Fare sport fra zona arancione e rossa : i consigli del medico dello sport
Lo sport fa bene sia per il corpo che la mente e aiuta a superare lo stress. Prima essere di inglobato dal divano, proprio perché abbiamo a cuore il tuo benessere, noi di A Good Magazine ti consigliamo di leggere le dritte del dottor Niccolò Gori, medico dello sport, per affrontare al meglio l’attività fisica in questo periodo di chiusure 'gialle', 'arancioni' e 'rosse'.
Chiuse palestre, piscine e centri benessere, a meno che non si tratti di manifestazioni di interesse nazionale e vietati gli sport di contatto: il nuovo dpcm, per contrastare la seconda ondata di Covid, ha costretto a una nuova ‘riorganizzazione’ per svolgere sport e attività fisica. Nonostante le limitazioni, bando alla sedentarietà!
Lo sport fa bene sia per il corpo che la mente e aiuta a superare lo stress. Prima essere di inglobato dal divano, proprio perché abbiamo a cuore il tuo benessere, noi di A Good Magazine ti consigliamo di leggere le dritte del dottor Niccolò Gori, medico dello sport, per affrontare al meglio l’attività fisica in questo periodo di chiusure ‘gialle’, ‘arancioni’ e ‘rosse’.
Dottore, quali sono gli sport che ancora si possono svolgere all’aperto?
“Tutte le attività fisiche individuali e che consentono di mantenere il distanziamento. La corsa oppure la camminata possono essere dei modi per muoversi e non perdere l’allenamento in questo periodo e godere anche di momenti all’aria aperta.
Queste attività possono essere svolte spostandosi il meno possibile dai pressi della propria abitazione. Ovviamente è consigliato scegliere posti non affollati e portarsi sempre dietro la mascherina che deve essere indossata nel momento in cui l’attività fisica è terminata, oppure ci troviamo in una zona in cui non è possibile mantenere la distanza di sicurezza dalle altre persone”.
Quali sono i consigli per chi sceglie di allenarsi all’aperto?
“Fare attività fisica nelle ore più calde della giornata permette di fare il pieno di vitamina D. L’attività fisica riduce lo stress, permette di staccare dalla routine e diminuisce notevolmente il senso di oppressione, che può presentarsi più frequentemente in questo periodo viste le tante ore che siamo costretti a vivere dentro casa. Insomma, è un toccasana per il benessere psicologico!
Un allenamento costante inoltre aumenta le difese immunitarie e permette di affrontare al meglio, carichi di energia i mesi più freddi”. (Leggi anche: Attività fisica a Settembre: i consigli del medico dello sport).
E invece in casa, quali attività è possibile svolgere? Quali sono i consigli?
“Anche tra le mura domestiche è possibile svolgere dei buoni allenamenti. Non sono necessari strumenti particolari, ma tanti esercizi si possono fare con semplici oggetti che tutti abbiamo in casa. Il consiglio è quello di non concentrare in una sola volta a settimana l’attività fisica, ma fare qualcosa tutti i giorni. Venti o trenta minuti al giorno di movimento sono un buon ritmo costante per evitare la sedentarietà.
Ci sono tanti tutorial o video su internet che ci possono aiutare nell’allenamento. Tuttavia è necessario avere confidenza con gli esercizi che vengono proposti in questi video per non correre il rischio di muoversi nel modo sbagliato e farsi del male. Per chi è alle prime armi e vuole cominciare a fare attività, il consiglio è quello di evitare il fai-da-te e rivolgersi a un professionista a distanza, che attraverso una webcam saprà indicare l’errore nel movimento e un’attività adatta alle proprie possibilità: come un allenamento in palestra vero e proprio, ma a distanza, fino a che non tornerà tutto alla normalità.
Molte palestre per i propri iscritti in questo periodo stanno organizzando corsi da fare a casa in collegamento diretto con la propria ‘classe’. Un buon modo per non perdere il ritmo e l’allenamento da casa, ma anche per continuare ad essere in contatto con gli altri e non perdere la socialità“.
Lo specialista
Il Dottor Niccolò Gori si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Firenze. Successivamente ha conseguito la specializzazione, sempre presso lo stesso ateneo, in Medicina dello Sport. Dal 2012 lavora con numerose società sportive, collabora con la Federazione Italiana Rugby di cui è attualmente responsabile medico della nazionale maggiore e con la Federazione Ciclistica Italiana come medico addetto alle squadre nazionali.