apparentemente scontata della bellezza umana.
L’esperienza professionale che racconta la Dottoressa Tanja Rainer, titolare di studi dentistici tra Bolzano e Verona, sul trattamento della malocclusione dentale riguarda l’errato allineamento dei denti della mascella superiore con quelli della mandibola inferiore che induce il sistema neuromuscolare a mettere sotto sforzo tutta la zona della bocca interessata.
“Ma è anche l’aspetto del volto che ne risulta pregiudicato” dice la Dottoressa Rainer nell’articolo, “in quanto, nel tempo, i denti si usurano, rimpiccioliscono o si spostano alterando il sorriso e cambiando la dimensione verticale del terzo inferiore del viso, provocando un danno estetico”.
I termini chiave sono quindi problema dentistico e armonia del sorriso. Con l’idea di capire in che modo questi siano in relazione tra loro, il Dottor Montecchiani ci ha aiutato a delineare un panorama variegato ma preciso degli ultimi ambiti di ricerca nel campo dell’estetica dentale che, come ha giustamente precisato: “Non ha una definizione univoca nel tempo perché, in un certo senso, ogni epoca ha la sua bellezza, la sua moda estetica, e per questo le scuole di ortodonzia devono rimanere aggiornate di volta in volta”.
Colore dei denti
In questo caso parliamo di tutti quei trattamenti relativi allo sbiancamento, all’armonia cromatica dentale e al rifacimento dei denti.
L’oggetto su cui si concentrano maggiormente gli studi sono le ceramiche metal free: resine composite, ceramiche feldspatiche oppure a base di ossido di zirconio con cui trattare o ricostruire parti di arcata dentaria senza la necessità di ganci di metallo, si attaccano direttamente alla gengiva.
A seconda della composizione del materiale possono essere fatti lavori più o meno importanti.
Nello specifico, le resine, più inclini a decolorare, sono più appropriate per interventi leggeri, mentre le ceramiche feldspatiche possono essere usate anche per il rifacimento di denti anteriori o posteriori. Le ceramiche a base di ossido di zirconio, le più resistenti, possono essere utilizzate anche per la costruzione di ponti dentali.
Dall’ortodonzia tradizionale a quella invisibile
Per ortodonzia invisibile si intende la correzione della posizione di ossa e denti attraverso l’utilizzo di dispositivi non visibili ad occhio nudo. Sono due le direzioni intraprese in questo senso:
- applicazione delle staffe dell’apparecchio per i denti nella parte interna dei denti, non più all’esterno (ortodonzia linguale), con la possibilità ulteriore di progettare tutto il dispositivo su misura per la persona;
- Invasalign, ovvero l’applicazione di una stecca trasparente, facilmente rimovibile e creata su misura in materiali plastici, fatta appositamente per orientare il movimento dei denti nella direzione necessaria a risolvere l’eventuale problema.
Ricostruzione dentale
Dalla ricostruzione dentale a seguito di carie con materiali estetici alla sostituzione di otturazioni in amalgama.
Queste ultime erano molto utilizzate in passato, si distinguono oggi per il caratteristico colore grigiastro derivante dal deterioramento dell’otturazione e dalla conseguente penetrazione di stagno e mercurio nei denti. In breve, brutte da vedere e pericolose per l’organismo. La soluzione è sottoporsi il prima possibile ad un intervento per sostituire le vecchie otturazioni con delle nuove, completate con materiali più biocompatibili e meno esteticamente pesanti.
Il fine è la bellezza, ma anche la salute
“Ripristinare una masticazione corretta risolve il problema di salute; portare la mandibola nella sua posizione corretta, ricostruire perfettamente un dente o ristabilire le giuste altezze e i volumi della bocca permettono di riconquistare la salute della bocca e anche una nuova armonia del volto” sostiene la Dottoressa Rainer.
Insomma, sotto l’ombrello dell’estetica dentale potrebbe in un certo senso rientrare qualsiasi intervento ortodontico e dentistico atto a risolvere un problema e che, contemporaneamente, presti attenzione alle proporzioni del volto di una persona, ai suoi gusti personali e alla generale armonia di misure e toni della bocca.
Chiosa, su questo, il Dottor Montecchiani: “Un trattamento importante, un intervento di ricostruzione e aggiustamento invasivo può arrivare a durare anche un anno nelle sue varie fasi. È assolutamente necessario che lungo tutto questo processo si incontrino i pensieri del paziente, il modo in cui si vede, e la competenza tecnica ed estetica del dentista professionista: solo così il risultato finale accontenta entrambi e risulta essere il migliore possibile”.
Quelle tratte in questo articolo sono alcune delle branche più attuali della ricerca sull’estetica dentale, la ricerca scientifica in questo senso punterà a trovare soluzioni sempre meno evidenti, di alta qualità e a prezzi non elevati perché sempre più persone possano accedere a cure ortodontiche attente al risultato generale, non solo al problema al dettaglio.