Lego mette in vendita mattoncini “braille” per bambini non vedenti
I LEGO Braille Bricks saranno disponibili per tutti, acquistabili online in tutto il mondo
Saranno disponibili in tutto il mondo grazie al commercio online: stiamo parlando dei LEGO Braille Bricks, una versione dei classici “mattoncini” Lego pensata appositamente per bambini non vedenti. Il kit, già disponibile dal 2020 in omaggio solo a una lista di scuole, associazioni e organizzazioni che si dedicano alla cura dei bambini con problemi alla vista, include 287 mattoncini in 5 colori diversi con punti tattili utili alla loro identificazione.
LEGO Braille Bricks
LEGO Braille Bricks acquistabili online si compongono di 287 mattoncini colorati (bianco, giallo, verde, blu e rosso) e ognuno di essi riporta numeri e lettere del sistema Braille: le incisioni in Braille sono utili per i bambini non vedenti per identificarli, dando loro la disponibilità di giocarci e di divertirsi nel migliore dei modi.
Nella sua versione gratuita, la Lego® Foundation aveva già messo a disposizione 90 schede operative con idee e possibili attività ludico-didattiche da svolgere con questa tipologia di Lego; mentre per questa versione a pagamento i giochi educativi sono compresi nella scatola, anch’essa in Braille, così da essere riconoscibile immediatamente al tatto del bambino non vedente.
I LEGO Braille Bricks sono pensati per bambini dai 6 anni in su e, inizialmente, saranno disponibili in sei paesi di lingua inglese, come Regno Unito, Irlanda, Stati Uniti e Australia e in cinque paesi di lingua francese, compreso Belgio, Canada e Svizzera. Per le versioni in italiano, tedesco e spagnolo si dovrà attendere il 2024.
Questi giochi sono utilissimi per i bambini che devono imparare il braille per comunicare, a differenza della lingua dei segni (LIS), che può essere imparata anche da bambini udenti nella prima fase di vita per comunicare con gli adulti.
Il Braille
Il Braille è il sistema di lettura e scrittura tattile in rilievo pensato per persone non vedenti e ipovedenti. Fu realizzato dal francese Louis Braille nella prima metà dell’Ottocento, anch’egli non vedente. Il Braille è formato da una serie di simboli che prendono forma con dei punti in rilievo (massimo sei): a seconda della loro disposizione, formano le lettere dell’alfabeto e la punteggiatura.
I bambini ipovedenti o ciechi
I bambini (o più in generale le persone) ipovedenti hanno difficoltà gravi legate alla vista, ma non sono completamente ciechi. Si stima che in Italia un milione di persone sia ipovedente (anche se per lo più si tratta di persone anziane). Chi è ipovedente non è totalmente cieco, ma ha una visione ridotta, tanto che riesce a vedere circa 2 decimi: per un bambino significa, ad esempio, essere impossibilitato a guardare la tv, a fare alcuni sport, a fare i compiti in autonomia.
Nel corso dei decenni sono stati fatti importanti passi avanti per i non vedenti e gli ipovedenti: ad esempio è stata realizzata la app Be My Eyes, in cui volontari aiutano non vedenti e ipovedenti nei compiti quotidiani, o sono stati lanciati gli occhiali per ipovedenti, combinando insieme più fotocamere e intelligenza artificiale. La vendita dei LEGO Braille Bricks è un altro “mattoncino”, appunto, che si aggiunge a una serie di accortezze tecnologiche e di sensibilità umana verso le persone e i bambini con difficoltà legate alla vista.
I giochi dei bambini ipovedenti
Non solo Lego. Per bambini ipovedenti sono stati messi a punto dei giochi stimolanti che hanno come protagonista la luce e la luminosità: il contrasto, infatti, è un aspetto che riescono a concepire. Ovviamente, i giochi tattili sono quelli più indicati per la stimolazione dei bambini ipovedenti, così come quelli sonori, che aiutano il bambino a compensare con l’udito la poca nitidezza delle immagini.