Iniziative da nord a sud, a vaccinarsi per il Covid si va in taxi
Da Milano a Roma diverse le proposte delle compagnie di taxi: a prezzi scontati o con un contributo del Comune portano gli aventi diritto nelle sedi vaccinali
È notizia di questi giorni che a Roma gli over 80 soli saranno accompagnati gratuitamente in taxi a vaccinarsi per iniziativa della fondazione ANIA. I residenti della capitale, però, non sono gli unici ad avere questa opportunità, perché in tutta in Italia compagnie di tassisti, enti locali e associazioni di volontariato si stanno adoperando per agevolare l’accesso delle persone in difficoltà ai punti vaccinali.
La campagna vaccinale per contrastare il Covid è ormai avviata, sono già passati mesi dal V-day, la giornata che ha segnato la partenza con le somministrazioni nel nostro Paese e in tutta Europa. Accanto al personale sanitario, tra le prime categorie a essere sottoposte al vaccino, ci sono ora anche quei soggetti considerati più a rischio, come coloro che hanno una particolare patologia o che per età rientrano tra le persone fragili.
Con l’eccezione di quei casi in cui, per condizioni specifiche, sarà il medico curante a provvedere alla vaccinazione a domicilio, chi deve sottoporsi al vaccino è tenuto a recarsi nei punti vaccinali stabiliti. Non sempre, però, le persone più anziane o sole hanno mezzi e modi per arrivare in ospedale, per questo la solidarietà degli italiani si è già attivata con delle soluzioni che coinvolgono in particolare i tassisti.
A Roma a provvedere con un supporto agli anziani sopra gli 80 anni ci sarà Ti accompagno io, progetto voluto dalla Fondazione ANIA e possibile grazie al supporto della Cooperativa Radiotaxi 3570, dell’Associazione Indagini3, della Fondazione Univerde del Patrocinio di Roma Capitale. Per chi ha necessità di un passaggio, sarà sufficiente specificare alla chiamata che si vuole usufruire del servizio e poi mostrare al conducente il certificato di prenotazione. Il viaggio in taxi sarà totalmente gratuito e naturalmente sarà disponibile anche per il ritorno presso la propria abitazione.
Anche Uber si è attivata su più fronti per la lotta al coronavirus, non solo adesso durante le vaccinazioni, ma già durante il primo lockdown dello scorso anno, quando offriva spostamenti gratuiti al personale dell’Istituto Spallanzani a Roma. Oggi, proprio come aveva iniziato a fare negli Stati Uniti qualche settimana fa, Uber mette a disposizione corse gratuite per recarsi nei centri dove si effettuano le vaccinazioni. In particolare, ogni utente avrà a disposizione 2 corse, dal valore massimo di €25 l’una, che gli permetteranno di raggiungere la sede della vaccinazione. La prenotazione si fa via app e anche un parente o conoscente può effettuarla per conto di altri.
Uber, inoltre, è stata coinvolta direttamente dall’ASL Roma 1 per evitare traffico e difficoltà incontrati dagli operatori sanitari che stanno vaccinando a domicilio e che hanno le ore contate per via delle modalità di conservazione delle dosi.
Altre iniziative note al momento sono quelle prese a Padova e a Faenza dai tassisti locali. La cooperativa Taxi Padova, per esempio, offre uno sconto del 10% a chi va a vaccinarsi alla Fiera, location individuata come centro vaccinale; se le persone sono tra quelle in difficoltà individuate dal Comune, invece, grazie a un buono pagheranno la metà dell’importo della corsa. A Faenza, invece, è il Gruppo Taxi a promuovere, di concerto con altre iniziative degli enti locali e del volontariato, una tariffa agevolata sulle corse per il centro fieristico dove vengono somministrati i vaccini: si potrà viaggiare nel territorio comunale con uno sconto del 20%.
L’idea di accompagnare in maniera più comoda le persone a vaccinarsi, dunque, coinvolge l’Italia da nord a sud e probabilmente crescerà il numero di compagnie di taxi che propongono la propria collaborazione. Senza dubbio un modo per spingere il piede sull’acceleratore – è proprio il caso di dirlo – della campagna vaccinale e al contempo offrire un’occasione di una timida ripresa a un settore, come quello dei tassisti, duramente colpito dalle limitazioni agli spostamenti.