Scoperta la proteina della fertilità maschile

Scoperta la proteina che permette agli spermatozoi di crescere e maturare

Sul fronte delle scoperte legate alla procreazione sembrano esserci delle importanti novità. Da uno studio coordinato da esperti della Baylor College of Medicine risulta infatti che la fertilità maschile dipende dallo stato di attività della proteina NELL2. Ma qual è la funzione di questa proteina e perché è così importante? 

NELL2 e altri protagonisti

Prima di entrare nel vivo dello studio è bene chiarire alcune nozioni, al fine di comprendere al meglio i risultati della ricerca stessa. In poche righe spieghiamo quelle parole chiave che successivamente ci permetteranno di leggere l’articolo in maniera molto più fluida.

Proteina NELL2 (proteina-chinasi C NELL2): è codificata dal gene NELL2, il quale si trova nel cromosoma 12 (curiosità: il cromosoma 12 rappresenta il 4-4,5% del DNA totale nelle cellule). La proteina codificata (prodotta a livello testicolare) può essere coinvolta nella regolazione e differenziazione della crescita cellulare. 

Epididimo: è un dotto (presente a livello testicolare in tutti i mammiferi maschi) stretto, convoluto e lungo che guida gli spermatozoi verso i dotti che li porteranno all’esterno. Viene suddiviso in tre regioni: testa, corpo e coda. Una volta formatisi nei testicoli, gli spermatozoi, entrano nella testa dell’epididimo e avanzano verso il corpo fino al raggiungimento della coda, in cui vengono immagazzinati. Gli spermatozoi che entrano nella testa dell’epididimo sono incompleti, infatti mancano della capacità di muoversi e di fecondare un ovulo. Durante il loro transito nell’epididimo, gli spermatozoi, subiscono processi di maturazione fino ad acquisire queste funzioni a loro indispensabili.

Lumicrine: è il sistema di comunicazione tra il testicolo e l’epididimo.

Ovochimase-2 (OVCH2): è una proteasi (prodotta dall’epididimo) indispensabile per rendere gli spermatozoi completamente maturi e capaci di fertilizzare un ovocita.

Adesso che abbiamo preparato il terreno adeguatamente possiamo comprendere al meglio i risultati dello studio.

Lo studio

Gli spermatozoi di nuova produzione, all’interno del testicolo, non hanno capacità fertilizzanti, ma diventano pienamente funzionali una volta maturati nell’epididimo. Lo sviluppo dell’epididimo stesso dipende dai fattori testicolari che arrivano attraverso il flusso luminale (sistema di lumicrine). Si ipotizza che la comunicazione errata tra il testicolo e l’epididimo causi infertilità maschile. Nello studio, NELL2, è stata identificata come una proteina luminale testicolare che, legandosi al al suo recettore (ROS1) sulla superficie dell’epididimo luminale, induce la differenziazione dell’epididimo.

A sua volta, l’epididimo differenziato, secerne una proteasi essenziale per la fertilità, ovochimase-2, per rendere gli spermatozoi completamente maturi e funzionali. Pertanto, la comunicazione testicolo-epididimo con questa regolazione “lumicrina” assicura la riproduzione dei mammiferi.

A questo risultato si è giunti studiando un gruppo di topi maschi: modificando il genoma, sono stati privati della proteina NELL2. Si è altresì osservata la loro sterilità (in quanto i loro spermatozoi erano tutti immobili) anche con la proteina era presente, ma non attiva. Infatti tali spermatozoi prodotti erano incapaci di entrare nelle tube di Falloppio e quindi fertilizzare normalmente un ovocita. Tuttavia, ristabilendo la funzione di NELL2, la fertilità viene ripristinata

Cosa possiamo aspettarci?

Secondo gli autori del lavoro questa scoperta avrà importanti implicazioni applicative sia in ambito diagnostico che terapeutico nella sterilità maschile, problema che nel mondo colpisce in varia misura un uomo su 7 in età riproduttiva, ma potrà aiutare lo sviluppo di contraccettivi maschili.

La scoperta di una sorta di “interruttore ON/OFF” per la riproduzione apre una miriade di porte nel campo della ricerca medica e sessuale, che siamo certi non tarderanno a presentare incredibili novità.