Come addestrare un pappagallo
Addestrare un pappagallo è semplice? Ci sono delle regole da seguire?
Ci hai pensato a lungo e finalmente hai deciso: vuoi prendere un pappagallo. Come ogni altro animale, la sua cura e benessere sono importanti. I pappagalli di norma sono animali molto intelligenti e socievoli, dotati di grandi doti di apprendimento. Addestrare un pappagallo sembra molto semplice, ma non è così. Ci sono alcune regole da seguire per non innervosire il nostro piccolo amico piumato.
Pro e contro di allevare un pappagallo
Prima di decidere di acquistare un pappagallo, è bene sapere quello che c’è da fare e, soprattutto, se si è veramente pronti a fare questo passo. Allevare un pappagallo ha diversi pro e contro che devono essere valutati molto bene prima di portarne uno in casa.
Prima di tutto c’è da sapere che i pappagalli fanno molto rumore. Ovviamente dipende molto dalla specie: ci sono anche pappagalli più silenziosi di altri, ma in generale sono casinisti. Lo fanno perché vogliono attirare l’attenzione e perché hanno bisogno di stimoli e di avere accanto qualcuno. I pappagalli sono animali molto socievoli, abituati a stare in gruppo con i loro simili. Bisogna giocarci e parlare con loro tutti i giorni per garantire un’interazione costante.
Non possono essere mai lasciati da soli: è necessario passare con loro qualche ora al giorno per far vedere che siamo presenti. Se un pappagallo viene abbandonato, inizierà a soffrire di solitudine e farà sempre più confusione per farsi notare. Nei casi più gravi, il pappagallo arriverà a strapparsi le piume.
I pappagalli di norma amano molto il contatto e le coccole, ma non è sempre così: dipende dal carattere dell’animale e dalla sua predisposizione nei confronti dell’umano.
Qui arriva la nota più dolente dell’allevamento di un pappagallo: sono animali che sporcano molto. Mentre volano, rischiano di spargere le bucce dei semi a terra, di perdere le piume e di lasciar cadere gli escrementi.
Comunque i pappagalli sono molto di compagnia, visto che possono intrattenere per ore. Nessuno si annoierà mai con un pappagallo.
Cosa significa allevare a mano un pappagallo
Adesso hai saputo tutti i pro e i contro di allevare un pappagallo, ma hai deciso di prenderne uno. Ma c’è molta differenza tra un pappagallo allevato a mano e un pappagallo svezzato dai genitori. Il primo non ha paura dell’uomo, ma instaura con lui un lungo rapporto di fiducia. Il secondo, invece, avrà più difficoltà a farsi toccare dall’uomo, ma perché è stato separato dalla sua famiglia originaria e deve abituarsi a un nuovo ambiente e a un nuovo gruppo sociale.
Allevare a mano un pappagallo significa prelevare il pullo dal nido e terminare lo svezzamento con l’imbecco artificiale. L’animale crescerà quindi senza avere paura dell’umano e avrà subito confidenza nei suoi confronti. Ma per iniziare lo svezzamento del pappagallo bisogna essere adeguatamente attrezzati e avere molto tempo da dedicargli: ricordiamoci che abbiamo a che fare con un cucciolo appena uscito dal guscio. Se si decide di portare avanti questa pratica, è bene farsi seguire da un allevatore con esperienza. Ma tutti i frutti dell’allevamento a mano verranno ripagati: il pappagallo diventerà un fedele compagno per la vita.
Come addestrare un pappagallo
Siamo arrivati alla fase più importante: abbiamo il nostro pappagallo ed è il momento di addestrarlo e abituarlo alla vita con noi. Come già detto poco sopra, i pappagalli sono animali incredibilmente intelligenti e portati all’apprendimento tramite l’osservazione, perciò non sarà un problema indirizzare il nostro amico sulla giusta strada. Un consiglio da seguire è quello di iniziare il processo di addomesticamento quando questo è molto giovane.
Prima di iniziare ad addestrare il pappagallo, è bene che la gabbia sia inserita nel posto più frequentato della casa: in questo modo l’animale si abituerà più velocemente al nuovo ambiente e alle persone che lo abitano e non si sentirà mai da solo.
Con il pappagallo una delle regole più importanti da seguire è l’abitudine: è necessario abituarlo alla nostra presenza e a fidarsi di noi. Per insegnargli a uscire dalla gabbia e mangiare dalla nostra mano, ad esempio, si può inserire il cibo nella gabbia e poi passarlo direttamente lì. Nel giro di qualche settimana il pappagallo sarà più propenso a salire sulla mano per raggiungere il cibo. Si tratta di un processo lungo e graduale.
Quando si fiderà di noi, sarà possibile farlo uscire dalla gabbia. Prima di tutto è bene invitarlo a salire sulla nostra mano senza che ci sia il cibo sopra: questa sarà la conferma definitiva che il pappagallo si fida. Una volta uscito, si può lasciare a esplorare la stanza; poi sarà la volta di farlo rientrare utilizzando il metodo del cibo e accompagnandolo dentro la gabbietta. In questo modo il pappagallo saprà con certezza che soltanto dentro la gabbia si mangia e in questo modo sarà più semplice farlo rientrare.
Per addestrarlo a venire da noi a comando bisogna attirare la sua attenzione. Se con il tempo gli facciamo le feste quando viene e lo riempiamo di complimenti, lui associa il tono contento del padrone a quell’azione e verrà molto più volentieri. Inoltre non bisogna mai sgridare un pappagallo: l’animale non capisce questa interazione, ma riceverà altri stimoli e penserà che siano positivi. L’importante è parlargli con voce pacata e tranquilla, così che associ il “no” a questo tono di voce; un altro modo per abituarlo a non comportarsi in maniera adeguata è dandogli delle piccole punizioni. Ad esempio, se continua a beccare la mano, lo possiamo punire togliendogli qualcosa che gli piace: se il pappagallo ama stare con noi, allora lo si mette in gabbia per cinque minuti. In questo modo l’animale capirà.
Addestrare un pappagallo prevede molta calma e pazienza, così come nel caso del gatto, del cane o del coniglio. È bene ponderare bene la scelta di prendere un pappagallo con sé, poiché si tratta di un animale che necessita di molte cure e attenzioni.