Forgotten Baby Syndrome, perché non dovremmo giudicare

Una sindrome dolorosa che può avere effetti drammatici. Cos'è la FBS e come si guarda al futuro in modo positivo grazie ai dispositivi tecnologici

orsacchiotto nel seggiolino auto

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    Il “Forgotten Baby Syndrome” (FBS) o “Sindrome del bambino dimenticato” rappresenta un fenomeno tragico che coinvolge la morte accidentale di bambini piccoli dimenticati nei veicoli. Il tema è, comprensibilmente, molto delicato: lentamente si stanno valutando le varie motivazioni scientifiche e si stanno ricercando dispositivi tecnologici per diminuire la casistica. Tuttavia, è importante non svalutare il legame tra genitori e figli e comprendere che questi tragici incidenti possono colpire chiunque, indipendentemente dall’amore e dalla cura per i propri bambini. Sensibilizzare e fornire supporto senza giudicare è essenziale per prevenire ulteriori tragedie.

    Cos’è la Forgotten Baby Syndrome

    Nonostante non ci siano accordi specifici sul nome, la Forgotten Baby Syndrome o Sindrome del bambino dimenticato è una sindrome che colpisce alcuni genitori a prescindere dal loro sesso, reddito, livello di istruzione o personalità. Quando si parla di questa sindrome ci si riferisce a quegli avvenimenti in cui i genitori lasciano il figlio in auto in modo accidentale, spesso con esiti drammatici. Le ricerche scientifiche hanno iniziato a dare delle risposte, per quanto siano ancora limitate.

    La memoria di lavoro e le altre cause della Forgotten Baby Syndrome

    Ci sono varie ipotesi che causano la Forgotten Baby Syndrome e tra le più accreditate c’è la funzionalità della memoria di lavoro o working memory (WM). La memoria di lavoro gestisce le informazioni temporanee e interagisce con la memoria a lungo termine per gestire le informazioni e le decisioni. È una specie di unione tra percezione, memoria a lungo termine e decisione. Quindi l’efficienza della memoria di lavoro viene determinata dalle informazioni che provengono dall’ambiente e le informazioni pregresse contenute nella memoria. La mancanza di segnali sensoriali (come può essere un bambino silenzioso sul sedile posteriore) può portare a un deficit di memoria di lavoro, causando l’abbandono involontario del bambino. In questo caso, lo schema sul programma di azione di routine prenderà il sopravvento e si parlerà del cosiddetto caso del “pilota automatico”. Il copione, infatti, è abbastanza ricorrente: i genitori si dimenticano il bambino sul seggiolino a causa dell’assenza di segnali, proseguendo nella loro routine, solitamente nel tragitto “casa-lavoro”.

    Oltre alla memoria di lavoro, può influire su questo aspetto drammatico anche un deficit della memoria prospettica: questa agisce sulle azioni del futuro. Abbastanza collegata alla routine di cui abbiamo parlato precedentemente, questa memoria può influire sulle azioni abitudinarie. La routine ci permette di agire senza pensare, ma solo basandosi sulla memoria di azioni precedentemente fatte; inserendo una nuova azione nella routine (portare il bambino all’asilo, dai nonni, ecc.) questa può essere rimossa involontariamente dalla memoria, proseguendo nelle azioni di routine.

    Un’altra spiegazione su questa sindrome è legata all’amnesia dissociativa, ovvero una condizione psicologica che riguarda una sconnessione tra coscienza, memoria, emotività, percezione e identità. In questo caso, un genitore sotto stress o in condizioni di abitudini sconvolte, può dimenticare informazioni importanti, come il proprio bambino sul seggiolino dell’auto.

    L’amore dei genitori non dovrebbe essere messo in discussione

    Momenti di stress intenso o di cambiamenti nella routine: riconoscere questi fattori umani e psicologici è essenziale per comprendere pienamente il fenomeno e lavorare verso soluzioni che possano prevenire ulteriori tragedie. Può colpire chiunque ed è per questo che è importante non solo analizzare i fattori scatenanti, ma anche trovare soluzioni. I genitori coinvolti hanno funzionalità psichiche, cognitive ed emotive ottimali e non c’è intenzione nel fare del male ai propri figli. Sono dinamiche che si verificano in modo incontrollato e ciò sottolinea perché non si dovrebbe giudicare, ma comprendere e offrire il supporto necessario.

    L’incidenza del fenomeno nella vita quotidiana

    La Forgotten Baby Syndrome è una sindrome che colpisce i genitori in tutto il mondo. Gli Stati Uniti sono uno dei Paesi con il maggior numero di casi riportati: dal 1990 al 2023 sono stati registrati oltre 1.000 decessi di bambini lasciati in auto. In Europa i dati sull’incidenza della FBS sono meno dettagliati, ma ci sono stati casi riportati in diversi Paesi: in Italia, ad esempio, nel 2018 e nel 2019, sono stati registrati rispettivamente 5 e 6 casi di decessi di bambini lasciati in auto. In linea generale, il fenomeno di questa sindrome è presente in diversi contesti culturali e geografici, indicando che si tratta di un problema globale.

    Dispositivi anti abbandono

    Per aumentare la sicurezza dei bambini e la tranquillità dei genitori, sono stati creati dei dispositivi anti abbandono: sono accessori utili a evitare eventuali dimenticanze grazie alla tecnologia. I seggiolini dei bambini nelle auto, infatti, sono dotati di sensori in grado di sentire la presenza del bambino così da avvertire il conducente nell’eventualità si allontanasse lasciando il bambino in auto; il dispositivo allerta con suoni, luci e notifiche sul telefono la presenza del bambino in auto. Dal 2019 il Parlamento italiano ha approvato il decreto sull’obbligo dei seggiolini anti abbandono in auto per bambini con età inferiore ai 4 anni. Si tratta di uno strumento relativamente semplice che i genitori hanno a disposizione per tenere al sicuro i piccoli: utilizzarlo significa ridurre un temuto rischio.

    Fonti

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