Virus Respiratorio Sinciziale nei bambini: a cosa fare attenzione

Un'infiammazione dei bronchi e dei bronchioli che non va sottovalutata

neonato con febbre

Sommario
    Tempo di lettura Tempo di lettura terminato
    0
    Time

    Molto comune nei bambini, il Virus Respiratorio Sinciziale è una infiammazione dei bronchi e dei bronchioli, causa principale delle bronchioliti e delle polmoniti nei bambini sotto i 4 anni. Solitamente è molto contagiosa e spesso si manifesta per la prima volta prima degli 8 mesi di vita del bambino: è molto simile all’influenza e, per questo, non è da escludere un ulteriore contagio negli anni successivi, seppur con sintomatologia più lieve. Per i neogenitori è una preoccupazione da non sottovalutare, in quanto provoca importanti difficoltà respiratorie con frequenti casi di ospedalizzazione nei bambini inferiori ai 2 anni. La raccomandazione più importante è non sottovalutare i sintomi e recarsi sempre dal pediatra: nonostante non sia un virus pericoloso, se sottovalutato può portare a complicazioni respiratorie significative.

    Cos’è il Virus Respiratorio Sinciziale

    Il virus respiratorio sinciziale (noto anche come VRS) è un agente virale molto comune nei bambini che colpisce l’apparato respiratorio; è presente nelle epidemie annuali e, infatti, si presenta ogni anno soprattutto nei mesi invernali e in quelli primaverili, fino a marzo/aprile. Esattamente come l’influenza, anche il VRS si presenta ogni anno, tendenzialmente con sintomatologie più forti, soprattutto nei bambini sotto gli 8 mesi. È un virus molto contagioso e spesso porta a bronchioliti e polmoniti.

    I sintomi del Virus Respiratorio Sinciziale

    I sintomi del VRS iniziano in modo molto simile al raffreddore, quindi muco abbondante, naso che cola e febbre. A volte, l’infezione da virus respiratorio sinciziale si risolve in modo spontaneo, prestando attenzione a mantenere il bambino idratato, fare lavaggi nasali con soluzioni fisiologiche e tenere ambienti umidificati con appositi dispositivi. Quando i sintomi si aggravano, si è in presenza di una bronchiolite o polmonite sintomatica; ogni bambino reagisce alla malattia in modo diverso, tuttavia, ci sono dei sintomi molto comuni per identificare l’aggravarsi delle condizioni:

    • difficoltà a respirare e apnee
    • mal di gola
    • poco appetito o appetito assente
    • apatia e svogliatezza
    • sibili durante la respirazione (wheezing)

    In questi casi è necessaria l’ospedalizzazione con l’obiettivo di agevolare la respirazione nel bambino e tenerlo monitorato.

    Si può prevenire il Virus Respiratorio Sinciziale?

    Purtroppo questo virus porta a numerose ospedalizzazioni, quindi il modo migliore per evitare di contrarlo è prestare attenzione ad alcuni aspetti, come, ad esempio, evitare il contatto diretto con bambini con raffreddore e oggetti contaminati. A scuola con gli altri bambini, come a casa con i fratellini, è molto facile venire a contatto con soggetti infetti oppure con oggetti contaminati.

    Per quanto sia un’infezione molto comune, esistono delle accortezze che sia bambini sia adulti possono adottare per ridurre il rischio di contagio:

    • Lavare spesso le mani con acqua calda e sapone
    • Per quanto riguarda i neonati, evitare di toccare le mani (che tendono a mettersi in bocca frequentemente)
    • Non scambiarsi baci o tenere lontani persone con sintomi tipici del raffreddore dai bambini più piccoli

    Inoltre, è consigliato tenere il bambino lontano da aree troppo affollate e chiuse ed evitare (come sempre) il fumo passivo. È consigliato inoltre l’uso di fazzoletti usa e getta quando è richiesto liberare il naso dal muco (non utilizzando sempre lo stesso fazzoletto): non appena possibile, è bene insegnare al bambino a soffiarsi il naso. Ad oggi non esiste un vaccino contro il virus respiratorio sinciziale, anche se la ricerca sta facendo grossi passi avanti: il vaccino contro questo virus non sembra essere lontano.

    Attenzioni nei bambini fragili o prematuri

    Se un bambino è nato prematuro o presenta malattie cardiache o polmonari (o altre malattie debilitanti) è consigliata l’assunzione di farmaci in grado di proteggerli dalle complicazioni del virus respiratorio sinciziale. Sarà il pediatra a decidere se e quando prescrivere un anticorpo monoclonale contro il VRS, non tanto per prevenire il virus (perché non esiste un vaccino), ma per alleviare la gravità dei sintomi in caso di malattia, così da ridurre il tempo di ospedalizzazione del bambino.

     

    Fonti

    Lascia il tuo commento

    Non verrà mostrata nei commenti
    A Good Magazine - Newsletter
    è il contenuto che ti fa bene! Resta aggiornato sulle malattie digitali