Medical Writer per le aziende farmaceutiche: chi è e perché è essenziale per la comunicazione scientifica

Qual è il ruolo del medical writer, le competenze necessarie e i vantaggi che porta alle aziende

donna che scrive al computer

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    Quando si parla di settore farmaceutico e, in particolare, di marketing e comunicazione, questi aspetti sono da considerare con attenzione, forse più che negli altri settori. Sono elementi strategici che influenzano la reputazione aziendale, certo. Ma in questo caso la compliance normativa e la fiducia dei professionisti sanitari e dei pazienti sono molto più stringenti e influenti.

    Ecco perché è nata la figura del Medical Writer per le aziende farmaceutiche. Un profilo professionale con un ruolo chiave nella produzione di contenuti scientifici chiari, precisi e conformi alle normative. Ma chi è esattamente un Medical Writer e perché è così fondamentale per le aziende del settore? Si tratta di un professionista specializzato nella redazione di documenti tecnici, regolatori e divulgativi, che traduce il linguaggio complesso della ricerca e della medicina in testi accessibili e strutturati per diversi target. Rappresenta dunque il ponte tra la scienza e il mondo esterno.

    Chi è il Medical Writer?

    Come anticipato, il Medical Writer è un professionista specializzato nella redazione di testi scientifici e regolatori per il settore farmaceutico, biotech e dei dispositivi medici. Tra le sue responsabilità principali c’è quella di tradurre dati scientifici complessi in documenti chiari, accurati e conformi alle normative internazionali.

    Ma perché questo ruolo è così importante? Perché quello farmaceutico è un settore particolarmente complesso, guidato da norme stringenti, dove la precisione e la trasparenza sono essenziali per garantire la sicurezza dei pazienti e l’approvazione dei farmaci da parte delle autorità competenti. Ecco perché un Medical Writer lavora spesso all’interno di aziende farmaceutiche, agenzie di medical writing, enti regolatori o come freelance, collaborando con team di ricerca & sviluppo, affari regolatori, marketing e medical affairs. Oltre alle competenze tecniche, un Medical Writer dovrebbe possedere anche eccellenti capacità di scrittura, una conoscenza approfondita della terminologia medica e farmaceutica, nonché familiarità con le normative e le linee guida EMA, FDA, ICH, GPP.

    Tutte queste caratteristiche concorrono a delineare una figura professionale complessa, capace di operare su più fronti e di collaborare con persone diverse. E per questo rappresenta un elemento strategico di rilievo nella comunicazione delle aziende farmaceutiche.

    Medical writing vs. copywriting: le differenze nel settore farmaceutico

    Prima di andare avanti, però, capiamo meglio quali sono le skill richieste a un Medical Writer. Spesso infatti si fa confusione tra questa figura e quella del Copywriter.

    È vero, Medical Writing e Copywriting sono due discipline che rientrano nella macrocategoria della scrittura professionale. Ma sebbene possano sovrapporsi in alcuni contesti, rispondono a obiettivi differenti. Di base,

    • il Medical Writing trasmette informazioni scientifiche accurate e conformi alle normative;
    • il copywriting ha come obiettivo principale persuadere e coinvolgere il target per fini commerciali.

    Anche il pubblico target può essere diverso:

    • il Medical Writing si rivolge per lo più ad enti regolatori, medici, ricercatori e operatori sanitari, quindi a un pubblico settoriale e già informato;
    • il Copywriting, in ambito sanitario o farmaceutico, si rivolge più spesso ai pazienti, ai loro familiari o a un pubblico di aziende B2B interessate ai servizi offerti.

    Ovviamente, un Medical Writer può anche occuparsi di contenuti destinati a un pubblico più ampio, come brochure informative o contenuti per siti web aziendali, ma lo farà sempre con un approccio scientificamente rigoroso. D’altra parte, un copywriter farmaceutico avrà maggiore libertà creativa e si concentrerà su messaggi persuasivi volti a rendere un prodotto più attraente per il pubblico.

    Per le aziende farmaceutiche, avere entrambi i professionisti nel team è quindi fondamentale per bilanciare compliance normativa e comunicazione efficace, garantendo che i messaggi trasmessi siano sia scientificamente corretti che accessibili ai diversi interlocutori.

    Cosa fa un Medical Writer per le aziende farmaceutiche?

    Quando parliamo di Medical Writer, ci riferiamo a una figura professionale attiva su più fronti, che può produrre diverse categorie di contenuti scientifici. In particolare, il Medical Writer per le aziende farmaceutiche può occuparsi di:

    • documentazione scientifica e regolatoria: redige Clinical Study Reports (CSR), Common Technical Documents (CTD) e dossier per l’approvazione di farmaci da parte di enti come EMA e FDA. La correttezza di questi documenti è infatti importante per la commercializzazione di nuovi prodotti.
    • pubblicazioni scientifiche e peer-reviewed: scrive articoli per riviste specializzate, abstract per congressi e white paper basati su studi clinici, contribuendo alla diffusione delle evidenze scientifiche.
    • materiali per la formazione interna e per i professionisti sanitari: sviluppa guide, slide e manuali per medici e farmacisti, facilitando la comprensione dei nuovi trattamenti e la loro corretta prescrizione.
    • supporto al marketing farmaceutico: collabora alla creazione di brochure, contenuti digitali, newsletter e testi per siti web, assicurando che ogni messaggio sia scientificamente corretto e in linea con le normative.

    Quindi, grazie a queste attività, il Medical Writer può concretamente aiutare le aziende farmaceutiche a comunicare con rigore scientifico ed efficacia, ottimizzando la trasparenza e l’affidabilità delle informazioni verso i propri stakeholder.

    Perché le aziende farmaceutiche dovrebbero investire nei servizi di un Medical Writer?

    Lo abbiamo forse già accennato, ma è bene comprendere a fondo perché affidarsi a un Medical Writer professionista porta vantaggi concreti in termini di qualità, affidabilità e sicurezza nella comunicazione scientifica.

    Un Medical Writer porta infatti almeno 3 vantaggi principali per le aziende farmaceutiche:

    • qualità e affidabilità della comunicazione: la redazione di contenuti chiari e basati su evidenze scientifiche aiuta l’azienda a rafforzare la propria credibilità agli occhi di enti regolatori, medici e pazienti.
    • riduzione del rischio di errori nei documenti regolatori: una documentazione non conforme può causare ritardi nelle approvazioni e problematiche legali. Un Medical Writer esperto può prevenire questi rischi grazie a una scrittura precisa e aderente alle normative.
    • comunicazione chiara per pazienti e stakeholder: la trasmissione di informazioni accessibili è essenziale per garantire che i farmaci vengano utilizzati correttamente e in sicurezza. Il Medical Writer traduce infatti il linguaggio tecnico in contenuti fruibili, facilitando il rapporto tra azienda, operatori sanitari e utenti finali.

    Dunque, nel settore farmaceutico, la comunicazione scientifica deve essere precisa, trasparente e conforme alle normative. Per questo, investire nella figura del Medical Writer può aiutare le aziende farmaceutiche a migliorare la qualità della comunicazione aziendale, ridurre il rischio di errori e rafforzare la fiducia di enti regolatori, professionisti sanitari e pazienti.
    Come scegliere il profilo giusto? La scelta ad esempio, può ricadere tra un Medical Writer interno o esterno e tutto dipende dalle esigenze aziendali, ma quello che non può mancare è una strategia complessiva per comunicare, aspetto che, quando complesso, non può essere che demandato a un’agenzia specializzata, per la quale spesso opera questa figura.

    In generale, comunque, per individuare il profilo adatto, è importante verificare:

    • formazione scientifica (biologia, farmacia, medicina, chimica);
    • esperienza nella scrittura regolatoria o scientifica per il settore farmaceutico;
    • conoscenza delle normative (EMA, FDA, ICH) per la documentazione regolatoria;
    • capacità di adattare il linguaggio ai diversi target (enti regolatori, medici, pazienti);
    • competenze di revisione e gestione delle fonti per garantire accuratezza e compliance.

    Fonti

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