Broncodilatatori senza ricetta: quali sono i più potenti?
A cosa servono? Come agiscono? Sono pericolosi per la salute? Perché vengono assunti? Quali sono i più potenti? Rispondiamo alle domande più frequenti su questo tipo di farmaci.
Le patologie legate alle difficoltà respiratorie sono tra le più difficili da affrontare per vivere bene. Per fortuna, la medicina ha fatto passi da gigante in questo campo ed è in grado di fornire una cura efficace e rapida attraverso i farmaci broncodilatatori. Ma quali sono i più potenti, e quali si possono assumere senza ricetta medica? Affrontiamo un passo per volta, a partire dalla definizione.
Cosa sono i broncodilatatori?
I broncodilatatori sono farmaci che vengono utilizzati per trattare patologie respiratorie, ovvero per la gestione dell’asma e della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO): queste patologie sono provocate dal restringimento e dall’infiammazione delle vie aeree, specialmente della trachea e dei bronchi, conducendo a difficoltà respiratorie.
Questi farmaci agiscono rilassando i muscoli lisci dei bronchi per facilitare il passaggio dell’aria e dunque la respirazione a 360°.
In base alla rapidità e durata di azione, distinguiamo i broncodilatatori in:
- broncodilatatori a breve durata d’azione, che servono per avere immediato sollievo immediato in caso di mancanza di respiro- detta tecnicamente dispnea
- broncodilatatori a lunga durata d’azione, che vengono usati regolarmente per tenere sotto controllo la dispnea cronica di chi soffre di asma e di BPCO e per aumentare l’efficacia dei corticosteroidi.
Quanti broncodilatatori esistono?
Esistono diverse classi di broncodilatatori. I tre gruppi principali sono: gli agonisti dei recettori β2-adrenergici, gli anticolinergici e le metilxantine.
I broncodilatatori agonisti β2-adrenergici – o beta2 agonisti
I broncodilatatori agonisti β2-adrenergici sono i farmaci più prescritti. possono essere a breve o lunga durata d’azione. Da soli non hanno efficacia antinfiammatoria ma servono solo ad alleviare i disturbi: per questo è necessario abbinarli ad altri farmaci per combattere l’infiammazione.
I beta2 agonisti possono essere assunti in diversi modi: il metodo più comune è tramite inalatori, ovvero dispositivi che permettono al medicinale inspirato di arrivare direttamente nei polmoni attraverso l’inspirazione. Un’altra formula di inalazione è tramite un nebulizzatore, ovvero un dispositivo che trasforma in vapore il farmaco e permettendone l’inalazione attraverso un boccaglio o una maschera facciale. Infine, esistono anche farmaci che possono essere assunti tramite bocca o inalazione, ma vengono preferite le altre modalità per rapidità e per riduzione di effetti indesiderati.
I broncodilatatori anticolinergici – o antimuscarinici
I broncodilatatori anticolinergici (conosciuti anche come antimuscarinici) sono farmaci assunti tramite inalazione, particolarmente indicati contro il broncospasmo causato da sostanze irritanti perché impediscono la stimolazione dei recettori presenti sulla muscolatura liscia dei bronchi. Spesso questi broncodilatatori spray sono usati anche in aggiunta ai beta2 agonisti o ai corticosteroidi per dilatare maggiormente le vie aeree.
I broncodilatatori metilxantine – i broncodilatatori naturali
La terza categoria di broncodilatatori è quella dei farmaci detti metilxantine, di origine vegetale. Il più conosciuto è la teofillina, presente nella pianta del tè e principalmente assunta per via orale (capsule, compresse, sciroppi) per il trattamento dell’asma. La difficoltà di dosaggio di questi broncodilatatori naturali li rende farmaci da impiegare con molta attenzione e sotto stretto controllo medico.
Quali sono i broncodilatatori più potenti?
Abbiamo capito che parlare di broncodilatatori in generale è difficile. Avendo chiare tutte queste categorie, è ora di capire quali sono i broncodilatatori più potenti.
Tra le categorie analizzate, i β2-adrenergici sono i broncodilatatori più potenti e con maggior rapidita d’azione. Come detto, possono essere di breve, intermedia o lunga durata d’azione e possono essere somministrati attraverso spray dosati, polveri inalatorie, soluzioni per la aerosolterapia o compresse orali: ciò varia la potenza ma non la maggiore efficacia rispetto agli altri tipi di broncodilatatori.
I β2-adrenergici per via inalatoria sono i più potenti in assoluto, poiché questa forma di assunzione consente il raggiungimento di una broncodilatazione massimale con minori effetti collaterali rispetto alle altre modalità di somministrazione. Ciò comporta tuttavia che sono anche i farmaci più abusati: è necessario sempre seguire il consulto medico e non eccedere la dose consigliata, neppure in caso di persistenti sintomi da asma allergica.
Entrando più nello specifico, i due broncodilatatori più potenti sono il salbutamolo, un β2-agonista a breve durata d’azione, e il formoterolo, un β2-agonista a lunga durata d’azione. Il salbutamolo è il principio attivo dei più famosi broncodilatatori spray, farmaci indicati per il trattamento del broncospasmo e disponibile in soluzione da nebulizzare. Il formoterolo, invece, è spesso associato a steroidi inalatori come il fluticasone, per un’azione combinata antinfiammatoria e broncodilatatrice.
Quali sono i broncodilatatori più potenti senza ricetta?
Arriviamo dunque alla questione spinosa: quali sono i broncodilatatori più potenti che si possono acquistare in farmacia senza ricetta medica?
Risposta semplice: nessuno. Questo perché come abbiamo capito sino ad ora i farmaci a base di principi attivi come ad esempio il salbutamolo hanno una potenzialità di effetti collaterali tali da rendere indispensabile il controllo medico per la loro somministrazione.
Solo in caso di estrema necessità e urgenza, secondo le direttive dell Ministero della Salute indicate nella pubblicazione del DM del 31 marzo 2008, esistono alcune condizioni che consentono al farmacista di consegnare al cliente un medicinale in assenza di prescrizione medica prevista. Tuttavia sono condizioni emergenziali, che non consentono altra formula ‘normale’ al di fuori della ricetta.
Esistono alcuni siti web che permettono l’acquisto di farmaci broncodilatatori senza prescrizione, ma ciò è vietato dalla legge italiana nonché fortemente nocivo per la salute, senza un’assunzione controllata adeguatamente dal medico curante.
Quali sono gli effetti collaterali dei broncodilatatori?
Viene spontaneo dunque chiedersi quali siano i rischi ed i potenziali effetti collaterali. L’abuso o l’uso improprio di questi farmaci può portare a diverse patologie:
- complicazioni cardiovascolari,
- tremori,
- cefalea e
- ipokaliemia.
I farmaci broncodilatatori – in particolare i beta2 agonisti – possono anche peggiorare disturbi legati a malattie preesistenti, e devono essere usati con attenzione in particolare dalle persone con:
- ipertiroidismo;
- ingrossamento benigno della prostata;
- calcoli alla vescica o cancro alla prostata;
- glaucoma;
- malattie cardiovascolari;
- battito cardiaco irregolare (aritmia);
- pressione sanguigna alta (ipertensione arteriosa);
- diabete.
È perciò fondamentale non assumerli o aumentare la dose e/o la frequenza di utilizzo senza consultare un medico, che potrà valutare anche il farmaco più indicato in base all’età secondo le linee guida per l’asma della GINA (acronimo di Global Initiative on Asthma).
Anche in caso di somministrazione guidata, possono emergere alcuni effetti indesiderati, quali:
- tremore, in particolare nelle mani;
- mal di testa;
- bocca secca;
- palpitazioni;
- crampi muscolari;
- tosse;
- nausea e vomito;
- diarrea.
Anche in questi casi il medico curante saprà gestire al meglio la situazione variando la somministrazione e/o la cura.
In conclusione, i broncodilatatori sono essenziali per la vita di coloro che soffrono di asma e di altre patologie respiratorie, ma per tutti è fondamentale utilizzare questi farmaci sotto la supervisione di un medico per evitare rischi per la salute e garantire un trattamento efficace.