Antibiotico e alcol: cosa succede?
Il caso di interazione tra farmaci più comune: cosa succede se bevi alcolici quando sei sotto antibiotici?
L’alcol è una sostanza che fa parte degli usi e dei costumi di molte culture sul globo, pertanto è molto importante conoscere i suoi effetti e i rischi che si possono correre a causa di una sua assunzione.
Uno dei fenomeni più importanti da associare all’alcol è l’interazione con i farmaci; l’alcol e le sostanze farmacologiche possono avere in comune enzimi del loro metabolismo e quindi determinare un’inibizione della degradazione di una delle due sostanze coinvolte: è il caso degli antibiotici, i quali se assunti insieme all’alcol bloccano la sua decomposizione a livello del fegato per provocare infine un’intossicazione.
Vediamo più in dettaglio l’argomento.
Interazioni tra farmaci
Quando l’assunzione di due farmaci in concomitanza provoca degli effetti tipici si parla di interazione tra farmaci: questo tipo di fenomeno può provocare l’aumento o la perdita dell’efficacia di uno dei due medicinali ma anche effetti avversi; in generale possiamo dire che questa combinazione provoca effetti indesiderati ai danni dell’organismo, anche se esistono casi in cui due farmaci vengono somministrati insieme poiché è dimostrato che la loro co-assunzione porta dei benefici.
Si parla di interazione farmacologica anche quando si prende in esame l’interazione tra un farmaco e una sostanza biologicamente attiva, non per forza con attività farmacologiche, come l’alcool.
Le interazioni tra farmaci possono essere raggruppate in queste due grandi categorie:
- Interazioni farmacodinamiche: un farmaco modifica la sensibilità o la responsività di alcuni tessuti ad altri farmaci esercitando lo stesso effetto o bloccandolo.
- Interazioni farmacocinetiche: uno dei farmaci altera l’assorbimento, l’escrezione, la distribuzione o il legame alle proteine di un altro farmaco; in questo modo viene a modificarsi la persistenza del farmaco nell’organismo e la durata del suo effetto.
Le interazioni tra farmaci sono uno dei fattori di rischio più elevati nelle terapie; per prevenirle è necessario assumere farmaci alla dose più bassa possibile, riferire al medico la propria assunzione giornaliera di alcool o l’uso di prodotti erboristici con proprietà farmaceutiche.
Quando si verificano risposte cliniche inattese, il medico deve determinare le concentrazioni sieriche dei farmaci assunti, consultare la letteratura o un esperto d’interazioni farmacologiche e aggiustare il dosaggio finché non si ottiene l’effetto desiderato. Qualora l’adattamento del dosaggio risulti inefficace, il farmaco dovrà essere sostituito con un altro che non interagisce con gli altri farmaci assunti dal paziente.
Alcol: cosa succede al corpo?
Vista la sua assunzione quotidiana sotto forma di bevande in praticamente tutte le culture del mondo, l’alcool può rivelarsi la principale sostanza capace di interagire con i farmaci.
L’alcol è una sostanza organica composta da due atomi di carbonio che una volta arrivata nello stomaco inizia ad essere assorbita per giungere nel sangue.
Il cervello ha una barriera di difesa che blocca la maggior parte delle sostanze, chiamata barriera ematoencefalica, che non riesce però a tenere alla larga l’alcol, il quale passa indisturbato all’interno del sistema nervoso centrale innescando un potenziamento delle scariche elettriche inibitorie dei neuroni: questo determina rilassatezza, sensazione di tranquillità, ed euforia. Ha effetti che possiamo dire molto simili a quelli delle Benzodiazepine, ma con una maggiore capacità di indurre dipendenza.
A livello circolatorio dilata i vasi sottocutanei e quelli che giungono a livello gastrico, determinando una perdita di calore.
L’alcol viene in seguito smaltito dal fegato attraverso degli enzimi specifici che lo trasformano in sostanze capaci di entrare nella reazione di respirazione cellulare in due step metabolici:
- Trasformazione dell’alcol in Acetaldeide, un composto tossico per l’organismo, grazie all’enzima Alcol deidrogenasi
- Trasformazione dell’Acetaldeide in Acido Acetico, facilmente eliminabile dal metabolismo, grazie all’enzima Aldeide Deidrogenasi
Chi è più abituato a bere alcol ha un numero di enzimi (alcol deidrogenasi) più elevato e infatti è risaputo che le persone non abituate a bere siano più inclini ai postumi dell’alcol.
A causa dei suoi numerosi effetti a livello di molti apparati, l’alcol può interagire con l’effetto di molte sostanze farmaceutiche, soprattutto i farmaci che agiscono a livello nervoso centrale, come gli antidepressivi, dei quali può aumentare gli effetti pericolosamente.
Antiinfiammatori, antidolorifici, molti antibiotici, antidiabetici, antistaminici, anticoagulanti, impongono di interrompere immediatamente l’assunzione di alcol o di ridurla drasticamente,
Tutte le modalità di assunzione di un farmaco rispetto al bere vanno sempre verificate con il medico.
Interazione tra Alcol e antibiotici
La pericolosità dell’assunzione di alcuni antibiotici insieme all’alcol risiede nel fatto che questi possono diminuire l’attività del secondo enzima che digerisce l’alcol: l’aldeide deidrogenasi può essere bloccata dai seguenti antibiotici.
- Cefalosporine
- Metronidazolo
- Tinidazolo (che in realtà è un antifungino, non un antibatterico)
In concomitanza con l’assunzione di questi farmaci è necessario tenersi lontani da qualsiasi bevanda alcolica, anche un’innocua birretta, per almeno 48 ore dopo la fine del trattamento.
Diminuendo l’attività del secondo enzima può accumularsi l’acetaldeide nel corpo, che è un composto che porta ad intossicazione con sintomi molto invalidanti:
- Nausea
- Mal di testa
- Abbassamento della pressione sanguigna
- Palpitazioni
Questi elencati sopra sono esattamente i sintomi di un’intossicazione da alcol, quelli che segnano il confine tra una spiacevole sbornia e qualcosa di molto serio: quando assumiamo troppo alcol gli enzimi che lo metabolizzano non riescono a metabolizzarlo tutto con la giusta velocità e si accumula acetaldeide che provoca i sintomi da intossicazione; gli antibiotici accelerano questo fenomeno provocando l’intossicazione con dosi di alcol più basse.
Inoltre è necessario specificare che dal momento che ci è stata prescritta una terapia antibiotica, significa che siamo nel contesto di un’infezione batterica, la quale necessita l’intervento del sistema immunitario; l’alcol diminuisce l’attività del sistema immunitario, quindi abbassa le nostre difese e può prolungare il decorso dell’infezione.