Eccipienti: cosa sono e come si utilizzano in farmacologia?

Non solo principi attivi: i farmaci sono composti anche da eccipienti. Ma cosa sono e a cosa servono?

Siamo abituati a conoscere il principio attivo (o i principi attivi) di cui è composto il farmaco, ma tutti i medicinali sono composti oltre che da principi attivi anche da vari eccipienti. Gli eccipienti sono componenti tendenzialmente inattivi, che non svolgono azione terapeutica, ma che risultano essere necessari per assumere il farmaco in modo adeguato dal nostro organismo. Alcuni eccipienti, però, possono causare allergie o reazione, per questo è sempre importante non assumere farmaci in modo autonomo, ma affidarsi al medico e leggere il foglio illustrativo, dove sono riportati tutte le parti componenti del farmaco.

Cos’è un eccipiente?

Gli eccipienti sono sostanze utilizzate nella produzione di farmaci, cosiddetti componenti inattivi. Questo perché sono privi di qualsiasi funzione farmacologica o terapeutica, ma sono fondamentali per l’assunzione di un farmaco. In realtà, non sempre gli eccipienti sono inattivi, anzi, alcuni possono interagire e modificare il principio attivo nel rilascio dalla forma farmaceutica, quindi non risultano essere sempre chimicamente inerti.

Differenza tra principio attivo ed eccipienti

Il principio attivo è una sostanza specifica che svolge attività biologica: nei farmaci la sua attività è, ovviamente, terapeutica. Un farmaco è composto da uno o più principi attivi, che possono essere naturali, semi-sintetici, sintetici (questi ultimi sono presenti nella maggior parte dei farmaci). Mentre gli eccipienti, come abbiamo visto, sono sostanze che aiutano la produzione o l’assunzione del medicinale da part dell’organismo.

A cosa servono gli eccipienti?

Ogni medicinale è composto dal principio attivo e dagli eccipienti. Le funzioni principali degli eccipienti sono:

  • Conservare e proteggere il principio attivo dagli agenti esterni come il caldo, il freddo, l’umidità e da reazioni chimiche
  • Facilitare l’assunzione del farmaco, in modo tale che sia più semplice l’assorbimento del medicinale da parte dell’organismo, anche rendendo il sapore del medicinale stesso più gradevole
  • Stabilizzare soluzioni affinché il principio attivo sia sempre funzionale durante l’assunzione del farmaco

Tra gli eccipienti più comuni e utilizzati di più nelle preparazioni farmaceutiche ci sono:

  • Lattosio
  • Glucosio
  • Saccarosio
  • Mannite
  • Talco
  • Bentonite
  • Biossido di titanio
  • Maddalone
  • Caolino

Quindi gli eccipienti vengono utilizzati in base all’obiettivo e al ruolo che deve ricoprire all’interno dei farmaci.

Gli eccipienti vengono usati solo in farmacologia?

Non solo farmaci. Gli eccipienti, infatti, vengono utilizzati anche in altri ambiti come la cosmetica e gli alimenti.

Per quanto riguarda i cosmetici è importante sapere che sono composti da sostanze specifiche elencata nel Regolamento Europeo che ne autorizza l’uso, in cui sono presenti, tra le altre sostanze, anche gli eccipienti. Nel caso dei cosmetici, è la sostanza base utilizzata per il cosmetico stesso, veicolando le sostanze funzionali (quelle sostanze che hanno effetto nutriente, idratante, rassodante, ecc.) sulla pelle.

Gli eccipienti sono presenti anche negli alimenti e negli integratori alimentari. In questo caso vengono descritti con la denominazione chimica, la lettera E e a seguire 3 numeri. Gli eccipienti o additivi servono per migliorare le caratteristiche del prodotto, per questo possono essere:

  • Edulcoranti: utili per dare un sapore più dolce al prodotto
  • Coloranti: possono essere di origine animale o vegetale, servono per dare un colore specifico al prodotto
  • Aromatizzanti: sono sostanze aggiunte per rendere il sapore migliore. Vengono utilizzati soprattutto in prodotti dedicai ai più piccoli

Quali sono gli effetti collaterali degli eccipienti?

Tra gli eccipienti più utilizzati c’è il lattosio, il glutine, alcuni coloranti chimici e tutti questi, insieme ad altre sostanze, possono portare a reazioni allergiche e intolleranze.

La reazione allergica è quella reazione che il nostro sistema immunitario scatena contro una specifica sostanza provocando orticaria, asma o, nei casi più gravi, shock anafilattico o collasso cardiocircolatorio. Mentre l’intolleranza è legata più a un assorbimento scorretto intestinale, per questo, si avranno sintomi tendenzialmente legati all’apparato intestinale come nausea, vomito e diarrea. Se una persona è allergica o intollerante a un determinante eccipiente, potrebbe veder ridurre o rallentare le cure di una determinata patologia. Per questo risulta essere fondamentale una sempre più chiara informativa degli eccipienti per evitare danni ed effetti collaterali.