Farmaci contro la diarrea: quali scegliere?

Rappresenta un disturbo gastrointestinale in grado di rovinare la giornata a chiunque. Scopriamo come intervenire!

Farmaci contro la diarrea

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    La diarrea è una condizione di disturbo intestinale che influisce negativamente sulla quotidianità di chi ne soffre, fino a impedirne il tranquillo andamento delle attività giornaliere. Per questo motivo, è bene indagare le cause e i sintomi di questo disturbo, per comprendere poi come intervenire. 

    Diarrea e dissenteria, come riconoscerle?

    La diarrea consiste nell’emissione di feci liquide o semiliquide, che si ripete più volte nell’arco di una giornata. 

    Una persona con diarrea, in genere, defeca più di tre volte al giorno, producendo più di un litro di feci nell’arco della singola giornata. Questo disturbo intestinale si divide in diarrea in forma acuta, quando la durata è inferiore a una settimana, e diarrea cronica, quando la durata supera i 7 giorni, fino a perdurare anche 4 settimane.

    Comunemente i disturbi di diarrea e dissenteria vengono utilizzati come sinonimi, ma in realtà indicano due malesseri differenti. Vediamo la distinzione:

    • la diarrea è una condizione caratterizzata da almeno 3 evacuazioni giornaliere di feci molli e acquose;
    • la dissenteria, invece, è una forma di gastroenterite infettiva, che si manifesta come sintomo principale della diarrea accompagnata da sangue.

    Per fare chiarezza, quindi, in assenza di sangue non è corretto parlare di dissenteria e ci si deve riferire alla diarrea. Nella maggior parte dei casi questo disturbo non è preoccupante e tende a guarire dopo qualche giorno. Tuttavia, come abbiamo visto, se la diarrea si presenta in forma acuta, allora è necessario contattare il proprio medico per individuare la cura adeguata. 

    Quali sono le cause della diarrea?

    Per definire le cause di questo disturbo è bene distinguere le due tipologie di diarrea, poiché le cause sono fortemente correlate alla durata della diarrea. Infatti, la diarrea acuta di cui abbiamo parlato precedentemente è spesso il sintomo di un’infezione intestinale, che può essere causata a sua volta da alcuni virus, batteri e parassiti come per esempio il Rotavirus o la Salmonella. Per quanto riguarda invece gli attacchi di diarrea cronica, come vedremo più avanti, questi sono causati spesso direttamente da specifiche malattie che interessano l’intestino, come la sindrome dell’intestino irritabile (SII) o il Morbo di Crohn.

    Nel dettaglio, le cause più comuni di diarrea acuta sono le seguenti:

    • virus (tra cui Citomegalovirus e Rotavirus), batteri (tra cui Campylobacter, Salmonella, Shigella e Escherichia coli) o parassiti (tra cui il Giardia lamblia e il Cryptosporidium);
    • intossicazione alimentare;
    • eccessivo consumo di alcol;
    • ansia;
    • Infine, la diarrea può presentarsi anche come effetto collaterale di alcuni farmaci.

    Mentre, per quanto riguarda le cause più frequenti di diarrea cronica si registra:

    • sindrome dell’intestino irritabile, che si sostanzia in una malattia molto diffusa (interessa circa il 10% della popolazione), che interessa l’intestino e la sua funzione;
    • malattie infiammatorie intestinali, le più ricorrenti sono il Morbo di Crohn e la colite ulcerosa;
    • sindrome da malassorbimento, che comporta un mancato assorbimento delle sostanze nutritive nell’intestino tenue;
    • in alcuni casi, la diarrea cronica può essere causata anche dalla presenza di un tumore al colon.

    Oltre a queste, troviamo la diarrea del viaggiatore, una tipologia specifica che colpisce coloro che visitano paesi stranieri in cui le condizioni di igiene non sono buone. In questo caso, la diarrea può essere causata da cibo o acqua potabile che può essere contaminata da virus o batteri.

    Quali sono i sintomi?

    Come abbiamo visto, l’arrivo della diarrea è facilmente individuabile con il sintomo principale, ovvero: l’emissione ripetuta di feci liquide o semiliquide. Oltre a questo però, ci sono altri sintomi che il disturbo può manifestare. Tra i più comuni troviamo:

    • crampi addominali;
    • dolore all’addome;
    • gonfiore;
    • in alcuni casi anche la febbre.

    Generalmente, nella maggior parte dei casi, la diarrea guarisce nel giro di qualche giorno e non desta grandi preoccupazioni. Tuttavia, possono manifestarsi casi gravi, in cui la visita del medico risulta necessaria affinché il disturbo cessi in maniera adeguata e controllata. In questi casi si presentano alcuni “Segnali di allarme” che ci aiutano a comprendere quando occorre rivolgersi ad uno specialista, vediamoli:

    • sangue nelle feci (che, come abbiamo precedentemente appreso, denota l’arrivo di dissenteria);
    • segni di disidratazione, come sete estrema e secchezza delle fauci;
    • diarrea notturna;
    • febbre alta;
    • eccessiva perdita di peso.

    Nei casi appena elencati si consiglia di consultare il medico, il quale attuerà una valutazione del disturbo intestinale e, sulla base della condizione personale del paziente, fornirà la cura adeguata. 

    Come curare la diarrea?

    Come abbiamo affermato, la diarrea spesso non è correlata a fattori gravi. Tuttavia, anche se dura per poco, questo disturbo intestinale è una condizione limitante che genera fastidio nella vita quotidiana e, per questo, è utile conoscere i rimedi più efficaci.

    Iniziando dagli accorgimenti naturali che ci possono aiutare in caso di diarrea, vediamo quali rimedi sono consigliati sia nei casi lievi, che in quelli più complessi.

    Bere acqua

    In generale la diarrea può determinare un grave stato di disidratazione (carenza di acqua nell’organismo) e perdita di elettroliti, ovvero minerali che si trovano all’interno dei liquidi corporei, come sodio, potassio, magnesio, cloruro e bicarbonato

    Con la perdita di grandi quantità di questi liquidi importanti, la pressione sanguigna può diminuire notevolmente, fino a provocare un senso di svenimento e alcune alterazioni del ritmo cardiaco nel soggetto affetto da diarrea. Per questo motivo, è di fondamentale importanza bere molti liquidi, a piccoli sorsi, per evitare di incorrere nel pericolo di disidratazione. 

    Assumere soluzioni reidratanti orali

    Come abbiamo visto, una conseguenza negativa che può comportare la diarrea è la disidratazione e quindi una grave perdita di liquidi necessari al corretto funzionamento dell’organismo. Per ovviare a questo problema, il medico di famiglia o il farmacista può consigliare l’assunzione di soluzione orali che aiutano a reintegrare i liquidi e i sali minerali persi attraverso le feci.

    Alimentazione

    In caso di diarrea è comune la diminuzione dell’appetito per qualche giorno. Si tratta di una condizione ricorrente che può cessare in maniera del tutto naturale. Appena si sente lo stimolo della fame si consiglia di preferire pasti leggeri a base di cibi solidi, come patate lesse, riso, pane tostato, carote cotte, pollo al forno, questo possibilmente senza pelle o parti grasse. Infatti, è meglio evitare alimenti grassi o piccanti e come già spiegato, cercare di bere acqua.

    Farmaci antidiarroici

    I rimedi elencati finora devono essere attuati dalla persona in caso di diarrea. Va detto però che si tratta di accorgimenti che possono alleviare il disturbo o aiutare la sua risoluzione nei casi di diarrea lieve. Quando invece il disturbo è cronico o comunque più grave, queste soluzioni non sono sufficienti e possono essere integrate con i farmaci antidiarroici, che contribuiscono a ridurre la diarrea o la sua durata. Questi farmaci rilassano i muscoli intestinali e, così facendo, provocano un rallentamento del transito intestinale, utile per attenuare la diarrea in corso. 

    Nel dettaglio i principi attivi presenti nei farmaci antidiarroici che riducono il disturbo intestinale sono: la loperamide, il difenossilato, il fosfato di codeina e la tintura di oppio paregorica

    Gli ultimi tre (ovvero difenossilato, fosfato di codeina e tintura di oppio paregorica) sono principi attivi farmacologici derivati dall’oppio e, per questo, costituiscono farmaci oppiacei, che sono disponibili solo mediante una prescrizione medica. 

    Per quanto riguarda il primo, la loperamide, si tratta del principio attivo più utilizzato per limitare la diarrea. La loperamide agisce rallentando i movimenti dell’intestino per favorire un maggior assorbimento dell’acqua contenuta nelle feci e, così facendo, rende le feci più solide e gli attacchi di diarrea meno frequenti. A differenza dei precedenti, questo può essere acquistato senza prescrizione medica, anche se si consiglia caldamente un parere del proprio medico curante. In merito al dosaggio, la loperamide va assunta per via orale 2-4 mg 3 o 4 volte al giorno, preferibilmente 30 minuti prima dei pasti. Ovviamente prima di assumere questo principio attivo occorre leggere attentamente il foglio illustrativo che accompagna la confezione del farmaco, all’interno del quale è riportato con esattezza il modo di assunzione corretto e, se sono presenti dubbi, si consiglia di rivolgersi al farmacista al momento dell’acquisto.

    In generale, a meno che non siano prescritti dal medico curante, i farmaci antidiarroici non dovrebbero essere presi se è presente la febbre o se è presente sangue nelle feci. Inoltre si sconsiglia il loro uso nei bambini.

    Per concludere

    Per tirare le fila di quanto affermato finora, abbiamo visto che la diarrea consiste nell’emissione di feci liquide o semiliquide, che si ripete più volte nell’arco di una giornata. 

    Si tratta di un disturbo intestinale spesso provocato da batteri, virus, parassiti o infezioni. Tuttavia, anche se può non destare preoccupazione, risulta essere un disturbo piuttosto limitante, che impedisce il tranquillo andamento della giornata di chi ne soffre. Per questo è possibile ricorrere a farmaci antidiarroici, a base di loperamide, che possono alleviare la diarrea. Oltre ai farmaci poi, si consiglia di assumere liquidi, reintegrare le sostanze perse mediante soluzioni orali e porre attenzione sugli alimenti da consumare.

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