Critiche immotivate: come gestirle e mantenere una salda autostima

Come affrontare le critiche immotivate, attraverso la conoscenza di se stessi e quali consigli seguire per mantenere l’autostima intatta e rafforzarla

Sommario
    Tempo di lettura Tempo di lettura terminato
    0
    Time

    Le critiche fanno parte della vita di ognuno di noi: fin da quando si è bambini, si è soggetti a delle critiche. Talvolta queste critiche sono costruttive, mentre altre volte possono essere più aggressive e ingiuste. La voglia di affermarsi, di consolidare la propria identità e l’amor proprio fanno sì che qualsiasi tipo di critica sia percepita come una ferita al proprio orgoglio. Nonostante le critiche costruttive siano utili a migliorare, ricevere dei commenti sul proprio modo di essere e di comportarsi non è piacevole; se queste, al contrario, vengono comunicate in modo aggressivo o senza una giusta motivazione, il dolore o il risentimento possono essere anche maggiori. In questi casi, la ferita che si crea è spesso profonda, tanto da intaccare la propria autostima e il proprio orgoglio. Quindi, come si sopravvive alle critiche immotivate?

    Le tipologie di critiche

    Le critiche possono essere di varia natura e, in base a come vengono comunicate, possono trasmettere un giudizio, un intento manipolatore o una spinta a migliorare alcuni aspetti negativi.

    • Critica costruttiva La critica costruttiva fa riferimento a un aspetto negativo, ma sia nei modi di comunicarla sia nella sostanza è di fatto una risoluzione del problema, un invito al miglioramento, quasi alla stregua di un consiglio. Ci possono essere riferimenti al comportamento o ad aspetti caratteriali, ma si esprime il concetto in modo sano e genuino, non facendo sentire in colpa o aggredendo, ma semplicemente riconoscendo un disagio e la volontà di migliorare.
    • Critica aggressiva Questo tipo di critica tende a colpevolizzare la persona, offendendola o umiliandola. Spesso, un altro aspetto di critica aggressiva è quella manipolativa, puntando soprattutto sul senso di colpa.
    • Critica immotivata La critica immotivata è un tipo di critica che non ha una base solida oppure non è giustificata. Non mira a fornire suggerimenti utili o costruttivi, ma spesso nasce da emozioni negative, pregiudizi o fraintendimenti. Può essere espressa in modo aggressivo o sarcastico e tende a colpire la persona piuttosto che il comportamento o la situazione specifica.

    Cosa sono le critiche immotivate

    La critica immotivata è una forma di giudizio che non ha una base concreta o razionale. Diversamente dalla critica costruttiva, che ha come obiettivo quello di offrire feedback utili per un miglioramento, la critica immotivata spesso ha radici in emozioni negative quali invidia o frustrazione.

    Questa tipologia di critica può manifestarsi in diversi modi:

    • Aggressività verbale: commenti offensivi, insulti o attacchi personali;
    • Sarcasmo: vengono usati toni sarcastici o ironici per denigrare l’altra persona;
    • Generalizzazioni: spesso in questa tipologia di critica, la persona criticata è “sempre” o “mai” in un certo modo, senza specifiche situazioni.

    Le critiche immotivate non offrono spunti per la crescita personale o professionale, ma, al contrario, mirano a sminuire o ferire chi le riceve. Riconoscere questo tipo di critica è il primo passo per imparare a gestirla nel modo meno doloroso possibile e a mantenere una solida autostima.

    Come rispondere alle critiche immotivate

    Ricevere critiche è sempre destabilizzante in quanto vanno a toccare aspetti negativi del carattere o determinati atteggiamenti della persona. L’aspetto positivo è che si possono sviluppare tecniche per vivere le critiche, anche immotivate, nel modo migliore possibile, dando il giusto valore a queste critiche e portandole su un piano positivo.

    • Ascoltare e analizzare la critica: anche se può far male, ascolta e rimani calmo alla critica espressa, anche se immotivata; analizzala, in modo da riflettere su quanto ti è stato detto e inizia una sorta di autocritica (senza giudizio, se riesci);
    • Prendere tempo per metabolizzare: una volta ascoltata e analizzata, prendi il tempo per metabolizzare la critica ricevuta. Capisci che tipo di critica è, se può esserti d’aiuto o se non vi è una base di verità e capisci come vuoi gestirla;
    • Rispondere: parti da una buona dose di autocontrollo. Cerca di rispondere in modo assertivo, rimanendo gentile. Un esempio? “Grazie per il tuo feedback. Mi prenderò del tempo per rifletterci.” In questo modo trasmetti all’altra persona che prenderai in considerazione ciò che ti è stato riferito, ma eviterai un conflitto diretto nell’immediato.

    Essendo la critica immotivata quasi mai basata su un fondo di verità e su aspetti volti a un miglioramento, è consigliabile evitare lo scontro diretto, anche se si può rispondere all’interlocutore, chiedendo degli approfondimenti o facendo capire che questo tipo di commento non è costruttivo.

    Consigli utili per mantenere salda l’autostima

    Quando si riceve una critica, di qualsiasi tipo, l’orgoglio viene colpito nel vivo. Ma è importante, soprattutto nei tipi di critica negativa (immotivata, aggressiva o manipolatoria) cercare di non prenderla sul personale, stabilendo dei confini con l’interlocutore e prendendo solo quello che può essere utile a migliorarsi, cercando il più possibile di non essere coinvolti in dinamiche ostili o in spirali avverse. Quindi, il consiglio è quello di prendere il positivo che c’è:

    • Autovalutazione positiva: cerca di ascoltare la critica, ma poi prendi solo quello che può apportare dei miglioramenti alla tua persona e al tuo comportamento. Non ce ne sono? Lascia perdere e argina la persona che li ha fatti.
    • Cerca il supporto: parla con amici fidati, familiari o colleghi per avere un feedback esterno per affrontare la critica. Un supporto emotivo può rafforzare la tua autostima e aiutarti a gestire meglio la situazione. Se questo non è sufficiente, non esitare a chiedere un supporto psicologico per ridurre il disagio delle critiche immotivate e acquistare (o riacquistare) fiducia in te stesso.
    • Prova a non prendere le critiche sul personale: non è semplice, ma arrivare alla consapevolezza che nessuno è perfetto e che si può “lasciar andare” è il primo passo per non intaccare l’autostima. Anche se la critica è immotivata, la tua risposta a essa può rafforzare la tua resilienza e le tue capacità di gestione dei conflitti.

    Distacco emotivo: cos’è e quando è importante

    Riuscire a sviluppare il distacco emotivo dalle critiche può aiutare a mantenere la serenità mentale e lasciare intatta l’autostima.

    Il distacco emotivo è la capacità di prendere le distanze dalle emozioni negative: non significa ignorarle o reprimerle, ma piuttosto gestirle in modo da non essere sopraffatti. È un approccio consapevole per mantenere la calma e la lucidità mentale di fronte a situazioni difficili.

    Quando si ricevono critiche immotivate, ad esempio, è facile sentirsi attaccati personalmente. Il distacco emotivo aiuta a non prendere queste critiche sul personale, permettendo di analizzare la situazione con obiettività e rispondere in modo appropriato. È importante avere una grande consapevolezza di se stessi, riconoscere i propri limiti, le proprie emozioni e i propri aspetti positivi. Esercizi di mindfulness, pratiche di meditazione e tecniche di respirazione possono aiutare a prendere consapevolezza di sé e a sviluppare il distacco emotivo necessario a fronteggiare le critiche e a reagire in modo costruttivo.

    Fonti

    Lascia il tuo commento

    Non verrà mostrata nei commenti
    A Good Magazine - Newsletter
    è il contenuto che ti fa bene! Resta aggiornato sulle malattie digitali