La candida: cause, sintomi e rimedi

Candida vaginale e non solo: segnali e trattamenti di tutti i tipi di candidosi

Rossore, prurito e dolore sono solo alcuni dei vari campanelli di allarme che possono indicare un’infezione da Candida. La candidosi o “infezione da lievito” è causata da un fungo che solitamente, nelle donne sane, sopravvive in piccole colonie nella vagina le quali, in armonia con l’organismo, non danno problemi. Ma a volte questo equilibrio viene a mancare e questo può provocare problemi e disagi.

Contrariamente a quanto si possa pensare, la Candida non è facilmente trasmissibile con i rapporti sessuali. Per essere esposti al rischio di contagio da Candida è necessaria la presenza di altre condizioni, come avere le difese immunitarie basse (condizione dovuta anche a fattori di stress) o altre cause che vedremo più avanti. Per gli uomini, un fattore di rischio è dato dal restringimento del prepuzio (condizione che favorisce un clima favorevole alla proliferazione del fungo e rende più difficoltosa la pulizia). In situazioni normali, la Candida avrebbe difficoltà a proliferare sul glande.

Cos’è la candida?

La candidosi è un’infezione fungina causata da un lievito, chiamato appunto Candida. Alcune specie di Candida, infatti, possono causare infezioni nelle persone, tra cui la più comune è la Candida albicans. La Candida normalmente vive sulla pelle e all’interno del corpo senza provocare problemi, ma in alcuni casi può manifestarsi. Un eccessivo e immotivato utilizzo di antibiotici, una scarsa igiene, una stile di vita poco sano e l’esposizione della pelle a un’umidità costante sono le principali cause di un’infezione da Candida. Le varie forme sono:

  • mughetto: è il nome comune per l’infezione alla bocca causata dal fungo Candida albicans. Colpisce le superfici umide intorno alle labbra, all’interno delle guance, sulla lingua e sul palato;
  • esofagite: le infezioni da Candida della bocca possono diffondersi all’esofago, causando esofagite;
  • candidosi cutanea: la candida può causare infezioni della pelle, inclusa dermatite da pannolino. Si manifesta in aree della pelle che ricevono poca ventilazione e sono insolitamente umide, tipo le mani nel caso si indossino abitualmente guanti di gomma, il bordo della pelle alla base delle unghie, le zone intorno all’inguine, nella piega dei glutei e sotto i seni un po’ più abbondanti;
  • infezioni da lievito vaginale: le infezioni da lievito vaginale di solito non vengono trasmesse sessualmente. Nel corso della vita, è probabile che il 75% delle donne abbia avuto almeno un’infezione vaginale da Candida e fino al 45% 2 o anche più. Le donne possono essere più suscettibili alle infezioni vaginali da lievito in caso di gravidanza o diabete. L’uso di antibiotici o pillole anticoncezionali può favorire le infezioni. Per cercare di prevenire è raccomandabile fare lavaggi frequenti;
  • candidosi invasiva profonda: nella candidosi profonda, i funghi della Candida contaminano il flusso sanguigno e si diffondono in tutto il corpo, causando gravi infezioni. Ciò è particolarmente comune nei neonati con peso alla nascita molto basso e nelle persone con un sistema immunitario gravemente indebolito da malattie o farmaci (ad esempio i farmaci antitumorali). In queste persone, i funghi della Candida possono penetrare nel flusso sanguigno attraverso cateteri cutanei, siti di tracheotomia, tubi di ventilazione o ferite chirurgiche. La candidosi profonda può anche verificarsi in persone sane se i lieviti della Candida entrano nel sangue attraverso l’abuso di droghe per via endovenosa, gravi ustioni o ferite causate da traumi. 

La trasmissione attraverso il contatto sessuale tra uomo e donna è piuttosto rara, ma a volte l’infezione può causare un gonfiore doloroso sulla punta del pene negli uomini. Questo può essere trattato con una crema antifungina. Rimane assai più frequente che i lieviti prendano il sopravvento e che la Candida possa scatenarsi da cause e fattori come:

  • indossare indumenti stretti;
  • obesità grave;
  • clima caldo;
  • stress;
  • antibiotici;
  • pillole anticoncezionali;
  • gravidanza;
  • steroidi;
  • cattive abitudini alimentari;
  • eccesso o la carenza di igiene intima;
  • squilibrio della flora batterica intestinale;
  • diabete.

I principali sintomi della candida

Prurito vaginale, dolore, bruciore, secrezioni bianche e cremose quando si fa sesso.

La candidosi provoca sintomi diversi, a seconda del sito di infezione. In base alla zona del corpo tali sintomi possono variare.

  • Mughetto: il mughetto provoca macchie bianche simili al caglio del latte all’interno della bocca, specialmente sulla lingua, sul palato e intorno alle labbra. Provando a grattare via questa superficie biancastra, di solito appare un’area rossa e infiammata, che potrebbe sanguinare leggermente. Possono esserci aree screpolate, rosse e umide della pelle agli angoli della bocca. A volte il disturbo è doloroso, ma spesso non lo è;
  • Esofagite: l’esofagite da Candida può rendere la deglutizione difficile e/o dolorosa oltre a causare dolore toracico dietro lo sterno;
  • Candidosi cutanea: la candidosi cutanea provoca chiazze di pelle rossa, umida e “piangente”, a volte con piccole pustole nelle vicinanze;
  • Infezioni da lievito vaginale: le infezioni da lievito vaginale possono causare prurito e/o dolore, una densa secrezione vaginale con una consistenza simile alla ricotta, un bruciore fastidioso intorno all’apertura vaginale e dolore/disagio durante i rapporti sessuali;
  • Candidosi invasiva profonda: quando la Candida si diffonde nel flusso sanguigno, può causare una vasta gamma di sintomi, dalla febbre inspiegabile allo shock, fino ai problemi agli organi.

Diagnosi

Per effettuare una diagnosi al medico servirà avere alcuni dettagli riguardanti la storia clinica e privata del paziente, tra cui informazioni sulla dieta e sul recente uso di antibiotici o farmaci che possono sopprimere il sistema immunitario. Se il medico sospetta una candidosi cutanea, potrebbe chiedere notizie su come la persona si prenda cura della propria pelle e sulle situazioni che potrebbero esporla a un’umidità eccessiva.

Non è raro che il medico possa diagnosticare mughetto, candidosi cutanea o infezione da lievito vaginale mediante un semplice esame fisico. Tuttavia, se la diagnosi non è certa, può ottenere un campione raschiando delicatamente la superficie interessata, che successivamente esaminerà al microscopio o invierà per la coltura. Una coltura è particolarmente utile se si dispone di un’infezione da lievito che ritorna dopo il trattamento. In questo caso, può aiutare a capire se il lievito è resistente alla normale terapia antifungina. Se il medico sospetta una malattia non diagnosticata che potrebbe aumentare il rischio di candidosi (come diabete, cancro o HIV) possono essere necessari esami del sangue o altre procedure.

Per diagnosticare l’esofagite da Candida, il medico potrebbe aver bisogno di indirizzare il paziente da uno specialista che potrà esaminare l’esofago con un endoscopio, uno strumento flessibile che viene inserito nella gola e consente di guardare direttamente l’area. Durante questo esame, chiamato endoscopia, il medico prenderà un campione di tessuto (una biopsia o una “raschiatura”) dall’esofago per poi poterlo esaminare in laboratorio.

Per diagnosticare la candidosi profonda, il medico estrarrà un campione di sangue da controllare in laboratorio per la crescita di funghi Candida o altri agenti infettivi.

Trattamenti contro la candida

In soggetti sani (escludendo ovviamente l’infezione da Candida) che hanno mughetto, candidosi cutanea o infezioni vaginali da lievito, le infezioni di solito possono essere eliminate con un breve trattamento o addirittura una singola dose di farmaci antifungini.

Diversamente, nelle persone con AIDS o altre malattie che indeboliscono il sistema immunitario, le infezioni da Candida possono essere difficili da trattare e possono ripresentarsi dopo il trattamento, oltre a essere potenzialmente letali nel caso passino nel sangue e si diffondano agli organi vitali.

In generale, è possibile prevenire la maggior parte delle infezioni da Candida mantenendo la pelle pulita e asciutta, usando gli antibiotici affidandosi solamente alle indicazioni del medico e seguendo uno stile di vita sano, compresa una corretta alimentazione. Le persone con diabete dovrebbero cercare di tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue.

Andando un po’ più nel dettaglio, il trattamento contro la candidosi varia in base all’area interessata:

  • Mughetto: i medici trattano il mughetto con farmaci topici e antifungini come la nistatina e il clotrimazolo. Per i casi lievi, una versione liquida di nistatina può essere  ingerita, oppure una pastiglia di clotrimazolo può essere sciolta in bocca. Per i casi più gravi, un farmaco antifungino come il fluconazolo può essere assunto una volta al giorno per via orale e/o secondo le indicazioni del medico;
  • Esofagite: l’esofagite da Candida viene trattata con un farmaco antifungino orale come il fluconazolo;
  • Candidosi cutanea: questa infezione della pelle può essere efficacemente trattata con una varietà di polveri e creme antifungine. L’area interessata deve essere mantenuta pulita, asciutta e protetta da sfregamenti;
  • Infezioni da lievito vaginale: le infezioni da lievito vaginale possono essere trattate con farmaci antifungini che vengono inseriti direttamente nella vagina come compresse, creme, unguenti o supposte. Questi includono ketoconazolo, clotrimazolo, miconazolo, nistatina e tioconazolo. È possibile utilizzare una singola dose di fluconazolo orale. I partner sessuali di solito non devono essere trattati, salvo la presenza di sintomi e diversa indicazione del medico;
  • Candidosi invasiva profonda: questa infezione di solito inizia a essere trattata con un farmaco antifungino endovenoso, come voriconazolo o fluconazolo. Le persone con una conta dei globuli bianchi molto bassa potrebbero aver bisogno di un farmaco antifungino endovenoso alternativo, come caspofungin o micafungin.

Conclusione

I disturbi da Candida sono piuttosto frequenti nella popolazione e solitamente non sono gravi, salvo situazioni particolari. Tuttavia in caso di bruciori, pruriti e sintomi come quelli sopraelencati la cosa migliore da fare è informare tempestivamente il proprio medico, il quale si occuperà di fornire la terapia migliore in base alle proprie necessità.