Cosa significa essere pansessuale?
Essere pansessuali non significa provare attrazione per chiunque. Si tratta di un amore che va oltre l’identità di genere e l’orientamento sessuale. Facciamo chiarezza.
C’è ancora tanta confusione riguardo al concetto di pansessualità, che viene spesso confuso con l’esser bisessuale. La differenza tra i due termini può sembrare minima, ma è più complessa di quanto si possa pensare.
Cosa significa essere pansessuale?
Analizzando il termine “pansessuale” si può facilmente comprendere di cosa stiamo parlando. Il prefisso “pan” deriva dal greco e significa “tutto”.
Ciò significa che una persona pansessuale è attratta da qualunque individuo? Assolutamente no.
Essere pansessuali significa provare attrazione sessuale, emotiva o romantica indipendentemente dal genere e orientamento sessuale dell’altra persona. La pansessualità, dunque, manifesta attrazione verso tutti i generi, includendo maschi, femmine e non binari (queer). Sentimentalmente parlando, il genere è assolutamente insignificante per una persona pansessuale, perché non si limita alla semplice distinzione uomo-donna, ma va oltre.
Non ha importanza il genere, perché ciò che conquista è la personalità, il modo di fare ed essere di una persona.
Storia del termine
La storia di questo termine affonda le sue radici nel 1917, anno in cui viene coniato da Sigmund Freud. All’epoca, la pansessualità stava a indicare la teoria secondo la quale il comportamento umano era originato e motivato dalla sessualità.
In Italia, la pansessualità è stata introdotta da Mario Mieli nel 1977, nel suo “Elementi di critica omosessuale”, secondo cui l’essere umano è un essere “completo” (polimorfo), che nasce con tutte le “opzioni” aperte, le quali cambiano nel corso degli anni in base all’educazione e dell’ambiente in cui si vive.
Se al giorno d’oggi si parla di pansessualità è grazie ad alcune celebrities che hanno ampiamente diffuso e normalizzato il concetto.
Miley Cyrus, in primis, è la portatrice di questo orientamento sessuale che durante un’intervista con Vanity Fair ha dichiarato che quando conosce una persona, non fa caso se si tratta di un uomo o una donna.
Anche Bella Thorne ha rivelato di essere pansessuale spiegando esattamente il significato: “mi piace ciò che mi piace, non importa che sia maschio, femmina o qualsiasi altra cosa. Io posso essere attratta da chiunque, a prescindere dalla sua identità di genere”.
Sfatiamo i luoghi comuni
La comunità LGBTQ+ si sta facendo strada in una società che, forse, non è ancora pronta ad accettare un cambio di mentalità tanto grande. Infatti, sono ancora troppi i pregiudizi e stereotipi al riguardo.
Essere pansessuale, spesso e volentieri, viene associato a uno stile di vita libertino e promiscuo. Ma non è affatto vero che una persona pansessuale si innamora di qualunque persona che incontra. A conquistare non è il genere o l’identità sessuale, ma la persona in quanto essere umano con una personalità che non ha genere. Questo rende il desiderio pansessuale in grado di rivolgersi a un gruppo universale di individui, che non si limita alla distinzione tra uomo e donna, eterosessuale e omosessuale, ma va ben oltre genere e le etichette sociali.
Un altro stereotipo comune è quello di pensare che le persone pansessuali pratichino la poligamia perché non riescono ad avere una relazione stabile ed esclusiva. Ma non è così. O meglio, non vi è un nesso logico tra la poligamia e l’orientamento sessuale. Un pansessuale può avere una relazione esclusiva e monogama, esattamente come gli eterosessuali e omosessuali.
Infine, le persone pansessuali non sono persone confuse che non sanno ciò che vogliono. Non si tratta di un periodo di transizione dove la persona cerca di capire chi è e verso quale genere ha interesse, semplicemente non ha interesse per il genere.
Bisessuale e pansessuale: le differenze
Ma allora qual è la differenza tra essere bisessuale e pansessuale?
Se la bisessualità si sofferma sull’attrazione del genere, la pansessualità ha invece un concetto molto più ampio.
L’attrazione bisessuale è indirizzata verso uomini e donne. Invece, una persona pansessuale prova attrazione per la persona in quanto tale, senza prendere in considerazione il genere di appartenza, semplicemente perché non è rilevante ai fini della relazione.
Per una persona pansessuale l’esser etichettata come bisessuale è troppo riduttivo. La pansessualità è un amore che va oltre i generi ed è solo uno dei tanti colori dell’arcobaleno della comunità LGBTQ+.