Perché il ciclo mestruale non è regolare?

Tutte le possibili cause di alterazioni del ritmo, della quantità o del modo di presentarsi del ciclo mestruale

Per definizione, il ciclo mestruale è regolare. A cominciare dal menarca, la mestruazione avviene una volta al mese, secondo cadenza e modalità uniche per ogni organismo. Eppure, come per ogni regola, esistono eccezioni.

Quali sono le anomalie del ciclo

I possibili motivi che spingono una ragazza a informarsi sulle cause delle mestruazioni irregolari sono tre: uno è legato al ritmo, uno alla quantità e l’ultimo al modo di presentarsi.

Il primo è che il suo ciclo, da quando è iniziato, non si presenta sempre con la stessa cadenza: ad alcune arriva in ritardo (oligomenorrea), ad altre in anticipo (polimenorrea), ad altre ancora ci sono mesi in cui non si presenta proprio (amenorrea).

Il secondo motivo è che, rispetto alla media, le mestruazioni di una ragazza sono molto abbondanti (ipermenorrea), molto scarse (ipomenorrea) oppure permangono per diversi giorni (menoragia).

L’ultimo caso, invece, riguarda le perdite mestruali che o arrivano quando non dovrebbero, oppure sembrano non finire mai, come se avessimo un’unica lunga mestruazione fatta di micro-perdite.

I sintomi del ciclo alterato

In media, le mestruazioni durano circa 4 o 5 giorni, il flusso è molto abbondante nelle prime ore e poi, mano a mano, diminuisce. L’intero ciclo mestruale, cioè il tempo tra una mestruazione e l’altra, è di 28 giorni. Fisiologicamente, durante gli anni di fertilità, è normale che una volta ogni tanto le mestruazioni subiscano variazioni. Le perdite, di mese in mese, slittano di uno o due giorni, e di conseguenza tutto il ciclo. Oppure, è possibile che un mese il flusso sia più corposo e un mese sia scarso, o più breve del solito. Finché queste alterazioni rimango episodi sporadici, non sono preoccupanti.

Altra storia è se compaiono questi sintomi:

  • si verificano perdite tra un ciclo e l’altro o subito dopo un rapporto sessuale, alcune volte anche con odori sgradevoli;
  • si avvertono crampi in periodi anomali del ciclo;
  • le mestruazioni durano più di una settimana;
  • sale la febbre in concomitanza alle mestruazioni;
  • varia improvvisamente il peso o si nota un ridimensionamento del seno.

 Se uno o più di questi sintomi durano nel tempo, è bene fare dei controlli.

Ciclo irregolare: tutte le cause

L’elenco di possibili cause che determinano un’irregolarità prolungata del ciclo mestruale è piuttosto corposo. Come riferimento possiamo prendere le tre famiglie di alterazioni illustrate all’inizio.

L’alterazione più comune è quella del ritmo. Se i sintomi che registriamo sono ritardi o anticipazioni esagerate nella comparsa delle mestruazioni, o la totale assenza di queste, le cause più probabili sono:

  • forte stress;
  • sindrome dell’ovaio policistico;
  • insufficienza ovarica;
  • ipotiroidismo o ipertiroidismo, o in generale alterazioni del sistema endocrino che controlla la secrezione di ormoni;
  • disturbi alimentari pesanti, tendenti all’anoressia o alla bulimia, soprattutto per quello che riguarda l’amenorrea, assenza di mestruazioni.

Rispetto all’alterazione quantitativa, oltre al fattore di ereditarietà genetica, altre possibili patologie che causano abbondanza o scarsità cronica di mestruazioni sono iperestrogenismo, endometriosi oppure la presenza di polipi uterini

Nel terzo caso, quello riguardante le alterazioni del modo di presentarsi delle mestruazioni, oltre ai fattori elencati fino ad ora, che sono comunque validi, si contano anche malattie infiammatorie della zona pelvica e neoplasie, anche benigne, che stressano l’utero e impediscono un ciclo regolare.

Cosa fare se hai un ciclo irregolare

Innanzi tutto, è possibile fare un po’ di prevenzione, adottare alcuni comportamenti salutari come tenere un ritmo di sonno e veglia regolare, avere un’alimentazione corretta ed equilibrata, fare un minimo di attività fisica ogni settimana e, soprattutto, fare analisi del sangue con regolarità.

Riguardo le cure vere e proprie, il primo passo solitamente è l’uso di pillole a base di estrogeni o pillole contraccettive, che regolarizzano il lavoro del sistema endocrino e spesso risultano efficaci nel combattere l’alterazione del ciclo.

Ancora, il medico può decidere di prescrivere medicinali coagulanti per rinforzare la parete uterina. Infine, se alla base del problema c’è una patologia vera e propria, solo analisi e cure specifiche potranno avere efficacia.