Educazione e sicurezza digitale per le future generazioni
L'educazione digitale deve essere un processo continuo, che parte dalle scuole
In un mondo sempre più dipendente dalla tecnologia, la capacità di usare strumenti digitali, nonché comprendere i rischi legati al loro uso dovrebbe essere alla portata di tutti. In realtà le cose vanno molto diversamente, perché saper utilizzare con consapevolezza certi strumenti è un processo tutt’altro che automatico per le generazioni.
Mentre i giovani vengono etichettati come nativi digitali, adulti e anziani si trovano mediamente più in difficoltà nel navigare nel mondo digitale, come si legge nella ricerca di ExpressVPN. Il divario tra genitori e figli nell’uso della tecnologia è sempre più evidente e contribuisce a creare disuguaglianze nell’accesso alle risorse, oltre ai rischi crescenti in termini di sicurezza online.
Il divario digitale e le generazioni
Il divario digitale tra generazioni è un fenomeno ormai consolidato. Le nuove generazioni, cioè quelle che sono cresciute in un ambiente pienamente digitale, hanno sviluppato competenze informatiche sin dai primi anni di vita.
Al contrario, le generazioni precedenti si sono dovute adattare progressivamente ai cambiamenti tecnologici, con un impatto forte sulla loro capacità di comprendere e utilizzare le nuove tecnologie.
In Italia, i dati ufficiali mostrano una netta separazione tra le competenze digitali delle giovani generazioni e quelle degli adulti anziani. Ad esempio, mentre il 95% dei giovani tra i 16 e i 24 anni ha competenze digitali di base, solo il 44% degli adulti sopra i 65 anni ha la stessa preparazione.
Questo gap genera una differenza nelle opportunità di accesso alle risorse digitali, come servizi pubblici online, opportunità di lavoro e così via. Le generazioni più giovani, tuttavia, pur essendo molto competenti nell’uso dei dispositivi, non sempre sono consapevoli dei pericoli a cui sono esposte online.
I rischi di una bassa alfabetizzazione digitale
La bassa alfabetizzazione digitale comporta molti rischi, in particolare per le generazioni più anziane. Una persona che non possiede le competenze necessarie per usare internet e i dispositivi digitali, rischia di restare esclusa da una parte sempre più ampia della vita quotidiana, sia in ambito professionale che sociale. La digitalizzazione dei servizi pubblici e delle opportunità lavorative rende questa esclusione ancora più problematica.
Ma i rischi non si limitano all’accesso limitato a opportunità e risorse. Gli adulti e gli anziani privi di competenze digitali sono anche vulnerabili a numerosi pericoli, come truffe online, furti di dati e manipolazioni. Non conoscendo le pratiche di sicurezza online, è più facile cadere vittima di attacchi informatici, phishing e frodi.
La protezione della privacy, che dovrebbe essere una priorità, è proprio l’aspetto maggiormente trascurato da chi non ha una formazione adeguata.
Promuovere l’alfabetizzazione digitale per le nuove generazioni
L’educazione digitale deve essere un processo continuo, che parte dalle scuole ma continua anche nel corso della vita. Per le nuove generazioni, crescere in un mondo digitale richiede competenze tecniche e una forte consapevolezza dei rischi che l’uso della tecnologia comporta. Le scuole devono dunque integrare nelle loro offerte formative lezioni di sicurezza digitale, per insegnare ai bambini e ai ragazzi come navigare online in modo sicuro e responsabile.
L’educazione alla sicurezza digitale è un passo fondamentale per proteggere i giovani dai pericoli che si celano nella rete. Essere in grado di riconoscere una truffa, proteggere i propri dati personali e comprendere come proteggere la propria identità online è altrettanto importante quanto imparare a usare uno smartphone o un computer.
Strategie per colmare il divario tra generazioni
Per ridurre il divario digitale tra le generazioni, è necessario un impegno su più fronti: da un lato, bisogna continuare a promuovere l’alfabetizzazione digitale nelle scuole, assicurandosi che tutti gli studenti, a prescindere dal loro background socio-economico, abbiano accesso a strumenti e risorse che li preparino a un futuro digitale.
Dall’altro lato, è essenziale sviluppare iniziative per supportare l’educazione digitale degli adulti e degli anziani: corsi di formazione, programmi di aggiornamento e campagne di sensibilizzazione possono fare una grande differenza nel migliorare le competenze tecnologiche della popolazione adulta.
Il sostegno alle famiglie è un altro aspetto di cui istituzioni e governi dovrebbero prendersi cura. I genitori non sono sempre preparati ad affrontare i rischi della tecnologia, quindi devono essere formati per guidare i loro figli in modo sicuro nell’uso di internet.
Infine, è necessaria una politica pubblica globale che promuova l’alfabetizzazione digitale a tutti i livelli della società. Le istituzioni governative devono impegnarsi per garantire che l’accesso alla formazione digitale non sia limitato a una parte della popolazione, ma che sia un diritto per tutti. Solo così si potrà costruire una società più inclusiva, dove ogni individuo, a prescindere dalla sua età, ha la possibilità di partecipare appieno alla vita digitale.