Problemi di erezione: i farmaci “salva intimità”
Ormai in uso da più di 20 anni, sono diventati punto saldo nel trattamento della disfunzione erettile: quali sono i principi attivi?
Anche nel gergo comune, scherzando, si fa riferimento a questi farmaci: “Basta prendere la pillolina blu e sei a posto”. Pfizer, al tempo, avviò i lavori per quella che sarebbe stata una vera propria rivoluzione, fuori e dentro le lenzuola. Molti banner pubblicitari, su internet, decantano prodotti con questo desiderato effetto, per prima attirare l’attenzione e poi rivelarsi vera e propria pubblicità ingannevole, col solo scopo del furto di dati.
Il disagio a letto
Per disfunzione erettile si intende “la persistente impossibilità di raggiungere o mantenere un’erezione con rigidità sufficiente da consentire il rapporto sessuale”.
Se inizialmente siamo portati a pensare che la cosa riguardi solo la popolazione anziana, non sempre è così. Affligge circa il 20% della popolazione adulta, e le cause scatenanti possono essere molteplici. Si cerca di fare una prima distinzione tra cause organiche e cause psicologiche, anche se in entrambi i casi si ottiene lo stesso esito.
Tra le prime, possiamo trovare:
- malattie vascolari o diabete,
- interventi chirurgici,
- farmaci,
- sostanze d’abuso,
- disordini ormonali o neurologici.
Le cause psicologiche sono altresì importanti, poiché l’impulso e la volontà risultano comunque essere fattori determinanti per l’ottenimento dell’erezione. Condizioni di stress o la classica ansia da prestazione possono far comparire questo problema, coinvolgendo una fetta di popolazione relativamente giovane e in salute.
Varie sostanze ad uso ricreativo accentuano il disturbo: non ci si riferisce alle droghe e basta, ma vi fanno parte anche alcol e fumo di sigaretta. Un bicchiere di vino aiuta a sciogliere le tensioni, ma è bene non eccedere troppo e tenere la sigaretta per dopo, se non vogliamo correre rischi.
Le molecole in soccorso
Come abbiamo detto, l’apripista fu Pfizer, che stava studiando farmaci per il trattamento di angina pectoris. Tra gli effetti inaspettati, se ne notò uno particolarmente “piacevole”, ovvero la comparsa di un’erezione sostenuta: nacque così il sildenafil. La campagna pubblicitaria partì immediatamente, riscontrando un enorme successo, tale da ampliare di gran lunga la gamma di acquirenti, anche per sola curiosità. Successivamente, altre sostanze sono entrate in commercio: tadalafil, vardenafil e avanafil, il più recente. Sono tutte preparazioni destinate all’uso orale, che hanno diverse caratteristiche strutturali, posologia e durata di azione:
- Sildenafil: disponibile in dosi da 25, 50, 100 mg.
- Tadalafil: disponibile in dosi da 5, 10, 20 mg.
- Vardenafil: disponibile in dosi da 5, 10, 20 mg.
- Avanafil: disponibile in dosi da 50, 100, 200 mg.
Il tempo medio per l’inizio dell’effetto è di circa trenta minuti, per cui è necessario assumerli prima del rapporto sessuale. L’assorbimento è influenzato dall’assunzione di cibo: cibi grassi diminuiscono gli effetti di sildenafil e vardenafil, mentre qualsiasi alimento ritarda gli effetti nel caso di avanafil. Tadalafil invece non è influenzato dagli alimenti, e detiene il primato per durata di azione, che può arrivare fino a 36 ore.
Meccanismo di azione
Ma com’è che queste sostanze agiscono? Sono tutti inibitori della fosfodiesterasi 5 (PDE-5). Questo è l’enzima responsabile della degradazione del cGMP, che viene prodotto grazie al rilascio di NO (ossido nitrico). NO, sintetizzato dalle cellule endoteliali vasali, svolge così la sua azione vasodilatatrice all’interno dei corpi cavernosi del pene: rilassa la muscolatura liscia dei vasi sanguigni di cui abbondano, consentendo a questi corpi spugnosi di gonfiarsi di sangue. Questa azione viene appunto terminata da PDE-5.
Lo squilibrio tra afflusso e deflusso del sangue all’interno di questi corpi è ciò che causa il disturbo di erezione, anche se la componente nervosa parasimpatica è imprescindibile per ottenerla.
I contro
Gli effetti collaterali possono essere:
- ipotensione,
- emicrania,
- arrossamento della pelle,
- bruciore di stomaco,
- vertigini o cefalea,
- naso chiuso.
In alcuni casi, si può verificare priapismo, ovvero un’erezione prolungata e dolorosa. Alte dosi di sildenafil, e, in minor misura, tadalafil e vardenafil, possono inibire anche la fosfodiesterasi 6 (che si trova a livello oculare) causando disturbi visivi e aumento della pressione nell’occhio. Proprio in base al meccanismo di azione, va evitata l’assunzione insieme a medicinali contenenti nitrati (o alfa-bloccanti), per evitare un eccessivo abbassamento della pressione arteriosa dovuta alla vasodilatazione. Queste molecole sono tutte metabolizzate per via epatica dal citocromo CYP3A4. Ci può quindi essere interazione farmacologica con svariate classi di farmaci che influenzano questo enzima: alcuni antivirali, antifungini e antibiotici sono capaci di inibirne l’azione (come il succo di pompelmo), mentre anticonvulsivanti o certi antidepressivi ne sono potenti induttori.
Si trovano in commercio come farmaci di fascia C, quindi totalmente a carico del cittadino (non a prezzo modico): la visita medica serve per stabilire necessità e posologia del trattamento, ma anche per evitare pericolose interazioni farmacologiche con farmaci già in somministrazione, soprattutto nei soggetti anziani. La tipologia di molecole e dosaggio può variare anche in base all’esperienza personale e alla frequenza desiderata dei rapporti.
Attenzione sempre a ingannevoli rivenditori o, ancora peggio, a false pillole che oltre a non essere efficaci, possono essere pericolose per la nostra salute non solo sessuale!