Esame di maturità: come gestirlo da genitori
Aiutare da genitori i propri figli nell’affrontare l’esame di maturità senza troppa ansia
Sta per prendere il via l’esame di maturità, quel momento che segna la vita di ogni persona: la maturità, infatti, sancisce un momento simbolico di cambiamento e di crescita, in cui si passa all’età adulta, con la scelta dell’università o l’approccio al mondo del lavoro, si inizia a essere indipendenti e a fare le cose della vita più in autonomia. Il maturando, quindi, sarà accompagnato per tutto questo periodo di esami da momenti di grande stress e ansia generalizzata: sa che è uno step importante e quindi avrà paura di deludere le aspettative, se stesso e gli altri, avrà paura del confronto, di scontentare professori e genitori. Ecco, i genitori. Loro come vivono questo momento così catartico per i loro figli? Spesso anche in famiglia si vive questo periodo di cambiamento tra ansie e preoccupazioni. Sono emozioni normalissime, che però non dovrebbero intaccare e condizionare i maturandi. Quindi ai genitori viene consigliato di non essere iperprotettivi e di non caricare di troppe responsabilità i figli, già sotto pressione.
Come gestire l’ansia dei genitori per la maturità dei figli
È del tutto normale che i genitori siano apprensivi e che vivano questo momento con ansia. La cosa importante, però, è non trasmettere questo tipo di agitazione ai figli; al contrario, i genitori dovranno essere figure di supporto e aiuto, sia nell’ascoltare, sia nel lasciar loro gli spazi e i tempi necessari a elaborare tutte le emozioni che vivranno in quei giorni.
Gestione dell’ansia
Dover gestire l’ansia dei figli non è facile soprattutto perché può capitare che gli stessi genitori siano sopraffatti dall’ansia in questo momento così simbolico. La cosa fondamentale è non far trasparire troppo queste emozioni, così da non caricare il figlio in modo eccessivo di ulteriori carichi emotivi. Sarà importante prestare attenzione che in casa si respiri un’atmosfera calma e tranquilla per non gravare sul loro stato di ansia e cercare di incrementare, così, la loro autostima. Quindi, cari genitori, è importante:
- non far trasparire troppo la propria agitazione per questo step importante
- evitare troppe domande (ascoltare quello che il figlio vuole condividere senza opprimere di domande su quale traccia ha scelto di svolgere alla prima prova, ad esempio, senza instillare dubbi o perplessità su perché ha svolto una traccia al posto di un’altra)
- nei giorni dell’esame il genitore non dovrebbe mostrarsi troppo interessato all’esito del voto delle prove o del voto finale
Consigli pratici per aiutare e tranquillizzare i figli alle prese con la maturità
Ogni maturando affronta questa prova a seconda del proprio carattere e del proprio modo di agire e reagire. I genitori sapranno, quindi, come meglio relazionarsi per non sovraccaricare di emozioni e tensioni i figli. Evitate scontri e divergenze e ascoltateli il più possibile, sia in fase di studio sia se hanno bisogno di sfogarsi riguardo ad altre questioni. Potrebbe essere utile condividere la vostra esperienza sull’esame di maturità: questo ha una duplice valenza: non li fa sentire sbagliati o strani se si sentono ansiosi o preoccupati, e al tempo stesso sarà possibile sdrammatizzare e sorridere insieme, stemperando un po’ l’agitazione.
Cercate di non caricarvi della loro ansia e di non riversarla sui figli, anzi, provate a rassicurarli, confermando che hanno le possibilità e le capacità per affrontare questa prova, a prescindere dal voto. Questo è un altro aspetto da tenere sempre di conto: ricordare ai figli che le loro capacità e competenze vanno oltre la valutazione è un modo per rasserenarli e dare loro più fiducia.
Infine, continuate a dialogare con i docenti per sapere come affrontare al meglio questo periodo, in una collaborazione attiva e sana tra la scuola e la famiglia.
- Ricordare ai figli che hanno affrontato compiti e interrogazioni, prove che hanno permesso loro di essere al punto dove sono. I genitori dovranno essere in grado di dare loro supporto e fiducia>
- Focalizzarsi su una prova alla volta, evitando di pensare al futuro, anche legato a cosa fare dopo la maturità: concentrarsi su un “ostacolo” alla volta aiuta a non perdere di vista l’obiettivo e a non sovraccaricarsi di ansia
- Non imponete niente, né il vostro metodo né i vostri tempi; evitate paragoni, ma condividete con loro la vostra esperienza per tranquillizarli e sorridere insieme<
Se il figlio non viene ammesso o non supera l’esame di maturità: cosa fare?
Il 99,8% degli studenti ammessi agli esami si sono diplomati e il 96,2% degli studenti sono stati ammessi agli esami (Fonte: MIUR, maturità 2021). Detto questo, può capitare che i figli non vengano ammessi all’esame di maturità o che non riescono a superarlo. In questi casi, probabilmente, c’è già stato un dialogo con i docenti che avranno comunicato a studenti e genitori la decisione o la possibilità di non superamento dell’esame. Ovviamente in questi casi è importante agire subito su motivazione e autostima dei figli: si dovrà lavorare sulla comunicazione e trasmettere che non si è delusi. Poi è importante agire subito per recuperare le lacune che probabilmente si sono accumulate nel tempo, colmabili con un sostegno per lo studio e, infine, mantenere un atteggiamento positivo, che non significa sminuire o minimizzare la prova negativa, ma comunque far sì che questo ostacolo diventi un punto di partenza e un modo per migliorarsi.