Zanzare: trappole, repellenti e tante bufale

In commercio sono tanti i prodotti per difendere le nostre serate estive all’aperto. Ma quante funzionano veramente?

Estate. Mare, Sole, passeggiate in montagna, grigliate, divertimento. FERIE! Ma anche zanzare. In realtà, le nostre amiche non ci abbandonano nemmeno durante i mesi freddi. Ma è durante l’estate che hanno il loro momento di gloria!

E noi? Noi evoluti, intelligenti, mai domi esseri umani che facciamo?! Possiamo restare con le mani in mano mentre effettuiamo donazioni di sangue non richieste a favore di questi insetti subdoli? Assolutamente no! E infatti, inventiamo ogni macchinario possibile per cercare di ucciderle o almeno tenerle lontane. Ma è davvero tutta citronella quella che profuma? Vedremo, purtroppo, che molti dei nostri acquisti sono in realtà inutili per la caccia alle zanzare. Sono tante le bufale che girano a riguardo, e altrettante le trappole efficaci solo contro il nostro portafogli.

Ho visto la luce!

Tutti sappiamo che nelle sere d’estate, se apriamo le finestre, dobbiamo spegnere la luce “sennò entrano le zanzare!” Giusto? SBAGLIATO! Le zanzare potranno anche entrare se lasciamo la finestra aperta, ma non lo fanno perché attratte dalla luce. Le falene sì: attratte in modo ipnotico dalle lampadine, scambiate per la Luna, continuano a sbattere contro di loro in una spirale mortale. Le falene usano i raggi lunari per orientarsi nell’ambiente. E se noi accendiamo improvvisamente mille nuove Lune, loro non ci capiscono più niente!

Ma le zanzare non sono come le falene, non sono attratte dalla luce. Le zanzare, come molti altri insetti, hanno una vista “scarsa”. Nel senso che non riproducono una immagine fedele dell’oggetto che osservano, ma solo una vaga forma. Sono gli altri sensi che riescono a fornir loro un’idea dell’ambiente che li circonda, soprattutto udito e olfatto.

“Ma che cagate vai dicendo!? Ma se ogni volta che accendo la luce di sera vedo nuvole di zanzare che sciamano intorno alla lampadina!”.

Fammi capire. Accendi la luce.

“Sì”.

E vedi zanzare.

“Sì”

Ma prima queste zanzare c’erano?

“No”

Ne sei sicuro?

“Beh in effetti…non so. Era buio.”

AH! Ecco che ci siamo! Il fatto che prima che accendessi la luce non le vedevi non significa che loro non erano lì! Mettiamola così. Rientri a casa tardi semi ubriaco. È tutto buio. Entri cautamente, sbirciando se c’è qualcuno. Strada libera! Accendi la luce e trovi il/la tuo/a partner che ti aspetta a braccia conserte con un mestolo di legno, massiccio, pesante, in mano. Che fai? Spegni la luce perché, prima di accenderla, lei non c’era? Ecco. Il fatto che tu non le vedi non significa per forza di cose che non ci sono. Ah quanto amo i bias cognitivi!

Le zanzare non hanno bisogno di molta luce, riescono a orientarsi benissimo con l’olfatto. “E allora quella trappola elettrica con la luce blu che mi ha consigliato zio Peppe? Nemmeno quella luce li attira? Ma se io la sento sempre sfrigolare e al mattino la trovo piena!”

Giusto. Gli zapper pieni. Pieni di cosa? Zanzare? Sei sicuro di saper riconoscere una zanzara da una effimera o da una tipula? E tutti gli altri insetti che hai ucciso in modo collaterale? Ti svelo un segreto: non troverai zanzare all’interno dello zapper. Semplicemente perché non ne sono attratte. Certo, statisticamente qualcuna può finirci dentro in modo casuale. Ma non direi che sono efficaci per questo.

Lo so che le credenze sono difficili da abbandonare, ma sono oramai 3 decenni (TRENTA ANNI) che la scienza ha stabilito che le zanzare non sono attratte dalla luce e, di conseguenza, che gli zapper non funzionano. Con buona pace di zì Peppe. Anzi peggio. È stato dimostrato che molti insetti fulminati dagli zapper diffondono nelle immediate vicinanze virus e batteri. It’s karma, bitch. Tu uccidi insetti innocenti credendoli zanzare? Loro diffondono virus e batteri tutto intorno. Non solo inutili, ma potenzialmente pericolosi. Per non parlare del consumo di elettricità (ultimamente argomento molto sensibile) e del rischio incendi se non vengono pulite costantemente. E noi, lo sappiamo, siamo pigri…

Ucci ucci sento odor di cristianucci

Ma se le zanzare non sono attratte dalla luce, cos’è che le attira? E perché a me pungono tanto mentre a zio Peppe no? Avrò il sangue più dolce…

Ed ecco che i miei neuroni urlano disperati. Altra bufala colossale! Le zanzare non sono attratte dal livello di zuccheri nel sangue, ma dal nostro odore. Zio Peppe avrà un odore (per le zanzare) meno gradevole rispetto al tuo. Per questo tu vieni punto più spesso.

Le componenti gassose che la nostra pelle traspira, questo è quello che attira le zanzare. In prima parte la CO2, ma non solo. Sono state sperimentate trappole ad anidride carbonica con risultati altalenanti. Questo perché la nostra pelle non emette solo l’inodore anidride carbonica, ma anche tutta una serie di altre molecole che danno un odore unico a ciascuno di noi. Una sorta di impronta digitale olfattiva. Sia ben chiaro, però, che l’alzare l’ascella sudata sul bus non è un’affermazione della vostra identità…

Inoltre, i gas che traspirano attraverso la nostra pelle cambiano di composizione e percentuale in base alla nostra alimentazione. Ad esempio, è stato dimostrato che il consumo di liquori e alcolici in generale fa statisticamente aumentare il numero di morsi di zanzara. Quindi se siamo i guidatori sobri di turno potremmo avere minor possibilità di essere punti. Almeno un lato positivo…

Su questa base, si stanno effettuando ulteriori studi per migliorare questo tipo di trappole e prevenire quindi i morsi di zanzara.

Ronzii fastidiosi

Quante volte, nel pieno della notte, abbiamo sentito quell’inconfondibile rumore di zanzara che vola proprio sopra il nostro orecchio? E quanti schiaffi ci siamo tirati in faccia inutilmente? Beh, le zanzare non sono le uniche a saper produrre “ronzii fastidiosi”.

Negli ultimi anni sono state sviluppate e commercializzate molte trappole che sfruttano gli ultrasuoni. Sono efficaci? Decisamente no. Intanto, per chiarezza, diamo una definizione: gli ultrasuoni sono onde sonore che hanno una frequenza superiore a quella udibile dall’orecchio umano, dai 20 kHz in su. Sono quindi degli altoparlanti che emettono un suono non udibile per noi ma (a detta di chi li vende) fastidioso per le zanzare.

Addirittura sono state sviluppate molte app che permettono ai nostri smartphone di riprodurre ultrasuoni e trasformare quindi i nostri cellulari in repellenti sonori.

In realtà né i primi né i secondi hanno alcuna utilità o effetto contro le zanzare. Anche qui, è stato ampiamente dimostrato che i repellenti sonori (EMR, electronic mosquito repellents in inglese) sono inutili nella prevenzione ai morsi di zanzara.

Fontane piene di pesci rossi

Sì. Anche i pesci rossi sono stati tirati in ballo nella lotta alle zanzare. Come saprai, le zanzare per riprodursi hanno bisogno di acqua. Acqua in cui depositano le uova, che diventano larve, ecc ecc. Spesso, quindi, in fontane e simili vengono rilasciati dei pesci rossi. “E io che pensavo che il motivo fosse estetico, romantico…”. No, il motivo principale è la prevenzione alle zanzare. Peccato però che ha un effetto scarsissimo. I pesci rossi, infatti, difficilmente si nutrono delle larve delle zanzare. Molto più efficaci sono le gambusie, ma qui apriamo un altro problema

La gambusia è un pesciolino originario delle zone paludose e salmastre del centro America. È molto efficace nella lotta alle zanzare e per questo è stata largamente usata un po’ in tutto il mondo. Il problema è che, in quanto specie alloctona (ovvero aliena, “straniera”), se rilasciata in ambienti naturali entra in competizione con le specie locali con possibili effetti disastrosi.

Avete presente la puntata dei Simpson in cui Bart porta un rospo in Australia distruggendo l’ecosistema locale? Ecco, una cosa del genere. Gli effetti potranno essere meno visibili, ma decisamente distruttivi per l’habitat. L’incontrollato uso di questo pesciolino ha portato a gravi danni in molti ecosistemi locali. Si dovrebbe usare questo metodo di lotta biologica solo in ambienti controllati, in cui siamo sicuri che non possano avere scambi con l’esterno.

Quindi se lotta biologica si deve fare, si faccia con specie locali. Magari aumentando la biodiversità. Ad esempio buoni risultati sono stati ottenuti introducendo tinche o larve di libellule. Altro metodo, questa volta di contenimento degli adulti di zanzara, può essere quello di installare delle bat-box. Ovvero delle strutture di legno che possono essere usate dai pipistrelli per nidificare. I pipistrelli sono ottimi cacciatori di zanzare. Neo di questo metodo: difficilmente può essere usato in città, specialmente quelle inquinate. C’è bisogno di aria pulita, silenzio e scarsa luce affinché i pipistrelli possano nidificare.

Nonna Citronella

Aaaaahhhh la citronella! Quanto mi piace il suo odore! E quanto è odiato dalle zanzare! Cercano di starne alla larga il più possibile! Però…

“Eh no dai! Pure qua un però! Ma possibile che non ti va mai bene niente? Che ha di male la citronella?” Assolutamente nulla. Ha solo un piccolo difetto: non protegge su grandi aree. Avete presente le candeline all’olio di citronella, quelle che disponete sulla tavola quando magari mangiate all’aperto? Funzionano bene solo nella loro immediata vicinanza. E infatti, ogni volta che vi allontanate vi lamentate di quante zanzare ci sono…

Esistono anche unguenti da spalmare sulla pelle a base di olio di citronella. Con questi risolviamo il problema della prossimità, ma purtroppo sono oli che evaporano molto in fretta e quindi con durata relativamente scarsa.

Stesso discorso vale per gli zampironi, immancabili compagni estivi. Sono ottimi repellenti per le zanzare ma che funzionano in modo ottimale solo in ambienti chiusi. Ma dubito che qualcuno di noi voglia rinchiudersi in una stanza con uno zampirone acceso.

Sulla citronella, la saggezza popolare ha ragione. Allontana le zanzare. Ma solo a corto raggio. Inoltre è stato dimostrato che l’estratto di citronella è anche un ottimo insetticida contro le zanzare!

“Ricordo che nonna aveva sempre delle piante di gerani e lavanda in giardino, oltre alla citronella”. Questa è cosa buona e giusta. La lavanda ha un debole effetto repellente contro le zanzare, ma attira e aiuta tanto le api. Soprattutto in città, consiglio fortemente una pianta di lavanda in balcone per nutrire e aiutare le api. Ma questa è un’altra storia.

Anche i gerani hanno un debole effetto repellente nei confronti delle zanzare. Ma la citronella e i suoi estratti sono più efficaci.

Perché studiare le zanzare?

Ma perché così tanti studi sulle zanzare? Possibile che qualcosa che è semplicemente fastidioso per noi possa suscitare un tale interesse?

L’interesse, soprattutto nel mondo più economicamente sviluppato, è dettato puramente dal guadagno facile. Miracolose trappole che mi fanno cenare all’aria aperta senza paura di essere punto dalle zanzare? Mio subito!

A livello scientifico ed accademico, però, lo scopo è molto diverso. Questa volta non si tratta solo di “ricerca pura”, di creare conoscenza. Ma ha uno scopo applicativo nella realtà di molti paesi in via di sviluppo (e non solo), in cui molte malattie vengono veicolate proprio dalle zanzare.

Trovare un modo per prevenire o combattere le infestazioni di zanzare vuol dire agire direttamente per migliorare la sanità pubblica e la salute di molti cittadini.

Conclusioni

In conclusione, leggete, informatevi e smettetela di comprare “cure miracolose” per qualsiasi cosa. Non credete a tutto ciò che vi propinano ma siate degli acquirenti consapevoli. I miracoli, dicono, appartengono a qualcun altro. E non credo che lavori in un ufficio marketing…