Tutto sull’eritema solare

La to do list per curare l’infiammazione della pelle più comune dell’estate.

eritema solare

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    Le spiagge più belle d’Italia sono state inaugurate anche per la stagione estiva 2020 e ormai abbiamo il via libera per goderci un po’ di sole in riva al mare. Però, si sa, il troppo stroppia e a volte torniamo a casa con un simpatico sfogo sulla pelle che non ci dà tregua. Niente panico! In questo articolo, dopo aver delineato il tipo di infiammazione da lenire, facciamo una breve carrellata di soluzioni DIY semplici ed efficaci per liberarsene.

    Cos’è l’eritema solare?

    L’eritema solare è un’infiammazione cutanea che può insorgere dopo l’esposizione al sole e ad alte temperature. Se esposto troppo a lungo ai raggi UVA e UVB, il corpo, infatti, irrora di sangue lo strato più superficiale dell’epidermide, che reagisce con uno sfogo articolato in bollicine e vescicole pruriginose.

    Cause dell’eritema solare

    Ça va sans dire, questo tipo di eritema è scatenato da un’eccessiva permanenza sotto al sole senza la giusta schermatura della pelle. La gravità dell’eritema aumenta con l’aumentare delle ore trascorse sotto ai raggi ultravioletti. Chiaramente, anche il fototipo di pelle è un elemento impattante: gli incarnati più chiari contengono una quantità inferiore di melanina rispetto alle pelli scure, per questo assorbono più velocemente e più in profondità i raggi UV. Inoltre, solitamente gli eritemi solari fanno capolino durante i primi giorni di esposizione al sole, quando ancora la pelle non si è abituata a sopportarlo a lungo.

    N.B. Il termine scottatura solare, a volte utilizzato come sinonimo di eritema, è in realtà all’origine di quest’ultimo. I raggi UV riescono infatti a scavalcare le difese naturali della pelle, penetrando nell’epidermide così a fondo da causare danni al livello cellulare: i radicali liberi vengono prodotti in quantità eccessive e scatenano l’infiammazione in superficie.

    Sintomi dell’eritema solare

    Solitamente ci accorgiamo dell’eritema dopo poche ore dall’esposizione al sole. I sintomi raggiungono l’apice entro le prime 24 ore e sono facilmente identificabili: l’area della pelle interessata si presenta più calda, pruriginosa, secca e con arrossamenti. Possono comparire vescicole e papule che, se stuzzicate, provocano infezioni. Se la zona colpita è molto estesa, l’insolazione può essere accompagnata da mal di testa e febbre.

    Con cosa potrebbe essere confuso?

    L’eritema solare potrebbe essere scambiato per l’orticaria, una reazione sì ai raggi UV, ma da parte del sistema immunitario. Si tratta di una vera e propria allergia al sole che si manifesta con macchie arrossate e prurito molto intenso che svaniscono dopo poche ore e può essere accompagnata da mal di testa, vomito e nausea. Questa rara patologia viene diagnosticata dallo specialista con un foto-test ed è trattata con antistaminici e immunodepressori. Un altro sfogo della pelle abbastanza somigliante all’eritema è la dermatite, un eczema scatenato però da fattori variegati e con una durata decisamente più lunga.

    Prevenzione

    Sempre la stessa storia: prevenire è meglio che curare. Per evitare la comparsa dell’eritema solare è opportuno:

    • Applicare ripetutamente creme solari con un fattore protettivo adeguato al proprio fototipo;
    • Evitare di prendere il sole durante le ore più calde, dalle 11.00 alle 16.00, durante le quali c’è una maggior concentrazione di raggi UV;
    • Esporre la pelle al sole in modo graduale, soprattutto nel caso dei bambini o se si ha un incarnato particolarmente chiaro;
    • Prearare la cute con un’alimentazione ad alto contenuto di betacarotene, antiossidanti, vitamina A, C e E. In alternativa, assumere gli integratori corrispondenti;
    • Indossare indumenti freschi e traspiranti che coprano la pelle nei punti più sensibili.

    Cura farmacologica

    Partiamo dai casi più gravi. Sugli eritemi più intensi si interviene con farmaci da banco come pomate o compresse a base di corticosteroidi come il prednisone. Questo principio attivo, utilizzato anche per contrastare la malaria, riesce ad attenuare i sintomi di alcune allergie cutanee scatenate dal sole. Se i medicinali senza prescrizione non bastano, o quando l’infiammazione è accompagnata da febbre alta, dolore intenso, secchezza delle fauci, vertigini, riduzione della minzione e stanchezza, è obbligatorio rivolgersi a un dermatologo. Questi sono tutti chiari segnali di disidratazione e devono essere trattati in modo repentino con farmaci adeguati su prescrizione medica come gli antibiotici e gli antinfiammatori non steroidei.

    Rimedi naturali DIY:

    Nella maggior parte dei casi, l’eritema solare scompare spontaneamente entro tre o quattro giorni. Per favorire il processo di guarigione esistono alcuni rimedi naturali che possiamo ottenere con pochi ingredienti di uso comune. Fra i trattamenti fai da te più condivisi:

    1. Bere molta acqua per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione dell’area colpita;
    2. Fare degli impacchi sull’area infiammata col ghiaccio avvolto in un tessuto naturale per calmare il prurito;
    3. Fare degli impacchi con erbe medicinali antinfiammatorie come la camomilla, la malva e la piantaggine;
    4. Prediligere gli alimenti ricchi di antiossidanti, vitamina A e C come pomodori, arance, carote, spinaci, mandorle, albicocche, olio d’oliva e peperoni per agevolare la rigenerazione dei tessuti danneggiati;
    5. Applicare un gel di aloe vera sull’area interessata: lo si può estrarre direttamente dalla pianta o trovare in erboristeria o in un negozio di prodotti bio;
    6. Applicare l’oleolito di iperico, una pianta officinale particolarmente efficace su rossori e pruriti, o l’olio di calendula (soltanto a uso esterno);
    7. Appoggiare della buccia o delle fettine di patate sull’infiammazione: l’amido ha un grande effetto lenitivo;
    8. Fare un bagno in acqua e amido o in acqua e oli essenziali di lavanda, menta, camomilla ed eucalipto per rinfrescare l’epidermide;
    9. Applicare un rimedio omeopatico a base di Belladonna (una pianta erbacea velenosa della famiglia delle Solanaceae) ottenuto dalla diluizione della tintura madre della pianta stessa.

    L’eritema anche in montagna:

    Il rischio di scottature non si corre soltanto sulle spiagge più assolate. Anche in città e soprattutto in montagna è opportuno esporre la pelle ai raggi UV in modo graduale e con la giusta protezione. Ad altitudini elevate, la barriera atmosferica è meno densa, quindi è minore la massa d’aria che i raggi devono attraversare. Chi ama sciare anche nelle giornate più grigie, non deve mai abbassare la guardia: la superficie nevosa riesce a riflettere circa l’80% delle radiazioni solari che riescono facilmente ad attraversare le nuvole e le radiazioni riflesse si sommano sempre a quelle dirette. Fate i vostri calcoli…

    Fonti

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