Quando si pensa al mondo occidentale si dice che la produttività è alla base dell’efficienza, e per raggiungere certi obiettivi lo strumento magico è uno solo: la caffeina. Questa sostanza psicoattiva, presente in molte bevande comuni – come caffè, tè e bevande energetiche – ha sollevato preoccupazioni significative per l’uso eccessivo che ne viene fatto negli ultimi anni, soprattutto tra i giovani.
In questo articolo esploreremo i pro e i contro della caffeina, per capire se e quanto fa male a seconda dell’età e come usarla al meglio per rimanere attivi e carichi.
Cosa è la caffeina?
Partiamo dalla definizione scientifica. La caffeina è tecnicamente un alcaloide naturale che agisce come stimolante del sistema nervoso centrale, che si trova in diverse piante, inclusi caffè, tè, cacao e guaranà.
La sua principale funzione è quella di bloccare l’adenosina, un neurotrasmettitore che promuove il sonno e la sedazione, portando a un aumento della vigilanza e della concentrazione. Per questo motivo viene utilizzata principalmente per rimanere svegli, spesso come prima bevanda del mattino.
Gli effetti negativi della caffeina
Il troppo stroppia sempre, con la caffeina ancor di più. Infatti, il suo consumo eccessivo può comportare effetti collaterali significativi: secondo un recente rapporto di Epic Research, il numero di giovani che si presenta al pronto soccorso per overdose da caffeina è raddoppiato dal 2017. I sintomi di sovradosaggio includono ansia, palpitazioni cardiache e, nei casi più gravi, attacchi cardiaci o addirittura morte.
Inoltre, l’Accademia Americana di Pediatria raccomanda che gli adolescenti non superino i 100 milligrammi di caffeina al giorno (circa una tazza di caffè), poiché il consumo elevato può anche interferire con il sonno e la concentrazione. Per questo motivo, le bevande energetiche sono particolarmente problematiche: possono contenere dai 200 ai 300 milligrammi di caffeina in una sola lattina da 355 ml, rendendo facile per i giovani superare questa soglia senza rendersene conto.
Dal punto di vista degli effetti sul fisico e della digeribilità, la caffeina stimola il reflusso di acido nello stomaco e stimola l’evacuazione; nel caso di osteoporosi è consigliabile un utilizzo molto ridotto, in quanto blocca l’assunzione del calcio. Invece, al contrario di quanto si è pensato in passato – rimanendo nelle dosi consigliate – la caffeina non influisce significativamente sui valori pressori, sulle malattie cardiovascolari e sulla colesterolemia, anche se in caso di aritmie o disturbi cardiaci e di gravidanza è comunque sconsigliata l’assunzione in via precauzionale.
I benefici della caffeina
D’altra parte, diversi studi suggeriscono che un consumo moderato di caffeina possa avere effetti positivi sulla salute. È stato dimostrato che la caffeina migliora le prestazioni cognitive, aumenta la vigilanza, accorcia i tempi di reazione e può persino ridurre il rischio di alcune malattie neurodegenerative come il Parkinson. Inoltre, un consumo moderato è associato a benefici cardiovascolari e a una riduzione del rischio di alcune forme di cancro.
Il caffè, in particolare, è stato oggetto di studi che ne evidenziano i potenziali effetti positivi sulla salute se consumato in modo responsabile. Gli esperti concordano sul fatto che per gli adulti sani un’assunzione fino a 400 milligrammi al giorno (circa 4-5 tazzine) sia generalmente considerata sicura. Per di più, in caso di dolore acuto, gli studiosi hanno osservato che aggiungere ad un analgesico una quantità di caffeina che va da 100 mg a 130 mg contribuisca ad aumentare il sollievo.
In definitiva, gli effetti della caffeina possono variare notevolmente da persona a persona. Mentre un consumo moderato può offrire alcuni benefici per la salute e migliorare le prestazioni cognitive, l’eccesso può portare a conseguenze gravi, specialmente nei giovani. Esagerare con qualsiasi sostanza non fa mai bene: è importante trovare un equilibrio nel consumo di caffeina per massimizzare i benefici minimizzando i rischi. Pertanto è fondamentale monitorarne l’assunzione, in particolare per i ragazzi, e stabilire abitudini sane per garantire un buon riposo.
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