Dottor Google: il 51% degli italiani cerca risposte su internet
La ricerca IPSOS presentata a Cosmofarma indica che 1 persona su 2 si informa online sulla salute
No, non è solo “grazie” al Covid che l’85% degli italiani negli ultimi 12 mesi si è informato su salute e prevenzione. Da quanto emerge dai risultati della ricerca IPSOS presentata durante l’evento “Incontri Riavvicinati” a Cosmofarma in effetti, il trend, aumentato del 12% rispetto al 2020 e del 43% rispetto al 2016, era già in azione da tempo e deve alla pandemia solo un’accelerazione delle tempistiche.
La popolazione italiana si interessa sempre di più alla sua salute, quindi, e nel 51% dei casi lo fa utilizzando internet.
Ma cosa si cerca in rete riguardo alla salute?
Essendo una pratica diffusa in maniera omogenea tra le varie generazioni -no l’internet non è più solo terreno per i più giovani- le ricerche spaziano molto.
Scendendo più nel dettaglio, dalla ricerca Ipsos è possibile estrapolare una classifica delle 5 tipologie di informazioni più richieste nel nostro Paese in tema di salute:
- al primo posto troviamo le ricerche riguardanti disturbi specifici, un tipo di informazione che riguarda il 63% degli utenti
- al secondo posto, nel 41% dei casi, troviamo ricerche di tipo più generico legate a due argomenti che spesso coincidono come gli integratori e i corretti stili di vita
- solo in terza posizione e con una percentuale che si attesta al 40% troviamo le ricerche riguardanti i vaccini
- al quarto posto, con un’incidenza del 37%, troviamo le informazioni riguardo ai farmaci che non hanno bisogno di ricetta
- quinta posizione infine per le ricerche che riguardano il benessere mentale, oggi riguardanti il 18% della popolazione. Una posizione che, visto l’incremento degli ultimi anni, è probabilmente destinata a salire, soprattutto riguardo alle tematiche legate ad ansia e stress, che sono le più ricercate.
Se un italiano su due cerca informazioni riguardanti prevenzione e salute sul web e se, come abbiamo appena visto, lo fa ricercando argomenti molto diversi tra loro, quali sono i canali più utilizzati e soprattutto, quelli ritenuti più affidabili dagli utenti del nostro Paese?
Salute e prevenzione sul web: i canali più utilizzati
Per quanto la stragrande maggioranza della popolazione italiana (per la precisione l’81% secondo i dati di Ipsos) utilizzi motori di ricerca come Google per trovare di informazioni legate alla salute, ci sono molti altri canali che stanno prendendo campo e che è necessario non sottovalutare, soprattutto per chi si occupa di divulgazione in ambito healthcare.
Il 36% delle persone che cerca informazioni di salute su internet, ad esempio, lo fa attraverso una ricerca diretta su siti che già conosce: questo dato, oltre ad essere in crescita sottolinea una maggior consapevolezza da parte dell’utente, che decide di affidarsi a siti ritenuti autorevoli e degni di fiducia. Questo aspetto non può non essere tenuto in considerazione dalle aziende e dalle istituzioni che si occupano di salute e prevenzione, che dovranno lavorare molto non solo per essere trovati con facilità, ma anche per creare contenuti che soddisfino il pubblico, in altre parole, è ora di lavorare sulla SEO.
Un altro trend in crescita riguarda i social network, utilizzati come mezzo di ricerca di informazioni riguardanti la salute dal 24% degli italiani. Anche in questo caso, visti i numeri sempre più alti, non si tratta solamente di cogliere le varie opportunità che offre il digital marketing: entrare a far parte dei social è una scelta strategica a cui l’healthcare non può più sottrarsi.
Infine, un dato interessante a proposito della ricerca di informazioni sulla salute e la prevenzione in rete riguarda i podcast: l’8% degli italiani ascolta podcast a tema healthcare e la percentuale raddoppia nella fascia di età compresa tra gli 18 e i 34 anni, segno che anche questo canale di comunicazione (generalmente dedicato all’approfondimento) non è da sottovalutare.
Canali diversi, tipologie di comunicazione spesso molto distanti tra loro ma che riescono a instaurare un rapporto con l’utente, trasmettendo fiducia e sicurezza.
Ed è proprio la fiducia, il principio che consente alle persone di scegliere il sito, il luogo, il podcast dove ottenere informazioni: non a caso l’83% degli utenti dichiara di seguire sul web influencer o personalità esperte nel campo della salute (nella maggior parte dei casi medici e farmacisti) e di questi, l’80% ammette di seguirli proprio per la fiducia che trasmettono.
Quindi la ricerca e la diffusione delle informazioni riguardanti prevenzione e salute è destinata a essere una questione solamente online?
Prevenzione e salute: verso un’informazione integrata
No, internet per quanto accessibile e degno di fiducia da solo non basta. Secondo i dati Ipsos, infatti, il 66% della popolazione si rivolge ancora al proprio medico curante per avere informazioni, mentre è aumentato, fino ad arrivare al 50%, il ricorso agli specialisti.
Un altro aspetto da non sottovalutare è quello legato alla figura del farmacista: come abbiamo già visto, il ruolo di questi professionisti come figure di riferimento per i pazienti è andato a consolidarsi sempre di più specialmente durante la pandemia Covid. Non a caso infatti, il 61% degli italiani ha un’elevata fiducia nei confronti del farmacista e il 45% si reca in farmacia come primo accesso quando si presentano disturbi di tipo lieve.
Anche coloro che utilizzano il web per la ricerca di informazioni nel 57% dei casi, dopo aver utilizzato il web, si rivolgono personalmente al proprio medico curante o al proprio farmacista di fiducia per avere un’ulteriore conferma di ciò che hanno trovato su internet. Una conferma che si lega indissolubilmente, nel caso del farmacista, all’acquisto fisico dei medicinali, tuttora preferito alla procedura online.
Per quanto in ascesa dunque, online e offline sono e rimarranno indissolubilmente legati nel mondo della salute e della prevenzione. La vera conquista di chi si occupa di healthcare sarà quindi quella di ottimizzare al meglio la comunicazione in maniera che gli utenti riescano ad accedere alle informazioni che cercano in maniera sempre più integrata e semplice.