Addestrare un camaleonte è possibile?
Ebbene sì, addestrare un camaleonte è possibile. Ma come si fa?
Con il passare degli anni i rettili sono diventati molto popolari tra gli animali domestici. Può capitare spesso che in un negozio di animali arrivino richieste simili: “Dove posso acquistare un serpente da tenere in casa?”, “Ma se volessi comprare un geco cosa devo fare?”
Anche il camaleonte è diventato con il tempo un animale molto popolare tra i rettifili. Esotici e misteriosi, non si può negare che non abbiano un proprio fascino. Ma la loro cura è molto più complessa di quello che sembra. Addestrare un camaleonte può risultare molto complicato, anche se non impossibile.
L’ABC del camaleonte: tutto quello che c’è da sapere
Hai deciso di prendere un camaleonte. Non un cane, un gatto, un pappagallo, un pesce, una tartaruga o un coniglio, ma un bellissimo, esotico e colorato camaleonte. Cosa hai bisogno di sapere prima di correre al negozio di animale o dall’allevatore?
Anzitutto devi sapere che i camaleonti hanno dimensioni molto diverse a seconda della specie: alcuni sono lunghi 3-4 cm, mentre altri possono arrivare fino a più di 60 cm. I loro occhi sono forse l’elemento che salta più “all’occhio”: sono in grado di ruotare di 360° e di mettere a fuoco l’uno indipendentemente dall’altro. Il colorito delle squame non dipende soltanto dalla loro capacità di mimetizzarsi con la natura circostante per nascondersi dai predatori, ma anche dal tentativo di attirare possibili partner per iniziare l’accoppiamento. Ogni animale ha il proprio linguaggio per comunicare gli stati d’animo e i camaleonti sfruttano il mutamento della loro pelle per comunicare quando sono stressati o spaventati. È bene buttarci un occhio con attenzione.
Allevare un camaleonte in casa è una scelta impegnativa che richiede una serie di attenzioni specifiche. Una delle specie più adatte per essere allevata è il camaleonte calyptratus: trattandosi di un animale solitario e territoriale, è bene metterlo nel terrario da solo o insieme a una femmina. Purtroppo, però, i camaleonti non hanno una vita molto lunga. Basti pensare che i maschi vivono fino a circa 10 anni, mentre le femmine arrivano soltanto a un anno di vita.
Dove adottare un camaleonte
Il camaleonte non è certo un animale che si può trovare così facilmente. Se hai dato una sbirciatina sugli annunci su Ebay che ti propongono un esemplare in ottima salute, forse è meglio evitare. Spesso i camaleonti offerti su siti esterni sono già malati o deboli e, se non gli viene data fin da subito una cura adeguata, rischiano di morire in breve tempo. In questi casi è bene rivolgersi ad allevatori omologati dove è possibile andare di persona a vedere i cuccioli cresciuti. La scelta migliore sarebbe quella di acquistarlo in un centro di recupero di animali esotici: purtroppo i rettili vengono spesso abbandonati perché sono animali longevi e bisognosi di cure specifiche, non sempre realizzabili o adatte alle tasche del padrone. Per questo è meglio pensarci bene prima di decidere di acquistare un camaleonte.
Preparare l’habitat del camaleonte
Un camaleonte, per stare bene, deve avere il suo habitat ideale. Hanno bisogno di temperature molto umide per poter stare bene, che vanno dai 28° ai 35°. Per questo il loro terrario deve essere riscaldato adeguatamente, oltre che essere fornito di un impianto di nebulizzazione che permetta la creazione di un ambiente umido e temperato in cui il camaleonte possa muoversi senza stare male. Inoltre è bene provvedere all’acquisto di lampade fluorescenti che garantiscono almeno 10 ore di luce al giorno e che permettono di riscaldare l’ambiente.
Per quanto riguarda la dimensione del terrario, dipende molto dalla grandezza del camaleonte: l’importante è sceglierne uno in cui il proprio rettile possa muoversi in completa libertà.
I camaleonti si cibano di insetti vivi: se sono domestici, è bene variare il più possibile la dieta per evitare casi di malnutrizione. I preferiti sono senz’altro i grilli, le blatte, le locuste, le mosche, i vermi, i moscerini… Se prepari un’alimentazione variegata basata su questi cibi, il camaleonte te ne sarà molto grato.
Addestrare un camaleonte è veramente possibile?
La risposta è: snì. Partiamo subito da questo presupposto: un camaleonte non è pensato per essere un animale domestico al pari di un cane o di un gatto. Si tratta di un animale molto solitario e territoriale, che preferisce stare nella tranquillità del proprio terrario piuttosto che spingersi fuori da esso. Ma puoi aiutarlo a fidarsi di più di te: quando il camaleonte si sentirà abbastanza sicuro e non ti percepirà più come un predatore, potrà addirittura salire sulla tua mano e prendere il cibo direttamente dalle tue dita.
Il camaleonte non ama le coccole o il contatto umano: tutto quello che vuole è restare al caldo, vicino alla luce e per i fatti suoi. Non interagirà nemmeno con eventuali altri animali domestici che girano per casa. Se posizioni il terrario in una zona ideale per il camaleonte, anche lui ne gioverà. Uno dei suoi maggiori divertimenti deriva appunto dall’esplorazione della propria zona: cerca di arredare il terrario con piante (vere o finte) e oggetti su cui il nostro amico può arrampicarsi.
Le manifestazioni di affetto non sono all’ordine del giorno, ma conviene far sentire ai camaleonti la nostra presenza: quando vedranno che siamo noi a portare loro il cibo, cominceranno a fidarsi un po’ di più e a spingersi fino a mangiare dalla nostra mano. Deve essere un gesto che proviene direttamente da loro e noi non possiamo costringerli. Poco alla volta, si avvicineranno a noi e si arrampicheranno sul nostro braccio. Ma attenzione a non forzarli troppo: si stancano facilmente di tutta questa “socialità” e preferiscono tornare immediatamente nella propria teca. Controlla sempre il colore del camaleonte per vedere quando è stressato: se noti un colorito più chiaro rispetto al normale, vuol dire che il nostro amico è ansioso e ha di nuovo bisogno dei propri spazi. Il colorito delle squame è il loro modo di comunicare, perciò è bene prestargli molta attenzione.
Certo, allevare un camaleonte non è per niente semplice. Sono creature difficili da trattare e molto schive. Ma se sei un amante dei rettili, allora questo buffo animale non può certo mancare nella tua casa. Essendo però molto fragili, devi essere assolutamente certo di essere in grado di prendertene cura: un camaleonte, come ogni altro animale domestico, non è un giocattolo, ma un essere vivente con i propri bisogni.