La scoperta che ha cambiato tutto: la vera causa dell’ulcera allo stomaco

Negli anni '80, due ricercatori hanno individuato la causa dell'ulcera allo stomaco, stravolgendo le vecchie convinzioni e aprendo la strada a cure efficaci. Di cosa si tratta e quali sono le cure?

le vere cause dell'ulcera allo stomaco

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    Quel senso di bruciore di stomaco che non passa, a volte accompagnato da nausea o dolore addominale, potrebbe non essere un problema di digestione, ma il segnale di un’ulcera allo stomaco

    Nelle ultime settimane, il successo della serie ispirata a “M. Il figlio del secolo”, ha spostato l’attenzione sul seguito di Antonio Scurati, “M. L’uomo della provvidenza”, e la sua descrizione dei momenti chiave della prima metà del Novecento. Tra questi, emerge la salute precaria di Mussolini, minata da un‘ulcera gastroduodenale cronica che gli causava alitosi, dolori addominali e vomito sanguinolento.

    Dopo aver studiato i documenti dell’archivio di Luigi Federzoni, il giornalista Paolo Cacace ha sottolineato alla testata online IGN quanto i sintomi dell’ulcera non solo lo limitassero personalmente, ma ne influenzassero anche la leadership e le decisioni politiche. Nonostante le difficoltà fisiche, la sua immagine pubblica rimase quella di un leader forte e intransigente fino alla fine. Infatti, preoccupato di compromettere l’immagine di forza e autorità, Mussolini non si sottopose a un intervento chirurgico e adottò rimedi popolari, come il consumo massiccio di latte e frutta. È in questo modo che si trattava l’ulcera fino alla scoperta rivoluzionaria degli anni Ottanta.

    Oggi, grazie ai progressi della medicina, l’ulcera peptica si può curare efficacemente, ma resta fondamentale riconoscerne i sintomi e adottare misure preventive.

    Cos’è l’ulcera gastrica?

    Quando mangiamo, il cibo finisce nello stomaco, dove l’acido cloridrico lo aiuta a scomporlo in sostanze pronte per essere assorbite dal corpo. Per evitare che questo acido danneggi le sue pareti, le cellule gastriche creano uno “scudo” speciale fatto di muco e bicarbonato.

    Quando questo equilibrio si rompe, l’acido corrode il tessuto protettivo e attacca le pareti dello stomaco, causando ulcere gastriche, cioè ferite che scatenano sensazione di pesantezza, bruciore fastidioso e altri sintomi. Se l’erosione si localizza alla mucosa del duodeno (cioè il primo tratto dell’intestino tenue) si parla di ulcera duodenale; se coinvolge sia lo stomaco che il duodeno allora si è in presenza di ulcera gastroduodenale.

    Col tempo, se non trattata adeguatamente, l’ulcera peptica può portare a complicazioni gravi come sanguinamenti o perforazioni dello stomaco.

    La scoperta della vera causa dell’ulcera gastrica

    Come le rivelazioni su Mussolini raccontano, almeno fino primi decenni del Novecento, la malattia veniva trattata con soluzioni inefficaci, dalle diete a base di latte e frutta agli antiacidi, poiché si ritenevano responsabili lo stress e la dieta. Successivamente, constatando elevati livelli di acidità gastrica in molte persone con ulcera, si ipotizzò che fosse questa la causa principale.

    Il vero punto di svolta arrivò nel 1982, quando i ricercatori australiani Barry Marshall e John Robin Warren scoprirono, tramite un approccio scientifico rigoroso, la presenza di un batterio resistente anche agli ambienti acidi (Helicobacter pylori) nella maggior parte delle persone affette da ulcera gastrica. Per curarla, quindi, era sufficiente un antibiotico.

    Nel tentativo di dimostrare la teoria e vincere gli scetticismi, Marshall compì un esperimento estremo: ingerì volontariamente una soluzione contenente il batterio per verificarne gli effetti sullo stomaco e sviluppò l’infiammazione gastrica, accompagnata da rigurgiti di succhi gastrici, nausea e alitosi, che poi curò con antibiotici. 

    Questa scoperta rivoluzionò il trattamento dell’ulcera e valse ai due scienziati il Premio Nobel per la Medicina nel 2005.

    Le altre cause e i fattori di rischio

    L’infezione da Helicobacter pylori è la causa primaria ed è responsabile di quasi la metà dei casi, ma non è l’unica. L’ulcera allo stomaco può avere altre cause. Ecco a cos’altro sono dovute le ulcere:

    • Uso prolungato di farmaci non steroidei (FANS): i farmaci antinfiammatori riducono la produzione di sostanze che proteggono la mucosa dello stomaco e la rendono più vulnerabile;
    • Reflusso biliare: quando la bile, che normalmente rimane nel duodeno, risale nello stomaco, neutralizza lo scudo protettivo e danneggia la mucosa gastrica;
    • Abuso di alcol: l’eccesso di alcol irrita lo stomaco e riduce la sua barriera protettiva naturale, favorendone l’infiammazione;
    • Dieta squilibrata: pur non essendo la causa diretta, il consumo abituale di cibi grassi e piccanti può peggiorare le condizioni dello stomaco e i sintomi e ritardare il processo di guarigione;
    • Sindrome di Zollinger-Ellison: è una malattia rara in cui i tumori producono troppe sostanze che stimolano la produzione di acido gastrico, superando la capacità dello stomaco di proteggersi.

    Chiaramente, se le condizioni lo permettono, capire cosa scatena l’ulcera permette di prevenirla compiendo scelte consapevoli, come limitare una certa categoria di farmaci, sapere cosa mangiare e condurre uno stile di vita sano.

    Ulcera allo stomaco: sintomi

    I sintomi possono variare di intensità e durata e, spesso, si confondono con i disturbi digestivi più comuni. Tenere a mente che sintomi dà l’ulcera allo stomaco permette di agire tempestivamente ed evitare complicazioni. Tra i più comuni ci sono:

    •         Dolore addominale: un bruciore o un fastidio nella parte superiore dello stomaco, spesso dopo circa 45 minuti dai pasti (ma anche a stomaco vuoto);
    •         Sensazione di gonfiore: spesso si avverte una sensazione di gonfiore a livello dell’addome anche se si è mangiato poco;
    •         Reflusso: è uno dei sintomi più frequenti ed è caratterizzato da sensazione di acidità che provoca una irritazione esofagea;
    •         Nausea e vomito: la nausea può culminare talvolta con vomito misto a tracce di sangue, segno di una lesione più grave;
    •       Perdita di appetito e calo di peso: l’inappetenza e il dimagrimento sono conseguenze della nausea e del dolore.

     

    In caso di sintomi gravi, come vomito con sangue o un dolore improvviso e acuto, è importante consultare immediatamente un medico.

    Come si cura un’ulcera

    Prima di conoscere le cause dell’ulcera gastrica, i trattamenti consistevano in regimi alimentari restrittivi e antiacidi, spesso con scarsi risultati. Oggi, di ulcera allo stomaco non si muore. Grazie ai progressi della medicina, infatti, può essere diagnosticata e curata con successo, riducendo il rischio di complicazioni a lungo termine.

    In caso di perforazione della parete gastrica, infatti, il contenuto dello stomaco può raggiungere la cavità addominale, causando una grave infezione che potrebbe portare alla morte se non trattata prontamente e adeguatamente.

    Dalle terapie antibiotiche a quelle che riducono l’acidità, la medicina moderna è riuscita a trasformare l’ulcera da una malattia difficile da trattare a una condizione curabile. Ovviamente il trattamento dipende dalla causa scatenante:

    • Terapia antibiotica – Se causata da Helicobacter pylori, solitamente viene prescritta una combinazione di due o più antibiotici per eliminare il batterio;
    • Inibitori di pompa protonica (IPP) – Questi farmaci riducono la produzione di acido gastrico e favoriscono la guarigione. Vengono usati in dosi elevate anche per le ulcere provocate dalla sindrome di Zollinger-Ellison;
    • Antiacidi – Gli antiacidi alleviano i sintomi neutralizzando temporaneamente l’acido gastrico e lenendo la mucosa dello stomaco;
    • Protettori della mucosa – Questi medicinali formano una barriera sopra l’ulcera proteggendola dall’acido gastrico e favorendo la sua cicatrizzazione;
    • Farmaci per il reflusso biliare – Se il reflusso della bile è la causa scatenante, il trattamento può includere farmaci che migliorano la funzione dello sfintere pilorico, riducendo il ritorno della bile nello stomaco;
    • Chirurgia (nei casi più gravi)Se l’ulcera provoca complicazioni come perforazione o emorragia, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuoverla o riparare il danno causato.

    La scoperta delle cause dell’ulcera allo stomaco e le possibilità di una cura l’hanno resa una condizione gestibile con consapevolezza. Conoscere i fattori di rischio, i sintomi e i trattamenti non solo aiuta a prevenirne la formazione, ma permette anche di intervenire tempestivamente per evitare complicazioni gravi.

    Fonti

    Corriere della Sera

    Tio.ch

    Il Post

    IRCCS Ospedale San Raffaele

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