Ferritina: cause e sintomi di valori alti o bassi e livelli ottimali

Capiamo assieme la ferritina: un indicatore chiave del ferro per la salute di tutto il corpo.

Immagina di avere un piccolo magazzino dentro di te dove viene immagazzinato un minerale essenziale per la tua salute: il ferro. Questo magazzino si chiama ferritina, e il suo livello nel sangue è come un indicatore del tuo stato di salute generale. Ma cosa succede se questo magazzino è troppo vuoto o troppo pieno?

Scopriamo insieme cosa significa avere una ferritina alta o bassa e perché è fondamentale tenerla d’occhio, specialmente se sei affetto da anemia o hai carenze nutrizionali.

Cos’è la ferritina?

Come anticipato, la ferritina è una proteina fondamentale per il nostro organismo, responsabile dello stoccaggio del ferro. Si trova principalmente nel fegato, nella milza e nel midollo osseo, ma una piccola quantità circola anche nel sangue. Questa concentrazione ematica è proporzionale alle riserve di ferro presenti nei tessuti, rendendo la ferritina un indicatore affidabile delle scorte di ferro corporee.

Il ferro è essenziale per numerosi processi metabolici, tra cui la produzione di emoglobina e il trasporto dell’ossigeno. Tuttavia, il ferro libero può essere tossico per le cellule, motivo per cui viene immagazzinato in modo sicuro all’interno della ferritina.

Infatti, la ferritina è composta da 24 subunità che si uniscono a formare un guscio proteico all’interno del quale vengono stoccati fino a 4000 ioni di ferro. Questo guscio proteico contiene e neutralizza gli ioni ferro, proteggendo le cellule circostanti da danni.

I livelli ottimali

La normale concentrazione di ferritina nel sangue – detta ferritinemia – varia in base a età, sesso e condizioni fisiologiche. Generalmente si considerano normali i seguenti livelli:

  • uomini: 20-400 ng/mL;
  • donne: 11-250 ng/mL (valori più bassi sono comuni in età fertile o durante la gravidanza);
  • bambini: 7-140 ng/mL.

È importante notare che i valori possono differire leggermente a seconda del laboratorio di analisi.

Ferritina bassa: cause e sintomi

Una ferritina bassa indica una carenza di ferro, spesso associata a condizioni come:

  • anemia sideropenica, che comporta sintomi come stanchezza, pallore, difficoltà respiratorie e tachicardia;
  • compromissione del sistema immunitario, ovvero una maggiore suscettibilità alle infezioni;
  • problemi cognitivi come difficoltà di concentrazione e memoria.

Le cause principali includono perdite ematiche (ad esempio mestruazioni abbondanti), dieta povera di ferro, malassorbimento intestinale o aumentato fabbisogno di ferro in situazioni particolari, come durante la gravidanza o l’allattamento.

In caso di ferritina bassa, è fondamentale consultare un medico per identificare la causa sottostante. Possibili interventi includono:

  • modifiche alla dieta, inserendo alimenti ricchi di ferro come carne rossa, legumi e spinaci;
  • integratori di ferro, sempre sotto prescrizione medica;
  • trattamenti per condizioni specifiche, come ulcere o malattie infiammatorie intestinali, combattendo anche controindicazioni come la stitichezza.

Ferritina alta: quando preoccuparsi?

Anche livelli elevati di ferritina possono essere un segnale d’allarme. Di norma ciò accade per diverse condizioni:

  • in caso di sovraccarico di ferro, ovvero quando avviene un accumulo patologico di ferro nei tessuti detto emocromatosi;
  • con malattie infiammatorie croniche – in questo frangente valori alti possono riflettere uno stato infiammatorio piuttosto che un reale aumento delle riserve di ferro;
  • patologie metaboliche come diabete, obesità o abuso di alcol, che possono causare iperferritinemia.

Un’elevata ferritina può associarsi a sintomi come dolori articolari, affaticamento e danni agli organi (soprattutto fegato e cuore), specialmente se i valori superano i 1000 ng/mL.

Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può includere:

  • salassi terapeutici, per ridurre il sovraccarico di ferro;
  • cambiamenti nello stile di vita, come la riduzione del consumo di alcol e modifiche alla dieta;
  • terapie specifiche per patologie correlate.

Perché monitorare la ferritina?

Come avrai capito, la misurazione della ferritina è cruciale per diagnosticare e monitorare condizioni legate al metabolismo del ferro. È particolarmente utile in caso di anemia, sospetto sovraccarico di ferro o malattie infiammatorie croniche. Inoltre, mantenere livelli adeguati contribuisce a garantire energia, concentrazione e benessere generale.

La ferritina è un parametro essenziale per valutare le riserve di ferro nell’organismo. Monitorarla regolarmente attraverso esami del sangue consente interventi tempestivi per prevenire complicazioni e migliorare la qualità della vita. Se hai dubbi sui tuoi valori, consulta sempre uno specialista.