Patate o latte? I rimedi naturali contro le scottature
Alcune sostanze naturali funzionano per il primo intervento, altre sono più utili per la cura rigenerante successiva
Le temperature cominciano ad alzarsi. L’umore, si spera, migliora un po’, anche perché si avvicina la stagione delle passeggiate in montagna e dei bagni al mare: l’estate. Con questa, ogni anno, torna lo spauracchio della scottatura solare, per non parlare dell’eritema.
Scopriamo di avere una parte di pelle arrossata, dolorosa se toccata, secca. Le radiazioni della luce solare non sono l’unica causa delle comuni scottature, considerate ustioni di primo grado perché interessano solo lo strato esterno dell’epidermide. In generale, la pelle può scottarsi se arriva vicino a fonti di calore come una fiamma accesa, un liquido bollente o anche solo un vapore molto intenso. D’altro canto, esistono anche le bruciature “da congelamento”, quando l’epidermide entra in contatto con qualcosa di ghiacciato e rimane altrettanto scottata.
Attenuare il dolore
Dobbiamo tutti fare attenzione alle scottature, ma in particolare i bambini esposti al sole possono correre il rischio di esperienze davvero spiacevoli. Proviamo a evitarlo, con una crema solare per noi e una per loro, ma a volte si finisce comunque con una scottatura.
Appena ci si accorge di essersi scottati, la prima cosa da fare è rinfrescare la zona di pelle interessata. Se, ad esempio, ci si è bruciati una mano, il classico rimedio è acqua corrente fredda. In altri casi, si possono fare una serie di primi impacchi da “pronto intervento” con:
- una fetta di patata, contenente solanina, una sostanza basica, che aiuta ad impedire la formazione delle bollicine. Utile nel caso di piccole bruciature;
- creme o gel a base di aloe vera, che con le sue proprietà emollienti agevola la rigenerazione dell’epidermide. Anche per aree scottate più estese.
Aiutare la guarigione
La scottatura di primo grado può essere più o meno grave e, di conseguenza, impiegare più o meno tempo per guarire. A livello di rimedi naturali, esistono pomate, unguenti e accorgimenti che accelerano e rendono meno doloroso il processo di ricambio dell’epidermide:
- impacchi con garze imbevute di latte, da tenere sulla zona interessata per almeno venti minuti e ripetere con regolarità per alleviare l’irritazione;
- arnica, un’erba di montagna, che ha proprietà analgesiche e antinfiammatorie;
- olio di iperico, o erba di San Giovanni, antisettico e cicatrizzante;
- echinacea, altri elemento spesso utilizzato per la cura della pelle e utile anche in caso di scottatura.
Un accorgimento in più è quello di alternare la cura rigenerante con una sostanza disinfettante sulla scottatura, per evitare che insorgano infezioni. A questo scopo, nel caso di una porzione piccola di pelle bruciata si può usare il miele, che ha proprietà cicatrizzanti, se invece l’area su cui bisogna agire è più estesa, c’è l’aceto che diluito con l’acqua funge da vero e proprio antisettico.
Quelli elencati fino ad ora sono cure naturali che risultano utili nel caso di scottature non gravi, quelle che generalmente causate da un fornello acceso per sbaglio o un’ora di troppo passata sotto al sole cocente. Quando le ustioni si fanno più serie, l’intervento deve essere più incisivo e più tempestivo. Ad ogni modo, tutte le sostanze che abbiamo visto aiutano il classico spellamento post-scottatura e fanno in modo che avvenga più velocemente e meno dolorosamente. L’ultimo ingrediente essenziale per la completa guarigione sarà la pazienza: la pelle riacquisterà il colore e la consistenza normali e sarà come se la scottatura non fosse mai avvenuta.