Ayahuasca: cos’è e quali sono i suoi effetti

Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sull’ayahuasca: storia, effetti e meccanismo d’azione

Effetti Ayahuasca

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    Hai mai sentito parlare di ayahuasca, la sostanza che provoca visioni e allucinazioni? Se non la conosci non ti preoccupare! In questo articolo indagheremo gli utilizzi e gli effetti di questa sostanza che, recentemente, il Ministero della Salute ha inserito nella tabella delle sostanze stupefacenti e psicotrope.

    Iniziamo il nostro viaggio allucinogeno partendo dalla definizione e dalle origini di questo preparato amazzonico.

    Cos’è l’Ayahuasca?

    L’ayahuasca è un preparato a base di piante amazzoniche che produce effetti visionari e purganti.

    Il composto si ottiene cucinando la corteccia della vite Banisteriopsis caapi (contenente alcaloidi beta-carbolina) e le foglie del cespuglio Psychotria viridis (che fornisce l’allucinogeno N,N-dimetiltriptamina o DMT). Mescolando queste sostanze, è possibile produrre l’ayahuasca, che si presenta come una sorta di tè psichedelico.

    Le sue origini risalgono a millenni fa, quando in Amazzonia, le popolazioni indigene preparavano questa bevanda e la utilizzavano a fini spirituali e medicinali

    Negli ultimi decenni, l’utilizzo dell’ayahuasca si è diffuso in tutto il mondo occidentale, suscitando la curiosità di molti. Questo fino al 23 febbraio 2023, quando il Ministero della Salute ha inserito l’ayahuasca nella tabella delle sostanze stupefacenti e psicotrope, vietando il suo consumo, che danneggerebbe la salute. 

    Ma prima facciamo un passo indietro: un po’ di storia, per poi capire i benefici e i rischi di questa sostanza.

    La storia dell’Ayahuasca?

    Letteralmente, il nome ayahuasca deriva dalla lingua quechua e significa “liana degli spiriti” perché è considerata una sostanza vegetale in grado di connettersi con la propria anima e con quella dei defunti. 

    Come già accennato, per millenni l’ayahuasca è stata utilizzata dalle popolazioni indigene dell’Amazzonia come strumento di guarigione e di sacralità. Da un lato la sostanza apparteneva alla medicina popolare e permetteva di curare malattie, dall’altro veniva utilizzata nei rituali spirituali e di iniziazione, in cui assumeva una funzione simbolica.

    Col passare del tempo, la conoscenza della sostanza si è diffusa, alimentando curiosità anche nel mondo occidentale e, da decenni, viene utilizzata anche in Italia. Spesso, in occidente, l’utilizzo dell’ayahusca non è correlato solo a motivi religiosi o curativi, ma anche e soprattutto a fini ricreativi. A tal proposito, recentemente l’ayahuasca ha suscitato un crescente interesse grazie ai suoi potenziali benefici.

    Le testimonianze

    Spinte da questa crescente curiosità nei confronti della sostanza, alcune persone appartenenti al mondo occidentale, hanno intrapreso viaggi in America del Sud per partecipare a vere e proprie cerimonie spirituali in cui si fa uso di ayahuasca.

    Queste cerimonie si svolgono con gruppi di persone guidati da facilitatori (spesso chiamati “sciamani”), ossia figure esperte che aiutano i partecipanti a superare le fasi più difficili nel loro viaggio con l’ayahuasca. Normalmente, il turista che intraprende un’esperienza del genere, vuole prendere parte a pratiche tradizionali dell’ayahuasca, che permettono di ottenere benefici spirituali e terapeutici, grazie al famoso tè psichedelico che permette di connettersi con il proprio spirito e con gli altri.

    Quello che però sfugge ai turisti è che, spesso come vedremo, l’assunzione di questa sostanza presenta molti rischi per la salute. In più, va detto che purtroppo, esistono molte truffe di falsi sciamani che, per ottenere benefici monetari, forniscono ai turisti esperienze mistiche che si distaccano dalla reale cerimonia tradizionale.

    A tal proposito, la BBC ha raccolto alcune testimonianze di persone che, durante queste cerimonie, dopo aver assunto l’ayahuasca, hanno subito abusi da parte di coloro che proclamavano guide esperte. Ma non solo: in questi racconti, le persone dichiarano anche gli effetti negativi della sostanza, spiegano di essersi sentite molto confuse, di aver avuto visioni e di essersi trovate, quindi, in momenti di debolezza. Vediamo di indagare quali sono gli effetti provocati da questa sostanza.

    Quali sono gli effetti dell’Ayahusca?

    L’assunzione di ayahuasca comporta effetti comuni, tra cui allucinazioni visive, percezione sensoriale alternata e ricordo di esperienze mistiche.

    Vediamo di fare chiarezza sugli effetti provocati dall’ayahusca per avere un quadro generale di benefici e rischi di questa sostanza:

    Positivi

    Innanzitutto, come dicevamo, questa pianta veniva utilizzata dalle popolazioni indigene per i suoi benefici spirituali e terapeutici. Esistono realmente questi effetti positivi? Scopriamolo

    Per quanto riguarda i benefici spirituali, si ritiene che l’ayahuasca possa stimolare il pensiero creativo. È proprio per questa utilità “ricreativa” che l’utilizzo dell’ayahuasca si è diffuso, fino ad inglobare anche il  mondo occidentale.

    Mentre per gli effetti terapeutici, già originariamente la sostanza veniva utilizzata per trattare disturbi psicologici nei pazienti e la sua validità come strumento di guarigione è accertata da alcune ricerche scientifiche. Infatti, lo studio condotto nel 2021 e reperibile su Pubmed “Ayahuasca per il trattamento della depressione”, mostra gli effetti antidepressivi dell’assunzione dell’ayahuasca, sostanza che agisce in maniera significativa e rapida, a partire dal giorno seguente dall’assunzione.

    Inoltre, l’utilità dell’ayahuasca è dimostrata anche per il trattamento di vari disturbi psicologici, tra cui depressione, ansia, traumi, dipendenza e uso di sostanze. Questo perché, sembra che l’ayahuasca consenta una temporanea liberazione delle emozioni, grazie all’evasione emotiva che comporta.

    Negativi

    Passiamo ora all’altro lato della medaglia: i rischi. Sebbene dell’ayahuasca sia spesso correlata ai benefici appena elencati, la sua assunzione può comportare numerosi danni alla salute

    In primis l’ayahuasca contiene armalina e armina, due sostanze che producono gravi effetti allucinogeni. Non ci stupisce, infatti, che l’ayahuasca possa provocare allucinazioni, visioni, agitazione, aggressività, convulsioni e, spesso, anche vomito o diarrea

    Inoltre, secondo uno studio pubblicato sul PLOS (Global Public Health Library of Science) a novembre 2022, il 69,9% della totalità campione studiato ha dichiarato di aver vomitato in seguito all’assunzione di ayahuasca; con il 2,3% che ha dovuto ricorrere a cure mediche nel periodo successivo. L’ayahuasca sembra, quindi, apportare danni anche nel lungo periodo e non solo in seguito all’uso.

    Qual è il meccanismo di azione?

    Il meccanismo di azione del’ayahuasca dipende dai componenti delle due piante utilizzate: gli alcaloidi beta-carbolinici, che si trovano nella Banisteriopsis caapi la N,N-dimetiltriptamina (DMT), che si trova nella Psychotria viridis.

    In particolare gli alcaloidi beta-carbolinici agiscono come inibitori delle monoamino ossidasi (MAOI) e, con la loro azione, permettono alla DMT di diffondersi nell’organismo umano fino ad arrivare al cervello. Una volta raggiunto il cervello, la DMT agisce da agonista del neurotrasmettitore, la serotonina, legandosi ai recettori della serotonina stessa. 

    Questo è il meccanismo che permette all’ayahuasca di provocare esperienze allucinogene a chi ingerisce la sostanza. Senza gli alcaloidi beta-carbolinici, la DMT verrebbe rapidamente metabolizzata dal sistema digestivo e non sarebbe possibile ottenere effetti allucinogeni.

    Perché il Ministero della Salute l’ha vietata?

    Con un decreto pubblicato in data 23 febbraio 2023, il Ministero della Salute ha inserito l’ayahuasca nella tabella delle sostanze stupefacenti e psicotrope.

    Già nel 2005 la Francia aveva vietato l’utilizzo dell’ayahuasca, in quanto sostanza pericolosa per la salute pubblica. Dopo uno studio approfondito sui possibili rischi, anche l’Italia ha inserito l’ayahuasca nell’elenco delle sostanze dannose. 

    Nel dettaglio, il testo del decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale spiega che: “In considerazione delle informazioni estrapolate dalla letteratura internazionale e delle segnalazioni pervenute, è necessario inserire nella tabella I del testo unico anche l’ayahuasca estratto, macinato, polvere […]”. Sempre nel testo troviamo anche il motivo di questa decisione: come abbiamo già accennato, l’ayahuasca contiene sostanze che producono effetti allucinogeni e che possono rivelarsi tossiche per l’organismo umano. 

    Fonti

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