Antipiretici naturali
Quali sono le piante contro la febbre? Come si assumono e quando è meglio evitarli?
Il periodo della febbre coincide, molto spesso, con i primi e gli ultimi mesi dell’anno: le temperature si fanno più fredde, i riscaldamenti si accendono e il non sapere come vestirsi a causa dei cambi di temperatura durante l’arco della giornata sono tutti motivi per cui spesso tra ottobre e marzo è probabile soffrire di febbre e raffreddore. Per combattere questo processo patologico spesso assumiamo il paracetamolo, il farmaco contro la febbre e i dolori influenzali; ma esistono rimedi antipiretici naturali. Ne conoscete qualcuno?
Passo indietro: la febbre, cos’è e quando si può dire di averla?
Il nostro corpo ha una temperatura media che oscilla dai 36,4 ai 37,2 gradi; quando la temperatura corporea supera la soglia dei 37,2°, quindi un livello standard, allora possiamo dire di avere la febbre (o piressia). Questo processo patologico può essere la reazione di più tipologie di malessere che va dalle tipiche malattie influenzali a problematiche più complesse e gravi come infezioni o tumori. L’innalzamento della temperatura del corpo è un modo del nostro corpo per “ribellarsi” ad agenti esterni come virus o batteri.
Oltre al paracetamolo, si può assumere anche l’ibuprofene, un medicinale FANS: quest’ultimo fa parte del gruppo dei farmaci antinfiammatori; mentre il paracetamolo è più indicato per alleviare dolori e abbassare la febbre, l’ibuprofene ha anche un effetto antinfiammatorio.
I rimedi naturali antipiretici
Ma esistono in natura degli antipiretici in grado di donare benessere all’organismo e, quindi, di velocizzare il processo di guarigione anche di stati febbrili. Inoltre, sia il paracetamolo sia l’ibuprofene possono causare effetti collaterali indesiderati, come diarrea, dolori addominali, reazioni allergiche: questo è uno dei motivi per assumere rimedi naturali contro la febbre.
Zenzero
Lo zenzero, essendo un antinfiammatorio naturale, viene assunto soprattutto contro mal di testa, dolori muscolari, raffreddore e mal di gola, tutti stati influenzali che arrivano insieme agli stati febbrili.
Corteccia di Salice
Analgesico, antinfiammatorio, antipiretico, anticoagulante, disintossicante: la corteccia di salice è un rimedio naturale che viene impiegato contro dolori (soprattutto mestruali e mal di testa), ma anche dolori reumatici. Ottima contro la febbre e l’influenza, il suo principio attivo, la salicina, agisce contro gli stati febbrili e i dolori soprattutto su base infiammatoria.
Timo
Assumere una tisana al timo aiuta a far diminuire la febbre grazie alle proprietà antisettiche e antipiretiche, in grado di provocare sudorazione e, quindi, abbassare la temperatura corporea.
Sambuco
Utilizzato soprattutto contro i sintomi da raffreddamento, il sambuco è ideale per regolarizzare le prime vie respiratorie.
Tiglio ed eucalipto
I fiori di tiglio e l’eucalipto hanno entrambe proprietà antinfiammatorie e vengono assunti soprattutto contro la febbre alta e stati febbrili da raffreddamento.
Mirtillo rosso
Il mirtillo rosso ha una serie infinità di proprietà e benefici tra cui quella di essere un ottimo alleato del sistema immunitario: assumere mirtillo rosso (attraverso succo, compresse o polvere) è utile per incrementare le difese immunitarie grazie alla presenza di vitamina C, ma anche per agevolare la sudorazione.
Basilico
Rimedio della nonna per eccellenza: far bollire le foglie di basilico in acqua calda e bere due volte al giorno (anche con l’aggiunta del miele per addolcirne il sapore). Ricco di proprietà antinfiammatorie e antibatteriche, il basilico contiene anche vitamina A, C e K.
Altri rimedi naturali
Ci sono, poi, delle accortezze che possono aiutare nel momento di febbre alta:
- Eseguire impacchi tiepidi per abbassare la temperatura del corpo.
- Se vi è una presenza di brividi, alleviarli con bagni caldi, stando attenti ad asciugarsi velocemente per evitare di prendere ulteriore freddo con il corpo bagnato.
- Mangiare frutta e verdura (ricche di vitamina C ed E) e prediligere un’alimentazione liquida o comunque non solida (come tè o minestre).
Ricordati l’idratazione!
Bere molti liquidi permette di ridurre il rischio di disidratazione, che invece in questi casi è molto alto: bere molta acqua è fondamentale.
Le controindicazioni dei rimedi naturali
Assumere rimedi che si trovano in natura non significa che non possono esserci degli effetti collaterali (anche se di natura diversa), quindi è sempre fondamentale parlare con esperti di settore che sappiano indicarci i rimedi da assumere e quali evitare.
Zenzero
Evitare di ingerire la radice dello zenzero o gli estratti e integratori se si è sottopeso, se si hanno disturbi del sangue o se si sta già prendendo farmaci anticoagulanti o in relazione alla riduzione della pressione sanguigna. Quindi se si sta assumendo farmaci anticoagulanti, beta-bloccanti, aspirina o insulina, meglio evitare di assumere anche lo zenzero.
Corteccia di Salice
Chi assume farmaci o sta seguendo terapie anticoagulanti, meglio evitare di prendere la salicina, che ha un’azione antiaggregante piastrinica; non è consigliata nemmeno durante l’allattamento e la gravidanza.
Sambuco
Non assumere il sambuco se in gravidanza o allattamento e seguire sempre le dosi consigliate. Evitare di assumerlo anche in concomitanza di farmaci diuretici.
Tiglio ed eucalipto
Il tiglio è sconsigliato ai cardiopatici, alle donne in gravidanza e durante l’allattamento; mentre l’eucalipto è da evitare in caso di malattie infiammatorie gastrointestinali, in quanto, ad alti dosaggi, può irritare la mucosa gastrica. Anche in questo caso, evitare il suo utilizzo durante la gravidanza e l’allattamento.
Mirtillo rosso
I benefici del mirtillo rosso sono tantissimi, ma dobbiamo stare attenti se assumiamo qualsiasi tipo di anticoagulante: in questo caso, meglio evitare. Stessa cosa se stiamo assumendo acido acetilsalicilico (farmaco antinfiammatorio) o acido ascorbico (composto organico con proprietà antiossidanti). In caso di gravidanza non è controindicato, ma è necessario consultare il medico.
Basilico
Evitare di assumere il basilico in caso di gravidanza e allattamento.
Ovviamente, se si ha allergie a uno o più componenti delle piante, queste possono creare reazioni più o meno gravi.
I rimedi naturali non possono e non devono sostituire i farmaci prescritti da un medico o consigliati da altri professionisti, come i farmacisti, ma semplicemente possono essere un’alternativa contro gli stati febbrili previa consultazione degli esperti.