Preparazioni Galeniche: i farmaci personalizzati
Quando il paziente ha bisogno di un supporto farmacologico specifico, ecco che la preparazione galenica prescritta dal medico diventa fondamentale nella terapia.
Su farmaci, preparati, medicinali, spesso c’è grande confusione e disinformazione ed è importante quindi dare le giuste informazioni grazie a fonti certe e attendibili. Per aiutarvi a capire cosa sono davvero le preparazioni galeniche, e la loro importanza, abbiamo chiesto al Dottor Bruno Bizzaro, vicepresidente della SIFAP (Società dei Farmacisti Preparatori), di fare chiarezza e di guidarci all’interno del mondo galenico.
Cos’è una preparazione galenica
Una preparazione galenica è un medicinale specifico preparato in un laboratorio allestito all’interno di una farmacia. Infatti è proprio il farmacista la figura che si occupa di queste formulazioni, che avvengono rigorosamente sotto prescrizione medica e/o su indicazione di una Farmacopea, cioè l’insieme di disposizioni a cui il professionista fa riferimento per la qualità e la sicurezza delle sostanze utilizzate.
Esistono due tipi di preparati galenici, ovvero il magistrale e l’officinale:
- Preparazione galenica magistrale: il farmaco realizzato dal farmacista seguendo la prescrizione medica che sarà destinato al paziente per una terapia specifica e su misura.
- Preparazione galenica officinale: il farmaco che la stessa farmacia produce e mette a disposizione della clientela seguendo le indicazioni della Farmacopea di riferimento.
Rimedi, quindi, che sono importanti come ci spiega meglio il Dott. Bizzaro: “Non è solo una operazione tecnica di allestimento di una formulazione. È una componente centrale della professione del farmacista, un tassello dei servizi che la farmacia territoriale od ospedaliera offre al paziente, soprattutto a quel paziente fragile che non trova adeguate risposte per il suo problema di salute”.
Quando è indispensabile ricorrere ai farmaci galenici
Ci sono situazioni in cui la preparazione galenica è l’unica cura possibile per quello che riguarda il supporto farmacologico in un percorso di terapia; questo perché – come ci ricorda il Dott. Bizzaro di SIFAP – a volte l’industria farmaceutica non è in grado di soddisfare le esigenze di alcuni pazienti in casi particolari: “La preparazione galenica, che interviene laddove il preparato industriale non arriva, è proprio l’ultima spiaggia, l’unica alternativa terapeutica per il paziente affetto da patologie rare o intollerante a determinati eccipienti o costretto, per la sua età, bambino o anziano, a ricorrere a dosaggi personalizzati e non in commercio. In tempi recenti, laddove l’industria farmaceutica non è riuscita a rispondere adeguatamente alle richieste di pazienti e ospedali (per difficoltà produttive, carenza di materie prime o di materiali di confezionamento, esportazioni di farmaci che, pur se legittime, hanno sottratto al mercato nazionale prodotti importanti, creando situazioni anche drammatiche di indisponibilità o vere carenze), il galenico ha acquisito ulteriore valore, riconosciuto anche dalle autorità sanitarie europee, che suggerivano il ricorso al farmaco allestito in farmacia secondo precisi protocolli messi a punto dalle società scientifiche”.
La nascita delle preparazioni galeniche
Le preparazioni galeniche devono il proprio nome a Galeno, un medico che si colloca tra il 100 e il 200 d.C. e che fu tra i primi a produrre farmaci attraverso i principi attivi, all’epoca, di piante officinali (unici rimedi disponibili, ndr).
Così, nel corso dei secoli, si assiste alla vera e propria nascita della farmacia, come luogo in cui si effettuavano le preparazioni mediche: dalle pomate agli unguenti, fino agli sciroppi.
Il farmacista, quindi, insieme al medico, diventa così parte integrante del processo terapeutico del paziente.
In epoche più recenti, alcune di queste antiche farmacie sono diventate le così dette case farmaceutiche, che producendo su larga scala medicine e medicamenti di varia natura, hanno dato origine a quella che oggi chiamiamo industria farmaceutica.
Ma, di base, la farmacia – come luogo – non ha mai perso la sua importanza e negli ultimi anni sono tornate ad essere un punto cruciale della rete sanitaria. A tal proposito, il Dottor Bruno Bizzaro ci parla brevemente di come la farmacia ha un ruolo importante da sempre: “In verità la farmacia è nata proprio con questo scopo – le preparazioni galeniche ndr – e ha sempre preparato farmaci su prescrizione del medico, ben prima che l’industria sviluppasse le sue tecnologie e mettesse a punto catene di produzione che rendevano quasi inutile e obsoleto il mantenimento di un laboratorio all’interno dell’esercizio farmaceutico. Ma l’importanza e la validità del preparato della farmacia non è in realtà mai venuta meno: ci sono principi attivi labili o formulazioni che, una volta allestite, mantengono la loro attività pochi giorni, pazienti intolleranti ai comuni eccipienti o ai conservanti, preparati che l’industria non vuole allestire perché richiesti di rado e quindi non convenienti economicamente. Ecco quindi l’evoluzione della galenica in farmacia, dapprima soppiantata da un’industria che lavorava più rapidamente e con minori costi, ma che ha sviluppato l’importanza del prodotto di nicchia, non esclusivo perché lussuoso, ma perché socialmente e clinicamente indispensabile. Ma, pur se tutte le farmacie devono per legge mantenere un piccolo laboratorio attrezzato, in realtà c’è stata un’evoluzione anche in questo ambito: le conoscenze richieste, l’investimento in attrezzature avanzate, la passione per questa attività peculiare, eppure fondamentale nella professione, hanno spinto farmacie verso un aggiornamento costante e un impegno particolare, e viceversa altre farmacie a “subire” l’attività galenica, vivendola come imposizione piuttosto che come opportunità di arricchire i servizi offerti. E’ il motivo per cui la Federazione Nazionale degli Ordini dei Farmacisti ha lanciato insieme a SIFAP, la Società dei Farmacisti Preparatori, un censimento delle farmacie galeniche in Italia, così da offrire al cittadino uno strumento per risolvere i suoi problemi di rintracciabilità dei laboratori galenici”.
Preparazioni galeniche sicure: come riconoscerle?
La sicurezza del farmaco è sempre oggetto di dibattiti, scetticismi e credenze errate, è quindi importante ricordare come dietro la preparazione galenica ci sia un processo costituito da regole ferree e un di team farmacisti preparatori professionisti che ci garantiscono il massimo della qualità: “Tutte le farmacie devono essere per legge dotate di un piccolo laboratorio attrezzato e nel corso di studi ci sono esami specifici sulle preparazioni galeniche – spiega il vicepresidente di SIFAP – ma poi l’interesse personale spinge alcuni farmacisti a specializzarsi, investendo tempo e risorse in questo campo. Basti pensare che se solo pochi anni fa le forme farmaceutiche più comuni erano pomate, sciroppi e capsule, oggi si allestiscono nelle farmacie preparati transdermici, estrazioni mediante ultrasuoni, colliri con garanzia di sterilità. Esistono corsi e Master post universitari che preparano i farmacisti, e poi l’attività delle società scientifiche SIFAP, l’associazione di riferimento e raccolta dei farmacisti galenici, attiva da trent’anni, ha sempre organizzato corsi di formazione e aggiornamento ospitati in tutta Italia, presso Università, istituti scolastici e laboratori, raggiungendo migliaia di colleghi. Già quindici anni fa ha lanciato il primo Round Robin, per verificare la qualità dei preparati allestiti in farmacia attraverso controlli eseguiti da laboratori accreditati sui campioni inviati volontariamente dalle farmacie aderenti. Da sei anni è partito il progetto di Accreditamento del Farmacista preparatore, basato da un lato sulla formazione attraverso corsi specialistici, dall’altro sulla verifica dell’operato del farmacista aderente, proprio mediante i controlli del Round Robin: ad oggi sono più di 150 i farmacisti già accreditati e stanno crescendo”.
Affidandoci a farmacie specializzate in questo tipo di attività, si ha la certezza che la preparazione galenica sia sicura ed efficace e a tal proposito il Dott. Bizzaro ci aiuta a capire come trovarle: “Sul sito della SIFAP è presente, in una pratica mappa, l’elenco delle farmacie associate su tutto il territorio nazionale e a breve sul sito istituzionale della FOFI (la Federazione degli Ordini) saranno riportati i risultati del censimento delle farmacie galeniche, censimento effettuato a seguito delle carenze di importanti farmaci sul mercato, per mappare quali farmacie siano in grado di preparare e quindi supplire alle difficoltà dell’industria”.
Quindi, per chi oggi avesse ancora dubbi o non fosse a conoscenza di cosa sia una preparazione galenica, possiamo affermare che la Galenica è una scienza basata sull’esperienza solida di studi comprovati, grazie a tutti gli organi di controllo come SIFAP e SIFO (che raccoglie i farmacisti ospedalieri). il Dott. Bizzaro cita, inoltre, alcuni esempi: “L’attività delle società scientifiche è rivolta alla stesura di Linee guida e Procedure che possano essere seguite dai farmacisti per standardizzare le preparazioni sul territorio, a garanzia di una qualità uniforme per il paziente. Cito, ad esempio, le procedure per l’allestimento dell’Estratto oleoso di Cannabis terapeutica, della Sospensione di Ibuprofene o dei Microclismi di Diazepam, messe a punto, queste ultime, per risolvere le carenze dei rispettivi farmaci industriali.”
Curiosità sulle preparazioni galeniche
Il passato secolare delle preparazioni galeniche porta con sé tanti studi e molte curiosità; alla fine di questo approfondimento che il Dott. Bizzaro ci ha gentilmente concesso, racconta alcuni accenni storici in merito alle materie prime utilizzate in epoche ormai lontane, quali la sugna di maiale, i catrami, alcune piante che sembravano promettenti e nell’uso si sono rivelate potenzialmente tossiche.
Fortunatamente la Scienza e la Medicina si sono evolute, i dolci maialini possono grugnire serenamente e noi possiamo evitare intrugli strani per curarci.
Ma tra le preparazioni galeniche del passato, il vicepresidente di SIFAP – il Dottor Bruno Bizzaro, che ringraziamo per averci rilasciato gentilmente questa intervista – ci parla di due storie curiose: l’Acqua della Regina di Ungheria “[…] un distillato di lavanda e rosmarino con azione astringente sulla pelle del viso, che mantenne inalterato il fascino della Regina Isabella, sì che a settant’anni fu chiesta in sposa dal Granduca di Lituania” e l’Aceto dei quattro Ladroni : “[…]che nel 1600, grazie a questo preparato disinfettante a base di erbe medicinali, con cui si aspergevano viso e corpo, saccheggiarono la città di Marsiglia, colpita dalla peste, senza risultarne contagiati, lo facciamo solo a fini storici, di mantenerne la memoria”.
Il viaggio si conclude e abbiamo imparato a conoscere meglio le preparazioni galeniche, che talvolta si rivelano essere l’unica strada di un percorso terapeutico farmacologico in grado di salvarci la vita.
Questo porta a riflettere sull’importanza della Ricerca, che non si ferma mai e che oggi ci consente di vivere in salute quanto più possibile. Salus – ūtis, in latino, ovvero salvezza.
Dobbiamo solo (af)fidarci e ringraziare madre Scienza.
“Scopo della scienza non è tanto quello di aprire le porte all’infinito sapere, quanto quello di porre una barriera all’infinita ignoranza.” – Bertold Brecht