Decongestionanti per i suffumigi: come sceglierli?
Essenze naturali o prodotti medici, esistono diverse scelte possibili per i fumenti. Chi soffre di allergie è bene che si informi prima di iniziare il trattamento
Si parla di suffumigi quando si inalano fumi o vapori a scopo terapeutico, solitamente dopo essere stati colti da una malattia che interessa il tratto respiratorio e le orecchie come faringiti, laringiti, tosse grassa o, più semplicemente, il raffreddore. Per fare i suffumigi, o fumenti come qualcuno li chiama, è necessario dotarsi dei giusti prodotti da ridurre in fumo o vapore. Queste possono essere veri e propri farmaci o sostanze naturali che posseggono le giuste caratteristiche.
La procedura dei fumenti è semplice. Bisogna prendere una ciotola contenente acqua molto calda, non bollente, dentro la quale versare la sostanza scelta che generalmente, ha proprietà balsamiche, espettoranti, decongestionanti e antinfiammatorie. Una volta fatta questa operazione, si avvicina la testa alla ciotola coprendosi con un asciugamano in modo tale da non disperdere i vapori. Di solito si alternano due minuti di suffumigi e due minuti di respiro dell’aria circostante, e si procede così per il lasso di tempo indicato dal medico.
Prodotti naturali per i suffumigi
Spesso per i fumenti si usano essenze di piante, da scegliere in base al tipo di problema che ci affligge e che vogliamo curare. In particolare:
- eucalipto, timo, mentolo e basilico per le congestioni;
- camomilla per e infiammazioni causate per esempio dalle otiti;
- zenzero per le irritazioni respiratorie;
- malva contro il malessere provocato dal mal di gola.
Attenzione, però, se si soffre di asma: il ricorso prolungato ai suffumigi potrebbe provocare un peggioramento della condizione, e non un miglioramento, a causa della lieve irritazione che l’inalazione di un vapore provoca a prescindere.
Fare i suffumigi con prodotti da cucina
Forse non molti sanno che i fumenti si possono fare anche con il sale o con il bicarbonato, due elementi solitamente usati in cucina. Se sciolti in acqua calda, infatti, si attiva un cosiddetto meccanismo di ipertonicità: in breve, respirare un vapore ricco di sali ha un’azione decongestionante molto rapida. Anche per questo i fumenti con sale o bicarbonato sono particolarmente quando una persona ha il naso tappato o soffre di raffreddore. Poco si sa, però, sugli effetti a lungo termine di questo tipo di suffumigi, per cui è sempre bene non esagerare.
Prodotti medici per suffumigi
Esistono dei prodotti medicinali e dei preparati commerciali che possono sostituire le sostanze naturali da sciogliere nell’acqua calda dei fumenti. Tuttavia, molto spesso, anche questi prodotti partono dalla lavorazione di una base di sostanze naturali. Tra i medicinali in commercio più conosciuti possiamo trovare preparati naturali a base di:
- miscele di eucalipto, menta e ginepro;
- essenza di pino mischiata con altri principi attivi ad azione decongestionante;
- riduzioni di trementina e canfora.
Anche in questo caso, in base al tipo di problema di cui soffriamo – che può essere naso chiuse, tosse, accumulo di muco in gola e all’altezza del petto oppure semplicemente mal di gola – è possibile scegliere il prodotto più adatto in base alle caratteristiche degli ingredienti. Consideriamo che l’eucalipto e il pino svolgono azione lenitiva sulle aree che si infiammano facilmente come gola e naso, mentre la trementina calma l’irritazione che provoca la tosse.
Si possono fare sempre i suffumigi?
In linea generale, è meglio evitare di sottoporre i bambini in età prescolare al trattamento con i fumenti, così come le donne in gravidanza e le donne in fase di allattamento dovrebbero fare molta più attenzione del normale al tipo di essenza che si sceglie di inalare onde evitare effetti indesiderati. Stessa accortezza devono avere le persone che soffrono di attacchi epilettici o convulsioni: alcune sostanze potrebbero provocare effetti collaterali forti.
Naturalmente, l’uso di suffumigi è controindicato se si hanno allergie note alle sostanza prima descritte. In ogni caso, per sciogliere qualsiasi dubbio, è sempre consigliato chiedere al proprio medico.