Ipotiroidismo

Cause, sintomi e possibili trattamenti dell’ipotiroidismo

La tiroide è una ghiandola fondamentale per il corretto funzionamento dei processi metabolici e non solo. Tuttavia, può capitare che il suo corretto funzionamento sia compromesso. Questo può accadere per molteplici motivi, infatti ogni disturbo della tiroide va trattato con delle modalità specifiche. Uno tra i disturbi maggiormente diffusi, oltre all’ipertiroidismo, si chiama ipotiroidismo.

Cos’è l’ipotiroidismo?

L’insufficienza tiroidea, o ipotiroidismo, è un disturbo che si verifica quando la tiroide non produce un quantitativo sufficiente di ormoni tiroidei (triiodotironina e tiroxina) atti a soddisfare i bisogni dell’organismo. La tiroide regola il metabolismo e il suo funzionamento, coinvolgendo tutti gli organi del corpo. Quindi, una produzione insufficiente di ormoni tiroidei rallenta complessivamente tutti i processi fisiologici.

Cause

L’ipotiroidismo può avere molteplici cause. Un ruolo da protagonista nell’esordio della malattia lo gioca l’alimentazione e, in maniera seppur minore, la corretta integrazione di iodio giornaliera. Le principali cause sono associabili a:

La malattia di Hashimoto

Statisticamente risulta essere una tra le cause più comuni di ipotiroidismo. La malattia di Hashimoto è una forma di infiammazione cronica della ghiandola tiroidea, nonché un disturbo autoimmune. Di norma il sistema immunitario protegge l’organismo ma, nelle malattie autoimmuni, attacca le cellule del corpo e gli organi. Con la malattia di Hashimoto, il sistema immunitario attacca la tiroide, causando infiammazione e interferendo con la sua capacità di produrre ormoni tiroidei.

Tiroidite

La tiroidite è un processo infiammatorio a carico della tiroide. Essa provoca, in maniera anomala, il rilascio dell’ormone tiroideo immagazzinato. Inizialmente aumenta i livelli di ormone nel sangue, che porta all’ipertiroidismo. Questa fase dura circa un paio di mesi. Successivamente molte persone sviluppano l’ipotiroidismo, prima che la tiroide guarisca completamente.

Diversi tipi di tiroidite possono causare ipertiroidismo seguito da ipotiroidismo:

  • tiroidite subacuta: questa condizione comporta infiammazione dolorosa e ingrossamento della tiroide. Gli esperti non sono sicuri su quali siano le reali cause, ma potrebbero essere correlate a un’infezione virale o batterica. Il disturbo, di solito, scompare da solo in pochi mesi;
  • tiroidite post-partum: questo tipo di tiroidite si sviluppa, nella donna, dopo il parto;
  • tiroidite silente: è chiamata “silente” perché è indolore. Si manifesta più comunemente nelle donne nel periodo post-partum o in chi è già affetto da malattie autoimmuni. Può evolversi in una forma di ipotiroidismo permanente.

Ipotiroidismo congenito

Alcuni bambini possono nascere con una tiroide non completamente sviluppata o con problematiche legate al suo corretto funzionamento. Se non trattato, l’ipotiroidismo congenito, può portare a disturbi mentali e problemi della crescita. I trattamenti, se iniziati con le giuste tempistiche, possono prevenire tali complicanze.

Rimozione chirurgica della tiroide

Quando viene rimossa una parte della tiroide, la parte rimanente può produrre quantità normali di ormoni, ma in alcune persone questo non accade e la produzione ormonale risulta insufficiente. La rimozione dell’intera tiroide, invece, porta sempre all’ipotiroidismo. Una parziale o totale rimozione della tiroide può avvenire, chirurgicamente, come trattamento per:

  • ipertiroidismo;
  • gozzo;
  • noduli tiroidei;
  • cancro alla tiroide.

Tiroide esposta alle radiazioni

Un trattamento comune per l’ipertiroidismo è a base di iodio radioattivo. Esso distrugge gradualmente le cellule della tiroide. Molte persone che ricevono un trattamento con iodio radioattivo tendono a sviluppare ipotiroidismo, come i soggetti affetti dalla malattia di Hodgkin, da  linfomi e da tumori della testa o del collo i quali sono trattati con radiazioni che possono danneggiare la tiroide.

Farmaci

I farmaci possono interferire con la tiroide e con la produzione di ormoni. Alcuni di questi farmaci sono:

  • amiodarone, un farmaco per il cuore;
  • interferone alfa, un farmaco antitumorale;
  • litio, un farmaco per il disturbo bipolare
  • interleuchina.

Sintomi dell’ipotiroidismo

L’ipotiroidismo ha molti sintomi, che possono variare da persona a persona. Alcuni tra i sintomi più comuni possono essere:

  • affaticamento;
  • aumento di peso;
  • faccia gonfia;
  • intolleranza al freddo;
  • dolore articolare e muscolare;
  • costipazione;
  • pelle secca;
  • capelli secchi e radi;
  • riduzione della sudorazione;
  • periodi mestruali pesanti o irregolari;
  • ridotta fertilità;
  • depressione;
  • rallentamento della frequenza cardiaca.

Tuttavia, l’ipotiroidismo si sviluppa lentamente, così tante persone non notano i sintomi del disturbo. L’ipotiroidismo può contribuire ad alti livelli di colesterolo, motivo per cui, in caso di tali valori elevati, è bene effettuare gli opportuni controlli.

Raramente, se non trattato, l’ipotiroidismo grave può portare al mixedema, una forma estremamente grave di ipotiroidismo in cui le funzioni del corpo rallentano al punto di mettere in pericolo la sopravvivenza dell’individuo. Il mixedema richiede immediato trattamento medico.

Soggetti a rischio

Le donne hanno molte più probabilità degli uomini di sviluppare ipotiroidismo. La malattia è più comune tra le persone di età superiore a 60 anni. Alcuni fattori possono aumentare le possibilità di sviluppare disturbi alla tiroide e alcune persone dovrebbero sottoporsi frequentemente a controlli, come:

  • chi ha avuto un problema alla tiroide in precedenza;
  • chi ha subito un intervento chirurgico per correggere un problema alla tiroide;
  • chi è stato sottoposto a radiazioni per trattamenti alla tiroide, collo o petto;
  • chi ha una storia familiare di patologie tiroidee;
  • chi ha altre malattie autoimmuni, comprese:

– sindrome di Sjögren;

– anemia perniciosa (carenza di vitamina B12);

– diabete di tipo 1;

– artrite reumatoide;

– lupus;

  • chi ha la sindrome di Turner;
  • chi ha più di 60 anni;
  • chi è stata incinta o ha partorito un bambino negli ultimi 6 mesi.

Le persone dovrebbero essere controllate regolarmente per scoprire eventuali problemi alla tiroide, specialmente per disturbi subclinici. Per subclinico si intende l’assenza di sintomi apparenti.

Trattamento

I medici trattano l’ipotiroidismo con tiroxina sintetica, un farmaco che è identico all’ormone T4 (tiroxina naturalmente prodotta dalla tiroide). L’esatta dose dipenderà dall’età del paziente, dal peso, dalla gravità dell’ipotiroidismo, dalla presenza di altri problemi di salute e dall’utilizzo o meno di farmaci che potrebbero interferire con la tiroide. Di norma si testano i livelli di TSH (ormone tireostimolante) circa 6,7 o 8 settimane dopo che un paziente inizia a prendere gli ormoni tiroidei e, se necessario, si aggiustano le dosi. Ogni volta che la dose viene regolata, il sangue viene nuovamente testato. L’ipotiroidismo può quasi sempre essere tenuto sotto controllo con la tiroxina sintetica, purché la dose raccomandata venga presa ogni giorno secondo le istruzioni.

Sintesi dei punti fondamentali

  • L’ipotiroidismo è un disturbo che si verifica quando la ghiandola tiroidea non produce abbastanza ormoni per soddisfare le esigenze del corpo.
  • Ipotiroidismo ha diverse cause:

– malattia di Hashimoto,

– tiroidite,

– ipotiroidismo congenito,

– rimozione chirurgica di parte o di tutta la tiroide,

– radioterapia effettuata al livello della tiroide,

– alcuni farmaci.

  • L’ipotiroidismo ha molti sintomi che possono variare da da persona a persona. Alcuni tra i sintomi più comuni sono affaticamento, aumento di peso, intolleranza al freddo, costipazione, compromissione della fertilità e depressione.
  • Le donne hanno molte più probabilità degli uomini di sviluppare ipotiroidismo.
  • Le donne con ipotiroidismo dovrebbero discutere delle loro condizioni con il proprio medico prima di rimanere incinta.
  • L’ipotiroidismo può quasi sempre essere controllato con la tiroxina sintetica, purché la dose raccomandata venga presa ogni giorno come da istruzioni.

I disturbi della tiroide, in genere, tendono a compromettere le diverse funzionalità dell’organismo. Tuttavia, la moderna medicina, è riuscita a procurare innumerevoli mezzi per potersi opporre a tali problematiche. Un medico specialista saprà sicuramente indirizzare verso la strada migliore da percorrere.

 

Fonti: