Animali domestici e bambini: quali sono i benefici del loro rapporto?
Non sai se adottare un animale domestico per tuo figlio? Scopri tutti i benefici del rapporto tra animali e bambini
Bambini e animali domestici sono i compagni di giochi ideali. Se hai dei figli in casa e vuoi adottare un animale domestico, ecco cosa hai bisogno di sapere per iniziare al meglio questa convivenza.
Avere un animale domestico in casa ha sempre portato numerosi benefici per molti adulti: gli animali sono un’ottima compagnia, migliorano l’umore e sono molto utilizzati nella pet therapy. Ma è soprattutto con i bambini più piccoli che questi simpatici animali giocano un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo.
Partiamo da un esempio fondamentale. Durante la pandemia la richiesta di adozione di cani e gatti è aumentata a dismisura. Spesso le domande sono arrivate da parte di famiglie che hanno deciso di far entrare nella loro vita un animale domestico e di metterlo al fianco del proprio figlio. Perché questa decisione in un periodo simile? Mai come durante la pandemia i bambini hanno sofferto di solitudine. Lontani dai loro compagni di scuola, dalla normalità dei giochi e dall’interazione con altri coetanei, si sono sentiti soli e privi di stimoli, chiudendosi in se stessi. È qui che entra in scena l’arrivo di un animale domestico.
I benefici del rapporto tra bambini e animali
Si tratta di un compagno di giochi ideale per il proprio figlio, in grado di infondere in lui sentimenti di responsabilità ed empatia. L’amicizia tra un bambino e un animale porta numerosi benefici per lo sviluppo dell’apprendimento, della crescita e del buonumore. Gli animali domestici sono un supporto importante per bambini di ogni età, perfino dei neonati. Se infatti già possiedi un cane o un gatto e stai per avere un bambino, il rapporto che si creerà tra i due porterà a numerosi fattori positivi: infatti i bambini impareranno cosa significa prendersi cura di qualcuno. I benefici del rapporto tra animali domestici e bambini sono numerosi, tra cui:
- Gli animali diventano i confidenti esclusivi dei bambini, soprattutto quando sono più piccoli
- Gli animali danno molte lezioni sul senso della vita: infatti grazie a loro i genitori possono spiegare più facilmente ai bambini concetti complessi come la riproduzione, gli incidenti e la perdita dovuta alla morte
- Il senso di responsabilità dei bambini aumenta grazie agli animali: sanno che devono prendersi cura dei loro amici per farli stare meglio e questa diventa una caratteristica fondamentale durante la crescita
- Gli animali domestici aiutano i bambini a connettersi con la natura
- Il rispetto nei confronti delle persone e del mondo aumenta grazie a questo rapporto.
Perché gli animali domestici fanno bene ai bambini?
Abbiamo già parlato di pet therapy: una pratica che aiuta bambini (e adulti) a superare un trauma. Avere un animale domestico in casa contribuisce a far sviluppare sentimenti positivi nei bambini, riparando piccole sofferenze nel loro cuore e nella loro mente e aiutandoli a sentirsi meno soli. Far crescere un bambino con un cane è terapeutico per la psiche infantile. Questo rapporto non solo contribuisce all’aumento dell’autostima, ma permette di fare enormi passi avanti nella gestione dell’ansia e dello stress. L’ansia da separazione si genera soprattutto nei più piccoli, quando iniziano ad andare a scuola e vengono separati dal luogo sicuro rappresentato dalla casa e dalla famiglia. Un animale domestico è in grado di lenire questa sofferenza e di aiutarlo a crescere emotivamente. Infatti il bambino tende a proiettare su di lui le proprie ansie e paure e questo trasferimento di emozioni gli permette di avere una maggiore stabilità emotiva durante la crescita.
Ma non solo. La vita dei bambini diventa molto più frenetica quando c’è un cucciolo in casa e questo porta tanti benefici nello sviluppo dell’attività motoria.
Anche dal punto di vista del dialogo ci sono numerosi vantaggi. La relazione tra il bambino e l’animale migliora la capacità comunicativa, ampliando il linguaggio sia verbale che gestuale.
Scegliere l’animale domestico più adatto al bambino
Come scegliere l’animale adatto al bambino? Ovviamente basandosi sui suoi gusti, ma non solo. Le dimensioni della casa sono importanti: se abiti in un appartamento, devi calcolare se è abbastanza grande per ospitare un cucciolo. La situazione è ben diversa invece se possiedi una casa con giardino.
Una tipologia di animale sconsigliata è quella dei rettili: con
tartarughe, iguane o camaleonti il bambino non può entrare in relazione perché sono animali molto schivi e riservati.
Di solito cani e gatti sono quelli più adatti con cui far relazionare il proprio figlio. A seconda dell’ambiente in cui la famiglia vive sono preferibili quelli di taglia piccola o grossa. Ma non solo. Anche conigli, criceti e uccelli sono spesso consigliati. Il coniglio in particolare è molto apprezzato perché ricorda un peluche (ma attenzione: non lo è! È importante prendersene cura per garantire il suo benessere). Anche il canarino rientra nella categoria degli animali domestici adatti ai bambini. Sono abbastanza indipendenti e vivono nel loro spazio in autonomia, esattamente come il pesce rosso: basta fornire loro cibo e tenere puliti i loro ambienti. Tuttavia non sono di molta compagnia.
Perché vengono scelti cani e gatti per i bambini?
Non sorprende che la scelta ricada spesso sul cane come primo animale domestico del bambino. I cani infatti sono conosciuti per la loro storia di fedeltà e sono più facilmente addomesticabili; sono gli animali più adatti con cui il bambino si può approcciare e a cui si può affezionare, soprattutto perché mostrano una risposta affettiva immediata. Esistono diverse razze e taglie del cane adatte a tuo figlio: basta scegliere con attenzione.
E il gatto, invece? Si tratta di un animale molto più indipendente del cane e non prende ordini dal padrone. Questo tende a non gratificare il bambino, soprattutto perché non vede soddisfatte subito dal gatto le sue esigenze di gioco.
L’età giusta per adottare un animale domestico
Se già possiedi un animale domestico e stai per avere un bambino, non è un problema: un neonato può convivere fin da subito con un animale, ovviamente con le dovute precauzioni. È importante che i genitori osservino con attenzione il comportamento dell’animale, così da evitare qualsiasi attacco di gelosia nei confronti del bambino attraverso gesti aggressivi. Questo è dovuto al fatto che il cane o il gatto si vede occupare il proprio territorio e rubare le attenzioni del padrone. Basta non trascurare l’animale e presto lo vedremo accettare il bambino.
In ogni caso, il bambino, soprattutto se piccolo, non va mai lasciato da solo con il nostro amico a quattro zampe, visto che bambini e animali possono avere spesso comportamenti imprevedibili.
Nonostante un cane o un gatto possano crescere insieme al neonato, in realtà l’età giusta per prendere un cucciolo in casa è quella di 10 anni, ovvero l’età in cui iniziano a sviluppare un senso di responsabilità.
Allergie dei bambini: cosa fare?
Può capitare che il proprio bambino sia allergico al pelo di cani e gatti. Di solito, è un aspetto che emerge quasi subito all’inizio della convivenza. Tuttavia è stato dimostrato che se bambini e animali crescono insieme fin da subito, è più basso il rischio che si sviluppi una qualche forma di allergia.
Secondo uno studio condotto dall’Università Svedese di Göteborg, è emerso che il 48% dei 249 bambini monitorati fin dalla nascita e non esposti alla vicinanza di animali domestici durante il primo anno di vita ha sofferto di allergie. Al contrario, il 35% dei bambini che hanno vissuto con un animale non hanno mostrato l’insorgenza di alcuna problematica.
Secondo questo studio, gli animali domestici sono portatori di microbi che stimolano il sistema immunitario dei bambini, aiutandoli a non sviluppare alcuna forma di allergia. In ogni caso, ci sono ad esempio i gatti anallergici che possono aiutare a prevenire lo sviluppo di questo fastidioso problema.
La scelta di adottare un animale domestico deve essere ben ponderata, a maggior ragione se ci sono dei bambini in casa. Nonostante i numerosi benefici che comporta nella crescita, non si tratta di una decisione da prendere con superficialità, soprattutto se non si è in grado di prendersene cura.