Congiuntivite allergica nei bambini: sintomi e rimedi
Occhi rossi, prurito e lacrimazione possono far pensare a una congiuntivite. Quando riconoscere se è legata a un'allergia del bambino?
L’occhio rosso rappresenta sempre uno stato d’allarme per la presenza di una condizione infiammatoria, di origine infettiva, allergica o traumatica, comunemente chiamata congiuntivite. Questa problematica è molto comune in età infantile ed è, molto più frequentemente, imputabile a cause di tipo allergico. La congiuntivite può generalmente colpire il bambino tutto l’anno, mentre quella di tipo allergico compare maggiormente in primavera e in autunno. Ma quali sono i tipi di congiuntivite? Come riconoscere una congiuntivite batterica da una allergica? Quali sono i rimedi?
Congiuntivite nei bambini: i sintomi
La congiuntivite ha sintomi molto riconoscibili che possono creare anche particolare fastidio nel bambino, che lo porterà spesso a stropicciarsi gli occhi:
- Arrossamento degli occhi: in alcuni casi la congiuntivite può essere monolaterale (colpire solo un occhio) o bilaterale (se entrambi gli occhi risultano arrossati);
- Secrezione oculare densa: gli occhi rilasceranno un “pus” che crea una patina appiccicosa per le palpebre, soprattutto al mattino dopo il risveglio;
- Lacrimazione abbondante;
- Prurito;
- Fotofobia: un fastidio legato all’esposizione alla luce;
- Presenza di dolore all’occhio;
- Presenza di chemosi congiuntivale: quando la congiuntiva si gonfia particolarmente a causa di un accumulo di liquido infiammatorio.
In sintesi, nella congiuntivite, la congiuntiva, una sottile membrana che ricopre la sclera (la parte bianca dell’occhio) e la parte interna delle palpebre, si infiamma.
Congiuntivite allergica: come distinguerla?
Le cause che portano all’infiammazione della congiuntiva non sono sempre le stesse. La congiuntivite infatti può essere legata a:
- un’infezione virale;
- un’infezione batterica;
- una reazione allergica.
Nella maggior parte dei casi, la congiuntivite è causata da batteri o virus. Quando l’infezione è causata da batteri si riconosce per le secrezioni oculari dense, da parte dell’occhio del bambino, di colore giallo/verdognolo. Questa tipologia si manifesta più spesso nel neonato. Per quanto riguarda invece la congiuntivite virale si registra un minor numero di casi. In genere i suoi sintomi comuni sono: fotofobia, scarse secrezioni oculari e lacrimazione. Possono essere entrambe connesse a raffreddore e ai sintomi di un’infezione respiratoria. Essendo molto contagiose i bambini sono esposti a un rischio maggiore, poiché vengono spesso in contatto con soggetti affetti in ambito scolastico.
E la congiuntivite allergica? Questo tipo di infiammazione della congiuntiva è causato dal contatto con una determinata sostanza detta allergene. Può essere di tipo:
- Stagionale: quando si presenta in alcuni periodi dell’anno ed è causata da spore di muffa o polline proveniente da alberi, erbe o erbe spontanee;
- Perenne: provocata spesso dalla polvere, forfora di animali o da altri allergeni non stagionali;
I sintomi della congiuntive allergica nei bambini sono leggermente diversi dalla congiuntivite di tipo batterico o virale e sono meglio riconoscibili poiché accompagnati dai classici sintomi dell’allergia:
- Prurito: spesso accompagnato dalla sensazione di avere una specie di sabbiolina negli occhi che porta il bambino a strofinarli spesso;
- Lacrimazione aumentata, ma senza pus;
- Occhi arrossati;
- Gonfiore e arrossamento delle palpebre.
A questi sintomi si accompagnano anche quelli dell’allergia come: starnuti, naso chiuso o che cola, respiro corto, tosse e altre patologie come asma ed eczema.
Cosa fare se il bambino ha la congiuntivite allergica?
Alla comparsa dei primi sintomi occorre sicuramente contattare il proprio pediatra per una visita accurata. Solitamente la congiuntivite allergica viene tenuta sotto controllo con colliri specifici antistaminici o che bloccano quel processo che porta alla liberazione di istamina. Quali sono però le mosse preventive che un genitore può attuare quando il bambino è propenso a contrarre questa infiammazione?
- Fai spesso la doccia al bambino e lava con frequenza i suoi capelli per eliminare il polline: può bastare anche una spazzolata dei capelli energica tutti i giorni in modo che i residui di polline non rimangano sul cuscino dove dorme il bambino e gli occhi non entrino in contatto con l’allergene;
- Viaggia in auto possibilmente con i finestrini chiusi;
- Apri le finestre, quando la stagione lo permette, nelle ore notturne: per arieggiare la casa in orario diurno copri il letto e i giochi del bambino e chiudi il cuscino in uno scompartimento dell’armadio, per evitare che il polline vi si posi;
- Riduci il tempo all’aperto nelle giornate ventose;
- Se il bambino comincia a provare prurito agli occhi lava subito la faccia e le palpebre per rimuovere l’allergene e applica del cotone freddo sugli occhi.
In alcuni casi sarà necessario ricorrere a brevi cicli di colliri cortisonici su indicazione del pediatra e/o dell’oculista. Nel caso i sintomi non venissero attenuati dalla terapia nel giro di 2-3 giorni, è importante portare il bambino dal medico per ulteriori accertamenti.
Dacriostenosi congenita
Oltre alla congiuntivite, può esserci un’altra causa che scatena una eccessiva lacrimazione nel bambino, la dacriostenosi congenita. Di stenosi soffrono anche gli adulti, ma la dacriostenosi congenita è una patologia molto comune nei neonati. I dotti lacrimali del bambino si ostruiscono poiché l’apparato lacrimale non è ancora completamente formato. Infatti, prima che il condotto naso-lacrimale si apra possono anche passare alcune settimane. Questa patologia colpisce circa il 30% dei neonati e talvolta per curarla si ricorre a piccoli interventi chirurgici per aprire il condotto.
L’ostruzione può essere poi creata da qualche ostacolo fisico che non permette il corretto drenaggio dell’occhio oppure da piccole infezioni o lesioni. La dacriostenosi si riconosce e distingue dalla congiuntivite poiché l’occhio del bambino produrrà una secrezione appiccicosa e spessa, accompagnata da una lacrimazione abbondante. In ogni caso, è sempre opportuno e consigliato rivolgersi al proprio pediatra per indagare le cause di una lacrimazione sospetta al fine di scegliere la terapia corretta per il bambino.