Angelini usa la stampa 3D per lo sviluppo di prodotti terapeutici personalizzati

La stampa 3D è in grado di produrre dosaggi personalizzati dei farmaci: lo dimostra questo progetto

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    Nel panorama odierno, settore farmaceutico e innovazione sono due mondi che devono avanzare di pari passo, contagiandosi positivamente, per dare vita a soluzioni sempre più smart.

    Angelini Pharma è uno dei maggiori player del settore farmaceutico, che si impegna a innovare continuamente i propri prodotti farmaceutici per migliorare la vita dei pazienti, grazie a partnership significative. Ne è un esempio concreto la collaborazione con Marche BioBank, che ha permesso di raggiungere un grande traguardo: sviluppare prodotti terapeutici personalizzati, grazie all’utilizzo della stampa 3D.

    La partnership tra Angelini Pharma e Marche BioBank

    Il progetto ha coinvolto due grandi realtà:

    • il team di Ricerca e Sviluppo PLCM – Product Life Cycle Management – di Angelini Pharma, azienda farmaceutica internazionale parte di Angelini Industries;
    • Marche BioBank, la piattaforma collaborativa nata nell’ambito della medicina personalizzata in collaborazione con imprese e mondo della ricerca finanziata da Regione Marche.

    Inoltre, per maggiore completezza, il progetto si avvale anche del supporto tecnico-teorico dell’Università Statale di Milano.

    Dalle parole di Rafal Kaminski – Chief Scientific Officer di Angelini Pharma – risulta chiara l’importanza di questa partnership: “Marche BioBank rappresenta una partnership di grande valore per Angelini Pharma, in quanto rende ancora più efficace e concreto uno dei nostri obiettivi principali: mettere il paziente al centro dei criteri e delle logiche di sviluppo di nuovi ed innovativi prodotti farmaceutici”.

    L’obiettivo di questa importante collaborazione è stato quello di sviluppare nuove soluzioni terapeutiche personalizzate per la gestione e il trattamento dei pazienti con bisogni assistenziali complessi. Ma in che modo?
    L’originalità del progetto sta nel mezzo. Infatti Angelini Pharma e Marche BioBank hanno scelto di raggiungere l’obiettivo sfruttando le potenzialità della nuova tecnologia di stampa 3D. Come spiega Luigi Boltri –  Global  R&D PLCM Executive Director di Angelini Pharma – “Marche BioBank ci ha permesso, in un contesto collaborativo regionale, di investire nella medicina personalizzata […] e di acquisire competenze specifiche nello sviluppo di farmaci attraverso tecnologie innovative”.

    Chi usufruisce di questi servizi sanitari personalizzati?

    Lo studio si rivolge soprattutto alle categorie di pazienti più vulnerabili, come per esempio gli anziani affetti da più patologie; la popolazione pediatrica; le persone affette da malattie rare.

    La motivazione alla base di questa riflessione è che questi pazienti potrebbero beneficiare per primi della medicina e dei servizi sanitari personalizzati, aumentando la possibilità di successo dei piani terapeutici, e quindi, la sicurezza dei trattamenti e l’aderenza alle cure.

    I risultati della collaborazione

    Questa collaborazione ha adottato un approccio personalizzato delle cure e dei trattamenti, tutelando il singolo paziente. Ciò ha permesso:

    • la produzione di formulazioni farmaceutiche con dosaggio personalizzato del principio attivo;
    • lo sviluppo di farmaci in maniera flessibile rispetto all’età, al peso, alla condizione fisiologica e ai requisiti terapeutici del singolo paziente, con diversi dosaggi e formulazioni.

    Questi vantaggi contribuiscono a far sì che la selezione della formulazione più adeguata sul paziente sia più mirata e che la produzione di farmaci ad hoc sia accelerata e indirizzata alle specifiche esigenze dei pazienti (a seconda di caratteristiche come: età, sesso e condizioni di salute pregressi).

    La stampa 3D: enormi potenzialità nel settore farmaceutico

    La stampa 3D è una tecnologia innovativa per lo sviluppo e la sperimentazione di prodotti terapeutici personalizzati. Si tratta di una tecnologia di manifattura additiva, cioè di stratificazione sequenziale di materiale, che consente di realizzare oggetti generando e sommando strati successivi, partendo da un modello digitale. Nella pratica la creazione dell’oggetto avviene con sovrapposizione di sottilissimi strati di materiale l’uno sull’altro, reiterata fino ad ottenere l’oggetto completo.

    Questa tecnologia ha enormi potenzialità nell’ambito healthcare e offre vantaggi concreti in ambito sanitario. Nel dettaglio, la stampa 3D permette:

    • la produzione di formulazioni con dosaggio personalizzato del principio attivo e la flessibilità negli aggiustamenti della dose, in base alla propria fisiologia e necessità terapeutiche;
    • la combinazione di più principi attivi in un’unica forma di dosaggio, utile per le terapie multi-farmaco; la modulazione di rilascio su misura del principio attivo;
    • l’adattamento del farmaco per forma, dimensione, geometria per migliorare la compliance dei pazienti.

    Inoltre, grazie all’estrema versatilità nella manifattura, questa tecnologia è ottimale per una rapida produzione decentralizzata su richiesta, inclusi, per esempio, i farmaci orfani.

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