Musica per palestra: ritmo e playlist
Ad ogni allenamento la sua colonna sonora! Ecco come scegliere i migliori generi musicali in base all’intensità della sessione.
Conosci la canzone “Heard it Through The Grapevine” di Marvin Gaye? Sicuramente ti sarà capitata di sentirla alla radio almeno una volta nella vita. Questo brano, del 1968, raggiunse la prima posizione nella Billboard Hot 100 e rimase in vetta alle classifiche per mesi, con un totale di quasi 4 milioni di copie vendute. Perché te ne sto parlando? Il motivo è molto curioso: questo brano, della durata di 11 minuti e con un ritmo di 120 battiti al minuto, è stato utilizzato da un gruppo di psicologi per un interessante esperimento su come la musica influisca sullo sforzo fisico da allenamento. Lo studio è stato condotto dalla Brunel University di Londra e pubblicato sull’International Journal of Psychophysiology: due gruppi di persone sono stati sottoposti ad un tipo di allenamento di moderata intensità, l’uno con la musica, l’altro senza. Il gruppo che ha potuto ascoltare la musica, nello specifico il brano di Gaye, ha dato risultati migliori e le persone sottoposte allo sforzo fisico hanno risentito molto meno della stanchezza rispetto al gruppo che si è allenato senza musica.
Musica ed effetti sul cervello
La musica accompagna spesso le nostre giornate, in molti momenti può dare la carica, far sentire più leggeri, riportare a momenti più cupi o ad alcuni ricordi di vita passata. Perché quindi la musica ci fa questo effetto? Durante il suddetto esperimento è stato riscontrato che:
“I molteplici effetti della musica sull’attività cerebrale includono una maggiore attivazione nel lobo temporale, nella corteccia insulare, nel sistema limbico e nelle regioni frontali del cervello. Ciò è principalmente attribuito al fatto che ogni regione del cervello si occupa dell’elaborazione di componenti specifiche della musica e/o delle successive risposte emotive che sono suscitate da essa.”
Dopo questo esperimento è risultato che, essendo la musica uno stimolo uditivo molto potente, può essere utilizzata per annientare le sensazioni corporee negative, come quelle che si presentano durante lo sforzo fisico dell’allenamento. Inoltre la musica, così come le immagini, possono essere distrazioni così forti da far canalizzare l’attenzione solo su di esse, tanto da non pensare alla fatica o ai dolori muscolari. L’equazione quindi è semplice! Meno fatica, sessioni di allenamento più lunghe e quindi più salute.
Musica per palestra
“La musica è per l’anima quello che la ginnastica è per il corpo.” Diceva Platone. Ecco quindi che la musica in palestra assume un ruolo fondamentale: il suo potere stimolante infatti può essere d’aiuto in tutte quelle situazioni in cui purtroppo la voglia di allenarsi viene a mancare, oppure nei casi in cui allenarsi è molto più faticoso, ad esempio quando si soffre di obesità o di diabete. Ma tutti i generi musicali sono adatti ad ogni tipo di allenamento? A quanto pare no, infatti occorre scegliere quelli più adatti e a ritmo con la sessione sportiva da affrontare.
- Musica per il riscaldamento: per partire con il piede giusto occorre partire con la giusta musica! Qualunque sia il tipo di riscaldamento che fai, corpo libero, corsa, cyclette, scegli il genere che ti mette di buonumore, brani che abbiano un ritmo incalzante e che ti diano la carica necessaria per affrontare l’allenamento. Indie, reggae, rap e rock sono i generi più adatti. Ad esempio “Are you Gonna Be My Girl” dei Jet, “Because I got High” di Afroman, “Bitter sweet Symphony” dei The Verve, “Till I Collapse” di Eminem o “I Wanna Be your Slave” dei Maneskin.
- Musica per sala fitness: per la sala pesi, dove gli esercizi sono alternati da molte pause e lo sforzo è principalmente muscolare, occorre un tipo di musica grintosa ma con un ritmo non troppo elevato. Le ripetizioni devono essere accompagnate da brani che non aumentino la velocità. Rock, pop e rap hanno la giusta frequenza per questo tipo di allenamento. “Numb dei Linkin” Park, “The Pretender” dei Foo Fighters, “Smells like teen spirit” dei Nirvana, “Song 2” dei Blur, “Wake me up di Avicii”, “Around the world” dei Red Hot Chili Peppers e per i più nostalgici “La Grange” degli ZZ Top;
- Musica per allenamento cardio o aerobico: quando l’allenamento si fa intenso, il ritmo e i battiti cardiaci aumentano è anche il momento di alzare la musica a tutto volume. Brani molto ritmati, del genere dance o hip hop, sono perfetti per questo tipo di allenamento. “Living” di Bakermat, “You don’t Know” di Jax Jones, “Yeah!” di Usher, “Cheap Thrills” di Sia, “Finesse” di Bruno Mars, “Hang up” di Madonna o “Reptilia” degli Strokes, sono solo alcuni esempi;
- Musica per lo stretching: è fondamentale, anche quando i ritmi rallentano, scegliere un genere di musica per il defaticamento e per distendere finalmente i muscoli. Lo stretching aumenta la nostra flessibilità e ci aiuta a sentire meno i dolori muscolari dopo gli allenamenti. Per questo momento occorre scegliere un genere di musica che ci rilassi, in base ai propri gusti musicali. In questo caso ancora di più rispetto ai precedenti, infatti la musica new age, indicata spesso per il post allenamento, non sempre piace a tutti! Via libera quindi all’indie, alla musica melodica, alla soul music. “Intro” degli XX, “Happier than Ever” di Billie Eilish, “Back to Back” di Amy Winehouse, “Turning Tables” di Adele, “Swing Lynn” di Harmless, “Midnight City” e “Outro” degli M83, saranno una perfetta colonna sonora per i tuoi allungamenti!
Si può diventare dipendenti dalla musica?
Allenarsi sempre a ritmo di musica può dar luogo ad una sorta di dipendenza da musica. Parla la scienza: secondo alcuni ricercatori, dagli studi compiuti negli ultimi vent’anni, emerge un aumento sempre maggiore di persone che rischiano di sviluppare una forma di dipendenza dallo stimolo musicale. La musica aiuta a distrarre dallo sforzo, di conseguenza, con questa attitudine, sarà sempre più difficile abituarsi nuovamente alla fatica in assenza di musica. Nonostante ciò allenarsi con la musica che più amiamo è il modo perfetto per allontanarsi dallo stress quotidiano, per concentrarci solo su noi stessi e per aumentare le nostre prestazioni. “La gente merita la verità. Merita l’onestà. Merita la miglior musica. Puoi momentaneamente trovare in essa un certo rifugio, ma esiste essenzialmente per fornirti qualcosa con cui affrontare il mondo.” Bruce Springsteen.