Come fare i suffumigi ai bambini con il naso chiuso
Il naso chiuso nei bambini diventa una problematica fastidiosa per i genitori. È qui che entrano in gioco i suffumigi
Fare i suffumigi ai bambini è uno dei rimedi più comuni quando soffrono per colpa del raffreddore. Ma in cosa consistono? La suffumigazione (detta anche fumigazione) è una pratica antichissima che consiste nell’inalare i vapori di alcune sostanze. Avete presente l’aerosol? Ecco, è basata su principi molto simili. Non è un caso che questo sistema sia utilizzato molto spesso dai genitori quando i propri bambini sono affetti da raffreddore e tosse. Il naso chiuso è un problema che affligge da sempre i più piccoli, soprattutto nel periodo invernali, conosciuto per essere uno dei momenti più classici per incorrere nei malanni di stagione.
Perciò possiamo dire che i suffumigi sono un antico rimedio della nonna che è sempre riuscito a salvaguardare la salute di grandi e piccini. Ma come si fanno? Esistono tantissimi metodi per realizzarli. Ma prima, vediamo quando è necessario fare i suffumigi.
Quali sono le cause del naso chiuso nei bambini?
Il naso chiuso nei bambini è un sintomo molto comune quando arriva il raffreddore. Proprio come gli adulti, i più piccoli hanno difficoltà a respirare a causa di un’infiammazione al naso provocata dalla presenza di alcuni microbi. Di solito il raffreddore può essere provocato da più di 200 virus respiratori che arrivano ad intaccare la salute del bambino durante il periodo invernale. Perché questo? Il freddo non è di per sé una delle cause del raffreddore, ma impedisce il principale meccanismo di difesa nei confronti dei microbi, ovvero il movimento delle ciglia presenti sulle cellule della mucosa che provoca l’espulsione di qualunque materiale penetrato all’interno del naso. Se l’aria è troppo fredda, le ciglia non si muovono come dovrebbero e si creano delle condizioni ideali per lo sviluppo dell’infezione virale. Ma non solo: il contatto con altri bambini in luoghi chiusi e affollati (come, ad esempio, le scuole o le palestre) contribuisce a far circolare più facilmente il raffreddore, provocando quindi l’ostruzione del naso.
Di solito il raffreddore non dura più di circa 3 o 4 giorni, a meno che non si complichi. Ma soprattutto nella prima fase dell’infezione il naso chiuso provoca numerose problematiche respiratorie nel bambino, rendendo insonni le notti di genitori e figli. Cosa si può fare allora per porvi rimedio?
Come fare i suffumigi ai bambini con naso chiuso?
I suffumigi sono uno dei rimedi della nonna più antichi e utilizzati sia dai più grandi che dai più piccoli. Tuttavia è bene fare attenzione: i bambini hanno le mucose molto più delicate rispetto a quelle degli adulti e c’è il rischio che si possano ustionare con il vapore acqueo bollente. Infatti di solito questa pratica è sconsigliata sui neonati o sui bambini più piccoli; la suffumigazione viene utilizzata a partire dai 6-7 anni e soltanto su consiglio del pediatra. Di solito è meglio usare il vapore puro aggiungendo eventualmente un ingrediente specifico che permetta loro di liberare le vie aeree.
Prima di iniziare, è bene scegliere l’ingrediente giusto. Bicarbonato, propoli, camomilla, eucalipto: ognuno di questi elementi porta una serie di benefici sia al naso che alla gola, ma bisogna prendere una serie di accorgimenti, soprattutto quando si parla di oli essenziali. Questi ultimi infatti possono provocare una serie di reazioni allergiche agli occhi proprio perché sono prodotti aggressivi rispetto a ingredienti naturali come il bicarbonato o la camomilla. Per questo è bene mettere un panno sulla testa durante i suffumigi: in questo modo l’asciugamano tratterrà le essenze volatili e impedirà il fastidio agli occhi.
Tutto quello che c’è da fare è portare l’acqua a ebollizione, per poi versarla all’interno di una ciotola diversa dalla pentola. Di solito i suffumigi vengono eseguiti per 5 minuti, la mattina e la sera, facendo però fare delle piccole pause al bambino tra una suffumigazione e l’altra così da evitare una serie di reazioni e bruciature alla pelle.
I principali ingredienti per fare i suffumigi ai bambini
Come abbiamo già detto, la tecnica dei suffumigi è validissima sui bambini con naso chiuso, con raffreddore, tosse o mal di gola. È bene avere qualche accortezza rispetto agli adulti, ma né il metodo né gli ingredienti cambiano quando si parla di suffumigazione. Ma quali sono le principali soluzioni per i suffumigi? E quali benefici portano?
Suffumigi al bicarbonato
Uno degli ingredienti più comuni che si trova nelle case di tutte le famiglie è il bicarbonato e sì, può essere utilizzato per i suffumigi. Bastano due cucchiai di questa soluzione in una bacinella di acqua calda per riuscire a liberare le vie aeree. Infatti il bicarbonato ha la proprietà di modificare il pH, regolando i picchi di acidità e creando un ambiente sfavorevole ai batteri. Non è un caso che i suffumigi al bicarbonato siano utili contro tutti i sintomi del raffreddore.
Suffumigi con ingredienti naturali
C’è chi preferisce usare gli oli essenziali e chi, invece, preferisce qualcosa di più naturale. Mettere ad ebollizione le erbe aiuta ad aumentare gli effetti del suffumigio e non causa quelle irritazioni alla pelle che invece potrebbero provocare questi prodotti. La modalità di preparazione è sempre la stessa: basta soltanto mettere a bollire l’acqua con la pianta prescelta e l’effetto sarà ottenuto senza problemi. Ecco alcune delle piante più utilizzate come ingredienti:
- Il basilico ha forti proprietà antinfiammatorie
- La lavanda svolge un’azione antisettica
- Il limone è un antisettico e antiossidante naturale
- Il rosmarino ha proprietà balsamiche ed è un espettorante
- L’albero di arancio amaro svolge un’azione antinfiammatoria, espettorante e decongestionante sulle vie respiratorie
Suffumigi all’eucalipto
Un altro metodo molto utilizzato per i suffumigi contro il naso chiuso nei bambini e l’impiego dell’olio essenziale all’eucalipto: basta sciogliere pochissime gocce in acqua calda e il gioco è fatto. Questo ingrediente, infatti, ha un alto potere decongestionante in grado di aiutare a respirare meglio e a diminuire il fastidio al naso chiuso.
Suffumigi alla propoli
Conosciuta come uno degli antibatterici naturali per eccellenza, la propoli aiuta a contrastare le infezioni batteriche legate alla congestione nasale. I suffumigi alla propoli diventano dunque degli alleati importanti per contrastare il naso chiuso nei bambini, ma attenzione: quando si decide di adottare questa soluzione, è bene sempre rivolgersi a un pediatra, che saprà consigliare adeguatamente il genitore sulla giusta procedura da adottare.
Altri rimedi per curare il naso chiuso dei bambini
Certo, i suffumigi sono i rimedi naturali per eccellenza per curare il naso chiuso e il raffreddore nei bambini, ma non sono gli unici metodi che permettono la ripresa totale della salute nei più piccoli. Eccone alcuni:
- Aerosol: si tratta di un apparecchio composto da un nebulizzatore che funziona da compressore e trasforma in particelle il farmaco inserito, poi assorbito tramite diffusore dalle nostre mucose. È perfetto contro l’infiammazione della gola e il naso chiuso
- Lavaggio nasale: questa tecnica è consigliata sia per prevenire le infezioni virali, sia per eliminare il muco
- Docce nasali: permettono di utilizzare farmaci o una soluzione ipertonica, ovvero una soluzione più salata di quella fisiologica che va ad aiutare la fluidificazione del muco
- Cerotti nasali per agevolare la respirazione notturna
- Spray o gocce nasali decongestionanti.
Ovviamente si tratta di soluzioni che devono essere utilizzate soltanto dietro consiglio di un medico.
Il raffreddore è una malattia che di solito guarisce nel giro di una settimana, ma se viene trascurato nei bambini più piccoli, può portare una serie di complicazione come otite e sinusite. In caso di pulizia del naso chiuso, i suffumigi diventano un gesto di prevenzione che può aiutare molto la salute del bambino, ricordandosi però di non esagerare!