BPCO: quali sono le cause?

Cos’è questa questa malattia poco conosciuta? E da cosa è provocata? Analizziamo le varie cause.

uomo accende una sigaretta

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    La broncopneumopatia cronica ostruttiva (in sigla BPCO) è una malattia polmonare progressiva che limita il flusso d’aria nei polmoni, causando una serie di problemi all’apparato respiratorio – in particolare la dispnea, ovvero la mancanza di respiro – che peggiorano nel tempo. Seppure sia poco conosciuta, è in Italia al quarto posto come causa di malattia cronica. 

    I sintomi della BPCO sono molteplici. Ma per quale motivo si manifestano? Analizziamo una ad una le molteplici cause della BPCO, che comprendono fattori ambientali, stili di vita e predisposizioni genetiche

    Fumo di tabacco

    Il fumo di tabacco, specialmente proveniente dalla sigaretta, è la causa principale della BPCO nei paesi sviluppati. Infatti, le sostanze chimiche nocive presenti nel fumo di sigaretta danneggiano i tessuti polmonari, portando a infiammazione e deterioramento della funzione respiratoria. 

    Per citarne solo alcuni, fumando una sigaretta si immettono nei polmoni nicotina, monossido di carbonio, acetone, catrame, toluene, formaldeide e benzene. Per questo motivo anche il fumo passivo può contribuire allo sviluppo della malattia, in quanto favorisce l’inalazione di gas e particolato. 

    Esposizione a polveri e sostanze chimiche

    Allo stesso modo, l’esposizione prolungata a polveri e sostanze chimiche, soprattutto in ambito lavorativo, provoca danni ai polmoni che sfociano nella BPCO. Sostanze come la silice, il cadmio, i fumi di saldatura e la polvere di carbone sono particolarmente pericolose per i polmoni e possono portare allo sviluppo della malattia.

    Inquinamento dell’Aria

    La terza motivazione è legata all’ambiente: un forte fattore di rischio è  l’inquinamento atmosferico, sia indoor che outdoor. Le particelle sottili – soprattutto le PM2.5 e PM10 –  e gli altri inquinanti presenti nell’aria, come lo smog, possono penetrare profondamente nei polmoni, causando infiammazione e danni ai tessuti respiratori. 

    Fumo di biomassa

    Un altro tipo di causa importante di BPCO è il problema dell’esposizione al fumo proveniente dalla combustione di biomassa per cucinare e riscaldare in ambienti scarsamente ventilati. Tutto ciò contiene una miscela di particolato e gas nocivi che possono irritare e danneggiare i polmoni.

    Fattori genetici

    Bisogna considerare anche l’incidenza dei fattori genetici. In particolare, il deficit di alfa-1-antitripsina (AAT) è un disturbo genetico raro che può causare BPCO. L’AAT è una proteina epatica che protegge i polmoni dall’infiammazione causata da infezioni e da altre sostanze nocive; le persone che hanno ridotte Le persone con deficit di AAT hanno un rischio maggiore di sviluppare BPCO, soprattutto se sono fumatori.

    Altre malattie

    Ci sono infine altre patologie respiratorie complesse che possono contribuire allo sviluppo della malattia. Le più comuni sono l’asma allergica e non allergica e l’ipersensibilità bronchiale.

    Come curare la BPCO

    Non esiste una cura efficace per la BPCO che consenta di ripristinare la funzionalità respiratoria perduta. Si possono però utilizzare i farmaci broncodilatatori per prevenire la progressione della malattia e ridurne i sintomi, rilassando i muscoli lisci dei bronchi per facilitare il passaggio dell’aria e dunque la respirazione a 360°.

    Esistono inoltre strumenti utili per gestire la malattia, come la Disease Management Platform di Aptar Digital Health, divisione di Aptar Pharma, e Gruppo Chiesi, piattaforma digitale per asma e BPCO.

    In conclusione, la BPCO è una malattia multifattoriale con diverse cause che contribuiscono al suo sviluppo. Per per ridurre l’incidenza e la gravità della BPCO è fondamentale la prevenzione primaria: smettere di fumare, ridurre l’esposizione a polveri e sostanze chimiche nocive, migliorare la qualità dell’aria interna ed esterna, e identificare e trattare precocemente i soggetti a rischio.

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