L’accessibilità dei siti web a tema pharma e salute
Da dove partire per rendere più accessibili i propri servizi web?
L’accessibilità digitale è la possibilità di poter usufruire di contenuti e servizi web anche da parte di persone con disabilità. Un diritto, quello dell’accessibilità informatica, garantito in Italia dalla Legge 9 gennaio 2004, n.4, “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”.
Se c’è qualcosa che la pandemia Covid ha evidenziato però, è che ancora oggi molti servizi e contenuti digitali non sono accessibili a tutti e questo risulta ancora più grave quando si tratta di siti pharma o che hanno a che fare in generale con la salute.
Garantire pari possibilità per i pazienti a livello digital risulta una priorità al quale il mondo delle farmaceutiche e quello dell’assistenza sanitaria non possono sottrarsi.
Da dove partire per rendere più accessibili i propri servizi informatici e quali sono le modifiche e gli accorgimenti da apportare?
Persone al centro
Per poter capire realmente se i contenuti che proponiamo e le tecnologie che utilizziamo sono accessibili, il primo step da compiere è senza dubbio quello di interpellare coloro che dovranno usufruire dei nostri servizi, in altre parole i nostri utenti.
I settori pharma e sanità non sono estranei a questa tipologia di approccio human-centered in ambito design, dove questa metodologia ha permesso alle industrie farmaceutiche di innovarsi e creare prodotti e servizi in linea con le reali necessità del paziente.
Fare in modo che le persone possano dire la loro ed eventualmente suggerire delle modifiche, attraverso test, indagini, questionari, ci consentirà di migliorare la nostra proposta andando a rispondere in maniera esatta e puntuale a quelle che sono le richieste del nostro target di riferimento.
Questo approccio, non solo consentirà un maggior coinvolgimento da parte dell’utente/paziente, ma permetterà di ottimizzare sia in termini economici che di tempo le nostre risorse per l’adeguamento all’accessibilità.
Per questo motivo, sapere a chi dobbiamo rivolgerci è fondamentale: parlando nello specifico dell’accessibilità informatica il nostro pubblico sarà composto da persone con disabilità di tipo visivo, linguistico, fisico, neurologico, cognitivo e uditivo.
Accessibilità: come poter migliorare i siti web pharma e salute
Quali sono gli interventi su cui puntare per rendere accessibili i contenuti digitali?
Partiamo innanzitutto da quelli che possono essere gli ostacoli che gli utenti con disabilità possono incontrare quando navigano su internet.
Barriere digitali
- GIF e animazioni lampeggianti: un’attenzione che spesso manca all’interno dei siti web e che potrebbe essere un vero e proprio pericolo per gli utenti che soffrono di epilessia fotosensibile
- Scarsa leggibilità: dimensioni del testo, spaziature e scelta dei colori possono essere un vero e proprio ostacolo per utenti che presentano disturbi visivi come vista offuscata, glaucoma o daltonismo.
- Assenza di screen reader: l’accessibilità informatica delle persone non vedenti è condizionata dalla possibilità di poter usufruire di software che leggono ad alta voce i testi scritti sullo schermo.
- Mancanza di chiarezza dei contenuti: siti con contenuti fraintendibili e privi di contesto o che presentano un tipo di linguaggio poco chiaro (es. slang, abbreviazioni) possono creare difficoltà di accesso a persone con disturbi di tipo cognitivo.
- Navigazione ottimizzata da tastiera: l’impossibilità di navigare su siti avvalendosi esclusivamente dell’uso della tastiera, impedisce a tutti quegli utenti che a causa di disabilità motorie non possono utilizzare il mouse, di poter fruire in maniera ottimale di questa tecnologia.
Come superare le barriere digitali e rendere i siti più accessibili
Le barriere che abbiamo appena scorso non sono purtroppo delle eccezioni: i dati riportano infatti che il 97% dei principali siti non incontra gli standard di accessibilità. Per poter superare questi ostacoli è necessario che le aziende pharma si adoperino per poter apportare delle modifiche come ad esempio:
- Sottotitoli:
tutti i contenuti video devono avere i sottotitoli. Questa attenzione agevolerà non solo gli utenti con problemi di udito, ma sarà utile per poter fruire dei contenuti anche in situazioni in cui il dispositivo deve essere silenziato o se l’ambiente in cui viene riprodotto il video è particolarmente rumoroso. - Contrasto nitido:
per le persone con visibilità ridotta, il contrasto nitido dello schermo consente di distinguere meglio i contenuti all’interno di una pagina web. - Riconoscimento vocale:
avere la possibilità di dettare un testo invece di dover obbligatoriamente utilizzare la tastiera e accedere a siti che leggono al posto dell’utente il contenuto digitale grazie ad interfacce programmate ad hoc, permette ad utenti con varie tipologie di disabilità (dai non vedenti, ai dislessici) di poter accedere a siti web che altrimenti sarebbero a loro preclusi. - Design e contenuto chiaro e comprensibile:
una buona esperienza utente passa senza dubbio dalla chiarezza dei contenuti sia grafici che testuali. Per quanto riguarda i contenuti grafici, una formattazione con caratteri adeguatamente spaziati e di dimensioni leggibili sono fondamentali per consentire l’accesso a persone con disabilità visive, così come una disposizione coerente e lineare aiuterà la navigazione di utenti con difficoltà cognitive. Per quanto riguarda invece i contenuti testuali, i siti che permettono ai suoi user di poter reperire informazioni utili o di ricevere notifiche chiare sulle procedure che devono o hanno eseguito, così come l’utilizzo di un linguaggio chiaro e senza troppi slang o giochi di parole fraintendibili, consentiranno a persone con difficoltà cognitive una migliore navigazione.
Come abbiamo visto le modifiche possono essere più o meno importanti, sia da un punto di vista tecnologico che da un punto di vista economico, ma potranno essere di supporto non solo agli utenti con disabilità, migliorando in maniera generale l’esperienza utente dei siti.
Quel che è certo però è che le aziende farmaceutiche e sanitarie dovranno adoperarsi al più presto per implementare i propri siti ed essere così accessibili a tutta la popolazione.
Abbiamo visto all’inizio di questo articolo che la pandemia ha già accelerato questo processo, mettendo in evidenza le lacune del mondo della digital health. Ma sembra che anche il mondo della sanità digitale abbia raccolto, seppur con pochi casi isolati, questa sfida.
Lo abbiamo visto anche in Italia, dove a Torino è stato creato il primo sito web ospedaliero totalmente accessibile ai disabili, e dove la piattaforma farmacosmo.it ha deciso di affidarsi ad AccessiWay per implementare all’interno del suo sito strumenti che consentano una fruizione online priva di barriere. Due esempi importanti, che inaugurano una nuova era per l’accessibilità informatica in ambito sanitario.