Il settore pharma, continua, anche per il 2025, la sua trasformazione.
Le nuove tecnologie, l’evoluzione della digitalizzazione e le regolamentazioni sempre più stringenti stanno ridefinendo le strategie con cui le aziende farmaceutiche devono interagire con tutti i loro stakeholder.
Marketing automation, realtà aumentata e virtuale o le strategie omnicanale sono solo alcuni esempi di trend che già da qualche anno stanno influenzando il mondo pharma.
Quali saranno, però, i trend pharma del 2025?
In particolare, quest’anno stanno emergendo 3 tendenze rilevanti:
- L’intelligenza artificiale e l’analisi avanzata dei dati, che consentiranno di implementare strategie sempre più mirate e personalizzate.
- La telemedicina e il coinvolgimento remoto, che apriranno nuove opportunità di comunicazione con i pazienti.
- L’enfasi crescente sulla privacy dei dati, per adeguarsi alle nuove normative e conquistare la fiducia del pubblico.
In tutti questi casi, non parliamo solo di evoluzioni tecnologiche, ma di un cambio di paradigma nel modo in cui il settore farmaceutico affronta il marketing digitale.
Vediamo allora ogni trend nel dettaglio.
1. Intelligenza artificiale e analisi dei dati
Ormai ne parlano tutti e non è un caso. L’intelligenza artificiale continua ad entrare sempre di più nelle nostre vite personali e professionali ed è destinata a trasformare anche il settore pharma.
Ad esempio, il rapporto annuale CPHI, dopo un’analisi condotta su 250 aziende farmaceutiche nel mondo, ha evidenziato che entro il 2030 oltre il 50% dei farmaci approvati dalla FDA sarà stato messo a punto grazie all’uso dell’IA nei processi di sviluppo e produzione.
Questo non solo grazie ai dati raccolti con l’ausilio di dispositivi indossabili, ma anche grazie ad algoritmi avanzati e machine learning, che permetteranno alle aziende farmaceutiche di analizzare grandi quantità di dati sanitari, individuando pattern e tendenze prima impensabili.
Inoltre, l’AI renderà il marketing farmaceutico più efficace e mirato, riducendo gli sprechi di risorse investite nella pubblicità. Le campagne automatizzate saranno sempre più precise, adattando i contenuti in tempo reale in base alle reazioni e ai comportamenti degli utenti. Un altro vantaggio sarà la capacità di integrare le informazioni raccolte attraverso diversi touchpoint – dai social media ai siti web, fino alle piattaforme di telemedicina – per costruire esperienze omnicanali su misura.
2. Telemedicina e coinvolgimento da remoto
Se fino a pochi anni fa la telemedicina era ancora una soluzione puramente emergenziale, ora non è più così. Anzi, nel 2025 sarà una colonna portante dei trend digitali nel mondo pharma.
Anche il PNRR, per il 2025, ha l’obiettivo di stanziare fondi per la creazione di una Piattaforma Nazionale per i servizi di Telemedicina.
L’obiettivo è finanziare progetti che consentano interazioni medico-paziente a distanza e le iniziative di ricerca ad hoc sulle tecnologie digitali in materia di sanità e assistenza.
In questo scenario, le realtà farmaceutiche stanno già integrando strumenti di monitoraggio remoto, assistenza a distanza e consulenza online (tant’è che è sempre più diffusa la figura del farmacista consulente), per migliorare il rapporto con i pazienti e ottimizzare l’aderenza ai trattamenti, soprattutto nel caso dei pazienti affetti da patologie croniche.
Il traguardo finale? Raggiungere almeno 300 mila persone assistite attraverso gli strumenti della telemedicina entro la fine del 2025.
Certo, l’esperienza della pandemia ha accelerato l’adozione della telemedicina, trasformandola in uno standard consolidato. Tant’è che oggi le visite digitali e le app per il monitoraggio della salute sono sempre più diffuse, aprendo nuove opportunità di engagement. I pazienti non interagiscono più con il farmaco solo al momento della prescrizione: il loro percorso terapeutico è costantemente supportato da strumenti digitali, e il settore pharma dovrà adattarsi a questo cambiamento.
Quindi, come sfruttare al meglio questo trend?
Due strategie di marketing efficaci nella telemedicina
Per sfruttare al meglio il potenziale della telemedicina, le aziende farmaceutiche dovrebbero adottare strategie di comunicazione innovative.
Innanzitutto, è consigliabile puntare sulla creazione di contenuti educativi per aumentare la consapevolezza dei pazienti e migliorare l’adozione della telemedicina.
Blog, video tutorial e campagne social possono veicolare più facilmente dei concetti complessi e rendere più accessibili le soluzioni digitali.
Parallelamente, le collaborazioni con piattaforme di telemedicina sono un altro asset strategico per molte aziende farmaceutiche, che possono integrare servizi digitali nei percorsi terapeutici per migliorare l’accesso ai trattamenti e raccogliere dati preziosi per ottimizzare il patient engagement.
Perché farlo?
Perché l’adozione diffusa della telemedicina porta vantaggi significativi sia per i pazienti che per le aziende farmaceutiche. Da un lato, aumenta l’accessibilità alle cure, eliminando le barriere geografiche e riducendo i tempi di attesa per le consultazioni.
I pazienti possono ricevere supporto medico tempestivo, monitorare i propri parametri a distanza e accedere a programmi di terapia digitale su misura.
Dall’altro, le aziende farmaceutiche possono sfruttare queste nuove modalità di interazione per migliorare il patient engagement. La possibilità di comunicare direttamente con i pazienti attraverso strumenti digitali apre infatti nuove opportunità per promuovere trattamenti, raccogliere feedback in tempo reale e migliorare l’esperienza complessiva del paziente.
Insomma, nel caso della telemedicina, non stiamo parlando solo di un canale di assistenza sanitaria, ma anche di un potente strumento di marketing che consente di costruire un rapporto più diretto e personalizzato con tutti gli stakeholder del settore.
3. Maggiore enfasi sulla privacy dei dati
Il terzo tra i trend pharma 2025 è la protezione dei dati, sempre più centrale nel settore a causa delle normative in evoluzione e della crescente consapevolezza dei pazienti sulla gestione delle proprie informazioni personali.
Tra l’altro, proprio perché abbiamo parlato di intelligenza artificiale e telemedicina, il volume di dati sanitari raccolti sta aumentando esponenzialmente, rendendo essenziale un approccio responsabile e conforme alle regolamentazioni.
Le normative globali, come il GDPR in Europa e l’HIPAA negli Stati Uniti, hanno già imposto restrizioni sull’uso dei dati sensibili, ma nel 2025 si prevede un ulteriore rafforzamento delle direttive internazionali per garantire maggiore sicurezza e limitare l’accesso indiscriminato ai dati sanitari.
Non solo. Le aziende del settore devono fare sempre più attenzione anche alle nuove normative ed esigenze riguardanti l’accessibilità dei siti farmaceutici. Soprattutto ora che sta per entrare in vigore l’European Accessibility Act (EAA), per uniformare gli standard di accessibilità per prodotti e servizi digitali.
Come dovrebbero adattarsi le aziende ai nuovi trend pharma del 2025?
Quindi, come abbiamo visto, i trend pharma del 2025 saranno guidati da tre pilastri fondamentali: l’intelligenza artificiale, che renderà le strategie sempre più predittive e personalizzate; la telemedicina, che amplierà le opportunità di coinvolgimento dei pazienti; e la crescente attenzione alla privacy dei dati, che imporrà standard più elevati di sicurezza e trasparenza.
Per rimanere competitive in questo scenario in continua trasformazione, le aziende farmaceutiche dovranno adattare le proprie strategie digitali, investendo in cybersecurity e data compliance, migliorando l’interazione con i pazienti attraverso strumenti innovativi e adottando un approccio basato su etica e consenso.
Il marketing farmaceutico del futuro non sarà più solo un mezzo per promuovere prodotti, ma un ecosistema di valore in cui tecnologia, informazione e fiducia si intrecciano per offrire esperienze sempre più personalizzate ed efficaci.
Per questo motivo, seguire questi trend e adattarsi a loro non sarà solo una scelta strategica, ma una necessità per garantire un engagement autentico e costruire relazioni durature con pazienti e operatori sanitari.
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