L’artrosi interapofisaria è una condizione di natura degenerativa che colpisce le articolazioni intervertebrali. Questo stato si verifica quando la resistenza delle cartilagini presenti nelle articolazioni viene meno con un conseguente squilibrio dovuto alle sollecitazioni funzionali a cui un’articolazione è posta di routine.
Di solito si tratta di un processo irreversibile in quanto la cartilagine non può rigenerarsi in modo spontaneo.
L’artrosi interapofisaria può essere gestita applicando una serie di trattamenti farmacologici o intervenendo tramite un approccio chirurgico. Approfondiamo insieme gli aspetti di questa patologia nel seguente articolo.
Che cos’è l’artrosi interapofisaria?
L’artrosi interapofisaria è un processo degenerativo delle articolazioni della colonna vertebrale che coinvolge in modo specifico le articolazioni zigapofisarie, ossia quelle che avvengono tra le faccette articolari di due vertebre.
L’artrosi interapofisaria tende a colpire in maniera più frequente le donne sopra i 60 anni e può peggiorare in presenza di condizioni di sovrappeso che porta solitamente a un’accentuazione della lordosi naturale della colonna e quindi all’aggiunta di un fattore di stress notevole sulla colonna.
L’evoluzione della malattia porta a una distruzione del tessuto cartilagineo articolare presente tra le vertebre. L’erosione della componente cartilaginea porta a un avvicinamento delle superfici ossee che entrano in contatto tra loro generando dolore e limitando i movimenti.
Cause e sintomi dell’artrosi interapofisaria
L’artrosi interapofisaria è una patologia che può essere caratterizzata a monte da diversi fattori scatenanti.
In un primo momento possono verificarsi lesioni degenerative della cartilagine. Il processo degenerativo può estendersi in seguito all’intera articolazione e causare dolore localizzato e limitazione dei movimenti.
Il fattore di rischio principale è l’età: l’artrosi interapofisaria è una condizione che potremmo anche vedere come un “naturale” fenomeno legato all’invecchiamento dell’organismo, in questo caso correlata in maniera specifica alla senescenza del tessuto cartilagineo.
Le donne sono più suscettibili a questo tipo di condizione dopo la menopausa.
Giocano un ruolo rilevante anche la predisposizione genetica e lo stile di vita.
I sintomi più rilevanti dell’artrosi interapofisaria includono:
- Rigidità della schiena, più evidente al mattino o alla sera
- Dolore alla schiena
- Limitazione della capacità di compiere movimenti quotidiani
Terapie di supporto per la gestione dell’artrosi interapofisaria
La diagnosi di artrosi interapofisaria è uno step molto importante e propedeutico al trattamento.
Il medico diagnostica questa condizione solitamente attraverso una radiografia.
Attualmente non esiste una cura specifica e definitiva per questa patologia ma attraverso trattamenti di supporto è possibile intervenire sulla gestione dei sintomi e sul rallentamento del fenomeno di degenerazione tissutale della cartilagine.
Il trattamento può prevedere l’uso di farmaci, come analgesici e antiinfiammatori che riescono ad alleviare il dolore e ripristinare la funzionalità vertebrale e il movimento articolare.
Nei casi più gravi il medico può considerare la prescrizione di infiltrazioni a base di acido ialuronico.
Altri approcci terapeutici comprendono:
- Terapie fisiche mirate
- Cambiamento dello stile di vita
- Esercizio fisico regolare
- Gestione del peso corporeo
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