L’home delivery è il futuro delle farmacie?
Un'indagine Pharmap sulla consegna a domicilio rivela quanto questo servizio sia rilevante per i clienti
Quando parliamo di home delivery, generalmente le prime parole che balzano alla mente sono comodità e risparmio di tempo. Comodità nel non doversi spostare per reperire l’oggetto che desideriamo, fatto che comporta ovviamente un notevole risparmio del nostro tempo e, ora che siamo ancora immersi in una pandemia mondiale, ci consente di evitare spostamenti superflui e potenzialmente pericolosi per la nostra salute.
Come vi abbiamo già raccontato, anche il settore delle farmacie ha subito una vera e propria accelerazione nell’ultimo anno per quanto riguarda il servizio di consegne a domicilio e l’azienda italiana che si è distinta tra le altre in questo tipo di innovazione è senza dubbio Pharmap.
La piattaforma, fondata nel 2017 da due giovani ragazzi siciliani, nel corso del 2020 ha avuto una crescita esponenziale che le ha permesso di creare un volume di affari superiore agli 8 milioni di Euro, un risultato che ha consentito all’azienda di espandersi e di rinnovarsi per migliorare il proprio servizio.
Un successo che sicuramente è dovuto, almeno in parte, all’emergenza Covid, ma che ha risposto a un bisogno già da tempo esplicitato da parte dei pazienti e che, come vedremo, non ha esclusivamente a che fare con la comodità del servizio.
L’indagine Pharmap sulla consegna a domicilio
È di fine 2020 infatti, l’indagine che la piattaforma di farmaci home delivery ha condotto riguardo alla consegna a domicilio, ottenendo risultati che mostrano quanto questo servizio sia rilevante nella dinamica relazionale tra la farmacia e i suoi clienti.
I risultati ottenuti indicano infatti che più del 60% dei pazienti che si servono del servizio di consegna a domicilio dei farmaci preferisce acquistare sempre dalla medesima farmacia e, di questi, il 44% sostiene di farlo per poter contare sulla consulenza del proprio farmacista di fiducia, ritenuta fondamentale.
Un altro dato importante riguarda proprio la questione della fidelizzazione dei clienti: il 42% dei pazienti che utilizza il servizio e che, prima di utilizzarlo, non possedeva una farmacia di fiducia, grazie a l’home delivery ha trovato il proprio negozio di riferimento.
Anche sulle motivazioni che spingono gli utenti a scegliere la consegna domiciliare dei farmaci, l’indagine mostra una classifica che vede al primo posto la possibilità di consolidare il rapporto con la propria farmacia di fiducia e, in seconda posizione, la consegna fatta in tempi rapidi.
Ricapitolando, dunque, l’indagine di Pharmap ha mostrato che:
- le persone che utilizzano il servizio di delivery hanno trovato la propria farmacia di fiducia;
- gli utenti, pur utilizzando un servizio digital, cercano la consulenza del farmacista;
- per i pazienti è più importante avere un rapporto consolidato con la propria farmacia rispetto alla comodità della consegna;
- i tempi rapidi del servizio home delivery sono un plus per gli utenti.
Il quadro che abbiamo appena visto mette in luce ancora una volta quanto l’innovazione digitale sia fondamentale in campo farmaceutico, non solo per facilitare l’accesso dell’utenza ai servizi, ma anche per instaurare con quest’ultima una relazione che nel tempo riesca a fidelizzarla.
Un’ulteriore occasione che le farmacie possono utilizzare per valorizzare le risorse umane al proprio interno, sfruttando la consulenza di professionisti come elemento distintivo nei confronti di competitor come le farmacie online.
Oltre l’indagine: il futuro delle farmacie risiede nell’home delivery?
Un aspetto da non sottovalutare nella storia di Pharmap risiede proprio nel fatto che la sua crescita esponenziale è avvenuta durante la pandemia. La piattaforma, come abbiamo già detto, era stata fondata nel 2017, ma solo a seguito dell’emergenza sanitaria è riuscita ad emergere: chi ci dice, dunque, che una volta sconfitto il virus, le richieste di un servizio simile non cambieranno?
Ovviamente non possiamo dare una risposta certa a questa domanda, ma possiamo senza dubbio analizzare il ruolo che questo servizio di consegna di farmaci a domicilio ha assunto nell’ultimo anno e le potenzialità che possiede e che gli potranno consentire di sopravvivere anche post-Covid.
Un servizio molto richiesto
Innanzitutto è importante specificare che Pharmap non è il solo caso di azienda per l’home delivery dei farmaci esistente sul territorio: sono molte infatti le realtà nate per svolgere questo tipo di servizio nell’ultimo anno, o che, come nel caso della start-up sicula, hanno subito una crescita esponenziale. E non si tratta esclusivamente di realtà grandi, come nel caso di Glovo.
La domanda è stata – ed è a tutt’oggi- talmente alta, quindi, da consentire a tutte queste realtà di trovare il proprio spazio all’interno del mercato.
Un’alternativa ai competitor online
Un altro aspetto fondamentale è legato alla questione competitor online. Durante i primi mesi dell’emergenza Coronavirus, le farmacie hanno perso in media il 42% degli ingressi, mentre si sono fatti sempre più spazio gli e-commerce di farmaci: l’interesse per questa fetta di mercato è così forte da aver attirato l’attenzione e l’investimento di un colosso delle dimensioni di Amazon. Con una competizione del genere, non è pensabile per le farmacie rimanere ferme alla sola vendita offline, quello che le distinguerà infatti sarà la capacità di riuscire a fare un passo verso la digitalizzazione e allo stesso tempo sfruttare la competenza consulenziale dei farmacisti per poter coltivare la relazione con l’utenza.
Interesse nel chiarire la normativa vigente
Il successo ottenuto dal servizio di home delivery non è passato certo inosservato agli occhi di realtà come Aifa e Federfarma, che possiede a sua volta un proprio servizio gratuito di farmaci a domicilio dedicata agli utenti impossibilitati a recarsi in farmacia a causa di malattie o gravi disabilità.
Le due realtà hanno infatti sottolineato l’esigenza di chiarire le modalità che regolano la possibilità di ordinare i farmaci per la consegna domiciliare, a seguito di un’inchiesta svolta ad inizio aprile da Altroconsumo.
L’associazione, testando l’home delivery di differenti farmacie sparse sul territorio nazionale, ha giudicato il servizio come utile ed efficiente, ma poco definito dal punto di vista normativo.
La legge del 2014 che regola la vendita online dei farmaci infatti, vieterebbe alle farmacie di poter vendere farmaci con obbligo di ricetta via etere; oltre a questo, inoltre, solo le farmacie in possesso di autorizzazione ministeriale avrebbero la facoltà di vendere medicinali da banco online.
La norma però non cita le piattaforme per la consegna domiciliare, elemento che ha consentito a realtà come Pharmap di inserirsi all’interno del mercato farmaceutico.
Il dibattito che sicuramente avrà luogo nei prossimi mesi in merito alla questione delle normative potrebbe portare dei cambiamenti nel mondo dell’home delivery farmaceutico, fino a questo momento privo di regolamentazioni stringenti, ma sottolinea, senza alcun dubbio, che il servizio di consegne a domicilio da parte delle farmacie è una realtà destinata a durare.