Gli spinaci contengono ferro?
Mangiare gli spinaci non vi renderà forti come Braccio di Ferro per due motivi: uno, gli spinaci contengono poco ferro e due, Braccio di Ferro non mangiava gli spinaci per il ferro ma per il loro contenuto in Vitamina A.
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. E quando si parla di cibi miracolosi, spesso è meglio non fidarsi. Gli spinaci sono un esempio. Più o meno tutti abbiamo sentito dire che i bambini devono mangiare gli spinaci, perché gli spinaci contengono ferro e il ferro rende forti. E spesso si cita l’esempio di Braccio di Ferro: “mangia gli spinaci per diventare forte come braccio di ferro”.
Peccato però che tra le tante qualità nutritive degli spinaci non c’è quella di fornire un elevato apporto di ferro. E Braccio di Ferro allora? Anche lui non mangiava mica gli spinaci per il ferro.
Sorpresi? Tenetevi forte, in questo articolo ci saranno tanti colpi di scena. Vi racconteremo la storia di come un errore ha creato una bufala alimentare che però era una bufala a sua volta.
Il mito del ferro degli spinaci
Sembra complicato, ma non lo è. Come i bravi investigatori, partiamo dai fatti: gli spinaci contengono ferro? E, se sì, quanto ne contengono?
Il ferro è un minerale necessario per il funzionamento del metabolismo dove è coinvolto principalmente nei meccanismi della respirazione. Si trova principalmente nei tessuti animali e in particolare in organi come il fegato. Anche molte piante tra cui gli spinaci contengono ferro. 100 g di spinaci crudi ne contengono 2,9 mg. Per essere un vegetale è tanto. Ma se confrontiamo questo valore con quello di altri vegetali gli spinaci fanno brutta figura. Il radicchio verde per esempio contiene 7,8 mg di ferro, mentre la rucola ne contiene 5,2 mg (tutti i valori sono da considerare per 100 g di prodotto).
Se includiamo legumi e cereali, gli spinaci poi sono sconfitti su tutta la linea: i fagioli borlotti secchi contengono 9 mg di ferro, le lenticchie 8, la soia 6.9 mentre la crusca di frumento con 12.9 mg ogni 100 g. di prodotto si posiziona ai primi posti della classifica degli alimenti che contengono più ferro.
Dunque, il dato di fatto è che gli spinaci contengono ferro. Non tantissimo ma comunque lo contengono. Il problema è che contengono un tipo di ferro che il nostro organismo non assorbe in maniera efficiente.
Il ferro si presenta infatti in due forme chimiche dette ferro eme o emico e ferro non-eme o non emico. Il primo si trova nell’emoglobina e nella mioglobina, due proteine che compongono i tessuti animali che pertanto lo contengono in quantità. Il secondo si trova negli alimenti di origine vegetale, come abbiamo visto cereali, legumi, frutta e alcune verdure, tra cui gli spinaci.
La differenza principale tra le due forme chimiche sta nella loro biodisponibilità. Con questo termine gli specialisti intendono la parte di una farmaco o di un nutriente introdotto nell’organismo che viene effettivamente utilizzata. Mentre il ferro eme è assorbito per il 25-30%, il ferro non-eme è assorbito al 5-15%. Il ferro contenuto negli spinaci ha quindi una biodisponibilità molto più bassa rispetto al ferro contenuto nella carne.
Parlando di biodisponibilità del ferro c’è anche da dire un’altra cosa. Alcune sostanze nutritive ostacolano ulteriormente l’assorbimento del ferro. Gli spinaci ad esempio contengono acido ossalico che, oltre a essere una sostanza tossica, riduce ancora di più la già bassa biodisponibilità del ferro.
Quindi, ricapitolando: gli spinaci contengono ferro, è vero. Ma questo dato non dice tutta la verità perché 1) l’organismo non riesce a utilizzare facilmente il ferro contenuto negli spinaci e 2) gli spinaci contengono acido ossalico, una delle sostanze che ostacolano l’assorbimento del ferro.
Questo non significa che gli spinaci non siano nutrienti. Gli spinaci sono ricchi di retinolo, cioè di vitamina A, e di beta-carotene, due sostanze preziosissime per la vista, la pelle, i denti e per combattere i processi di ossidazione causati dai radicali liberi. Sono anche una fonte di vitamina C, che ha tanti effetti positivi anche se non aiuta a prevenire l’influenza. Ma di certo, l’apporto di ferro non è quello che dovrebbe renderli famosi.
Spinaci, ferro e Braccio di Ferro
Quindi, appurato che gli spinaci non contengono poi tutto questo ferro, bisogna chiedersi, perché siano passati alla storia proprio per il loro contenuto di ferro.
Tutto comincia nel 1981 quando il ricercatore britannico Terence John Hamblin pubblica sulla prestigiosa rivista BMJ un breve articolo in cui pensa di aver scoperto l’origine del mito del ferro negli spinaci. Secondo Hamblin nel 1937 alcuni non meglio specificati ricercatori tedeschi ricontrollando alcune analisi sul contenuto di ferro negli spinaci svolte alcuni anni prima si erano accorti che i valori di ferro avevano una virgola nel posto sbagliato. A causa di questo errore il contenuto di ferro negli spinaci era diventato 10 volte più grande di quello che era nella realtà. Il problema era che fino ad allora nessuno si era accorto dell’errore, e quindi tutti pensavano che gli spinaci contenessero grandissime quantità di ferro. Quando Segar aveva creato le strisce comiche con Braccio di Ferro aveva deciso di scegliere gli spinaci come alimento speciale proprio perché sapeva che gli spinaci avevano tantissimo ferro. E, da lì, l’errore del numero decimale, era entrato a far parte della cultura popolare. La storia cominciò anche a circolare come SPIDES, acronimo che sta per Spinach Popeye Iron Decimal Error Story.
Mistero risolto, sembrerebbe.
Se non che, nel 2010, il criminologo britannico Mike Sutton si imbattè nella storia e decise di approfondire con un’inchiesta. Scoprì che tutta la storia. Hamblin aveva letto la notizia e l’aveva presa per buona, senza preoccuparsi di approfondire la fonte. E non è tutto. Non solo la storia dell’errore era falsa, ma era falso anche che Braccio di Ferro prendesse i superpoteri dal ferro. Nelle storie originali non si menziona il ferro ma la Vitamina A, dei quali gli spinaci sono effettivamente molto ricchi.
Adesso sì che possiamo dirlo: mistero risolto.