Quali rimedi scegliere per la puntura di vespa?
Approfondiamo le reazioni allergiche causate da punture di vespa e i rimedi principali per alleviarne i sintomi.
La cosa più bella dell’estate? Probabilmente potersi godere il sole e moltissime ore all’aria aperta. Questo però significa anche trascorrere più tempo a contatto con la natura e quindi esporsi al rischio di punture di vespa o di altri insetti.
Il dolore tipico di queste punture è dovuto al veleno iniettato attraverso il pungiglione, che contiene una miscela di proteine che possono causare infiammazione o reazioni allergiche anche piuttosto gravi nei soggetti predisposti.
Vediamo quindi quali sono i principali rimedi per la puntura di vespa, cosa fare per ridurre il dolore e come agire in tempo per prevenire complicazioni.
Rimedi per la puntura di vespa: quali principi attivi usare?
Per sgonfiare una puntura di vespa è importante innanzitutto cercare di agire il più rapidamente possibile. In questo modo si potrà ridurre anche il dolore ed evitare il rischio di infezione. Ma quanto dura il gonfiore di una puntura di vespa? Prurito, gonfiore e bruciore sono i sintomi caratteristici, che tendono a risolversi in modo spontaneo entro 24-48 ore.
Possono però esserci reazioni allergiche più severe. Ecco perché è sempre consigliabile lavare l’area di pelle colpita con acqua e sapone per rimuovere eventuali residui di veleno e poi applicare del ghiaccio.
Farmaci e pomate indicate
Per avere rapidamente sollievo, esistono diverse pomate e farmaci da applicare direttamente sulla puntura di vespa. Tra i rimedi più efficaci per la puntura di vespa troviamo i principi attivi:
- idrocortisone: pomate al cortisone possono ridurre l’infiammazione e il prurito ed è consigliabile utilizzare quelle con una concentrazione dell’1% di idrocortisone;
- antistaminici: creme a base di difenidramina o clorfenamina possono alleviare il prurito e ridurre la reazione allergica locale;
- anestetici locali: prodotti contenenti lidocaina o benzocaina servono ad intorpidire temporaneamente l’area colpita, offrendo sollievo temporaneo dal dolore;
- antibiotici topici: consigliati in caso di sospetta infezione. Tra questi ci sono le pomate a base di neomicina, utili per prevenire eventuali complicazioni.
In tutti questi casi ovviamente è sempre consigliato consultare il proprio medico di base o un farmacista, che sapranno consigliare il prodotto più adatto in base alla reazione in corso.
Se invece si manifestano i segni di una reazione allergica grave, è meglio chiamare immediatamente i soccorsi.
Vediamo quindi quali sono queste reazioni allergiche, anche per saper riconoscere quelle più gravi.
Reazioni allergiche alle punture di vespa: quali sono?
Le principali reazioni allergiche alla puntura di vespa sono:
- orticaria (eruzione cutanea con prurito);
- angioedema (gonfiore del volto e delle labbra);
- edema della glottide (rigonfiamento della laringe all’altezza delle corde vocali);
- asma (restringimento improvviso, anomalo e persistente dei bronchi);
- shock anafilattico (grave calo di pressione persistente).
Le reazioni allergiche alla puntura di vespa sono causate da una sensibilità specifica di un soggetto ad alcune componenti del veleno iniettato dall’insetto.
Una reazione è considerata normale in caso di bruciore, dolore o prurito, soprattutto se questi sintomi sono limitati all’area colpita e non durano più di 2 giorni.
Le reazioni allergiche più gravi invece sono quelle che colpiscono il corpo in modo più esteso e durano oltre le 48 ore, fino a 7 o 10 giorni.
Rimedi alla puntura di vespa in caso di shock anafilattico
Lo shock anafilattico è una delle reazioni allergiche più gravi in caso di puntura di vespa e può essere anche letale se non trattata in modo adeguato. Per questo motivo teniamo a sottolineare i sintomi dello shock anafilattico, per poterlo riconoscere e intervenire tempestivamente.
I sintomi includono difficoltà respiratorie, gonfiore del viso o della gola, battito cardiaco accelerato, vertigini, abbassamento della pressione sanguigna e perdita di coscienza.
Quali sono i rimedi alla puntura di vespa in caso di shock anafilattico? Innanzitutto bisogna chiamare i soccorsi per un’assistenza medica immediata. In attesa dei soccorsi poi si può:
- Usare l’epinefrina: soprattutto se il soggetto colpito ha già sofferto di allergie in passato e possiede un autoiniettore di epinefrina. In questo caso si può somministrare subito l’iniezione.
- Posizionare la persona correttamente: farla sdraiare con le gambe sollevate per migliorare il flusso sanguigno e mantenerle la testa sollevata per facilitare la respirazione.
- Monitorare i segni vitali: controllare costantemente la respirazione e il battito cardiaco fino all’arrivo dei soccorsi.
- Evitare ulteriori punture: allontanandosi dal luogo in cui è avvenuto l’attacco da parte dell’insetto, per evitarne altri.
Come abbiamo detto, non sempre le punture di vespa o di altri insetti causano reazioni allergiche gravi. Possono però avere complicazioni e rappresentano sempre una condizione per cui vale la pena ascoltare il parere del medico o di uno specialista, che possa consigliare la modalità di intervento più adatta al caso specifico. Intervenire prontamente per ridurre il dolore o per evitare che i sintomi peggiorino è sempre l’opzione migliore. E per chi ha già alle spalle una storia di allergie, sarebbe opportuno sottoporsi ad un follow-up per garantire la sicurezza in caso di punture future.