La nuova iniziativa del colosso americano cavalca l’onda dell’industria farmaceutica: Amazon Pharmacy, una vera e propria farmacia digitale che consente di ottenere facilmente i farmaci prescritti (e non) alla porta di casa e in poco tempo.
L’idea è molto accattivante, soprattutto considerando tutti i benefici che può apportare questa soluzione a chi durante il giorno è molto impegnato. Spesso, infatti, recandosi fisicamente nella farmacia più vicina, bisogna fare la fila e, a volte, il farmaco richiesto non è disponibile e richiede che le persone tornino fisicamente in farmacia.
Il nuovo servizio di abbonamento di Amazon Pharmacy, RxPass, mira proprio a questo: abolire l’attesa fisica e la ricerca della farmacia più vicina e aperta per permettere di ricevere comodamente da casa la propria terapia. Capiamo, dunque, di che cosa si tratta.
Che cos’è Amazon Pharmacy RxPass e come funziona
Il lancio di Amazon Pharmacy è avvenuto già circa due anni fa negli USA. Il servizio offre l’acquisto sia di parafarmaci comuni – già in parte presenti sulla piattaforma Amazon – che di medicinali con prescrizione medica obbligatoria, per facilitare l’acquisto e aiutare nella ricezione delle medicine i clienti Amazon.
Per i membri Prime è ancora più conveniente: per chi non dispone di assicurazione sanitaria i farmaci generici sono scontati fino all’80% e i prescritti fino al 40%. Questo non può che comportare un grande aiuto per chi risiede in paesi privi di sanità pubblica.
L’abbonamento RxPass comporta un ulteriore passo avanti: con soli 5 dollari al mese è possibile ricevere la propria terapia per problemi comuni come asma e ipertensione. Amazon tiene a precisare che si tratta di farmaci generici: in questo modo è possibile abbassare il costo per il cliente con più facilità.
Questo servizio è disponibile solo in 42 Stati degli USA ed è esclusivo per i membri Prime. Tutte le altre condizioni di Amazon Pharmacy restano invariate.
Come utilizzare Amazon Pharmacy RxPass?
- È necessario possedere più di 18 anni
- Tramite iscrizione all’interno del portale di Amazon Pharmacy, si inseriscono le proprie informazioni personali sanitarie (allergie, assicurazione sanitaria, patologie, etc.)
- Il cliente può scegliere se ricevere la ricetta e inserirla sulla piattaforma per acquistare i farmaci prescritti o farla caricare direttamente al proprio medico su Amazon Pharmacy per velocizzare la procedura
Cosa c’è dietro l’interesse di Amazon verso l’industria farmaceutica: PillPack
Amazon Pharmacy viene lanciato nel 2019, ma l’interesse di Amazon verso l’industria farmaceutica non è assolutamente una novità. Il primo investimento della piattaforma e-commerce più famosa al mondo viene fatto un anno prima, nel 2018, quando Amazon comprò la start-up PillPack per 1 miliardo di dollari, facendo crollare in borsa i titoli delle principali catene farmaceutiche americane.
Ma qual è il vero interesse di Amazon per PillPack? Per capirlo, bisogna comprendere cos’è PillPack. Dal nome, “pillole in bustina”, già si può intuire qual è lo scopo del servizio: PillPack è una vera e propria farmacia online, il cui target si identifica in un tipico paziente cronico, il quale ha chiaramente bisogno di acquistare la sua dose quotidiana dei farmaci prescritti per prendersi cura in maniera regolare della propria condizione.
Per questo, ogni bustina contiene l’esatta terapia del paziente in dosi preconfezionate con la data di assunzione riportata sul fronte del packaging. Le terapie acquistabili sono mensili, mentre ogni bustina corrisponde a una dosa giornaliera.
Chi soffre di patologie croniche, ha il costante pensiero di doversi ricordare della propria condizione e di come curarla. PillPack offre un servizio di assistenza “senza pensieri”, recapitando al cliente la dose già impostata di un prodotto che diventa, per altro, un bene di prima necessità.
L’idea di PillPack non è offrire solo un prodotto, ma un vero e proprio servizio di assistenza al cliente che non può che diventare un affiliato nel tempo. Infatti, il cosiddetto “ciclo di vita” del cliente non può che seguire l’abitudine, perché non svanisce mai il bisogno del prodotto. Comprare la terapia online diventa quindi una semplice e abitudinaria routine.
Ma cosa ci ha guadagnato davvero Amazon con l’acquisto di PillPack? È presto detto: l’autorizzazione per distribuire farmaci e medicinali negli USA. Pacchetto completo, mossa geniale: Amazon Pharmacy varca così le porte di casa con uno schiocco di dita.
Critiche e perplessità sulla fattibilità di Amazon Pharmacy
Il lancio di Amazon Pharmacy è avvenuto poco prima dello scoppio della pandemia Covid -19, dunque il successo era pressoché scontato. In questi anni siamo stati tutti molto più attenti al tema salute e la paura di ammalarsi ha portato molte persone a cercare – nel modo più immediato possibile – di accaparrarsi velocemente dei farmaci necessari.
Stiamo andando verso un mondo sempre più smart e digitale, ecco perché smaltire i tempi di reperibilità delle medicine può essere un’ottima mossa nel segno dei tempi. Amazon sembra sicuramente pensarlo, e non poteva che dare una risoluzione della questione sul tavolo, a dir poco interessante.
Tuttavia, alcuni dubbi e perplessità sul successo di Amazon Pharmacy sorgono spontanei. Innanzitutto, l’azienda ha confermato che non saranno venduti farmaci a base di oppioidi o in generale i medicinali sottoscritti nella Tabella 2, e questo comporta una limitazione del servizio. Inoltre, ogni Paese ha le sue regole in merito al settore farmaceutico: Amazon non potrà, dunque, applicare le sue condizioni generali di vendita in modo eguale per tutti i Paesi.
Amazon Pharmacy in Italia
A causa di tutti i vincoli normativi e le restrizioni presenti nel settore farmaceutico italiano, attualmente, Amazon Pharmacy non ha le carte in regola per rivendere medicinali in Italia. A differenza di Amazon che consente di ordinare sul portale di altri Paesi senza problemi, per gli italiani non è possibile acquistare medicinali da siti stranieri per gli stessi vincoli normativi citati sopra.
Amazon potrà replicare in altri Paesi, tra cui l’Italia, una mossa simile all’operazione PillPack? È nei suoi piani futuri? Sicuramente è una possibilità di cui tenere conto.
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