Acne lieve o grave? I rimedi per ogni caso specifico
Una malattia cronica della pelle che può essere curata con successo. Si parte dall'igiene del volto fino ad arrivare a i farmaci specifici.
Quando si nomina l’acne, la malattia cronica della pelle, la mente di molte persone torna ai 12 anni, all’inizio della pubertà. A quell’età la produzione di sebo, la sostanza grassa che mantiene elastica la pelle, da parte delle ghiandole sebacee è ai massimi livelli. Può succedere in questa situazione che il sebo, invece di defluire in maniera naturale sull’epidermide, si accumuli alla radice della ghiandola sebacea e dia il via alla malattia dell’acne.
Il poro della ghiandola sebacea, quello da cui fuoriesce il pelo, si ottura con il sebo e all’esterno, sulla pelle, compare o un un punto bianco, pieno di pus, o un punto nero, che nasconde il pus sotto di sé. Finché il livello è questo, non si tratta ancora di infiammazione. Questa arriva se il sebo continua ad accumularsi e fuori, di conseguenza, il punto nero diventa un vero e proprio foruncolo, o comunque una lesione superficiale ben visibile.
A questo punto, se l’infiammazione peggiora ancora, l’acne assume la forma più grave di cisti e noduli.
Esistono, insomma, gradi differenti della malattia dell’acne:
- lieve;
- grave;
- acne cistica, che rappresenta un caso particolare;
- acne femminile, anche questa una forma più specifica perché legata agli squilibri ormonali dovuti al ciclo mestruale.
In generale, proprio gli squilibri ormonali, tipici dell’età puberale, sono la principale causa della comparsa di acne. Altre cause da non sottovalutare sono la predisposizione genetica, cause esterne come l’alimentazione irregolare o ancora periodi di stress intenso. Persino l’utilizzo della mascherina può portare all’acne: si parla infatti di maskne.
Per cominciare, è sempre bene ricordare un semplice consiglio: schiacciare un punto nero o un foruncolo da acne provoca l’espandersi dell’infiammazione, quindi è meglio evitare.
Acne lieve, metodi naturali ai prodotti topici
L’acne lieve, come indica l’aggettivo stesso, è quella che alla vista non è troppo fastidiosa, si presenta nella forma di puntini neri e leggeri arrossamenti.
In questo caso, il primo intervento può sicuramente essere naturale. Trattandosi di un piccolo eccesso di sebo, chi ne soffre può innanzitutto lavarsi il volto con un prodotto detergente delicato a base di oli essenziali di limone, lavanda, geranio e melaleuca. Nello specifico, passando sulle zone colpite dall’acne, è bene usare acqua tiepida così da non irritare ulteriormente l’epidermide.
Su questa linea, il rimedio migliore dal punto di vista medico è comunque quello di applicare regolarmente creme, gel e lozioni contenenti principi farmacologici direttamente sulla zona interessata dall’acne:
- acido salicilico
- perossido di benzoile
- resorcinolo
- zolfo
tutti elementi che influiscono sul lavoro delle ghiandole sebacee e determinano una diminuzione della produzione di sebo.
Acne grave, dai farmaci topici a quelli orali
In questi casi, arrossamento e irritazione diventano molto evidenti, la presenza di foruncoli è elevata e l’irritazione si acuisce, ispessendo l’epidermide.
Il primo approccio alla cura è sempre quello di applicare lozioni direttamente sulla pelle, utilizzare farmaci topici che agiscono concretamente sull’acne. I due principali, in questo senso, sono:
- antibiotici veri e propri, che agiscono contro batteri come il Propionibacterium Acnes che vive già nella pelle ed è in parte causa dell’infiammazione da acne;
- retinoidi derivati della vitamina A, che sturanto punti neri e foruncoli.
Nel caso in cui il farmaco topico non bastasse, quando l’acne compare in forma grave il medico può prescrivere anche ulteriori antibiotici in pasticche, generalmente a base di:
- doxiciclina;
- minociclina;
- tetraciclina
che inibiscono in partenza la produzione di sebo.
Acne femminile, quando il problema è soprattutto ormonale
In questo caso, purtroppo, l’acne potrebbe non essere circoscritta alla pubertà: gli sbalzi ormonali che accadono durante il ciclo mestruale sono strettamente collegati anche alla produzione di sebo, per cui la malattia, in alcune ragazze, potrebbe protrarsi fino attorno ai 30 anni.
In questo caso la cura non si limita solo all’azione antiproliferativa, come nel caso delle creme per l’acne leggera, e antimicrobica, come per l’acne grave in forma semplice. Serve un’azione specifica sugli ormoni e in questo senso possono essere utilizzati:
- pillole contraccettive, che agiscono sugli androgeni ovarici;
- corticosteroidi, che agiscono sugli androgeni delle ghiandole surrenali;
- farmaci antiandrogeni generici che agiscono direttamente sulle ghiandole sebacee.